Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Il pane dell'anima (II corso)
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IL PANE DELL'ANIMA SECONDO CORSO DI MASSIME SCRITTURALI ESPOSTE NELLE SPIEGAZIONI EVANGELICHE

<Evangelio della> domenica di Sessagesima In terra si semina, in cielo poi si raccoglie

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<Evangelio della> domenica

di Sessagesima

In terra si semina, in cielo poi si raccoglie

  1. [105]È un prodigio la pretesa di certuni che appartengono alla classe del liberalismo. Vogliono godere fino all'ultimo sorso le gioie della vita e poi pretendono per i primi i gaudii del paradiso. Vogliono vivere da materiali e poi morire da spirituali, menare quaggiù una vita più pagana che cristiana e poi trionfare con i santi in cielo! Che criterio è questo mai? L'uomo ha diritto di raccogliere i frutti di quel che semina, e non altro. O si è inteso che chi semina spina raccolga uva? Mettiamo nella terra buoni semi, se vogliamo raccogliere buon frutto. Anzi, seminiamo in terreno buono e poi guardiamo che non giungano avversari a devastare. Ascoltatene ciò che ne riferisce l'Evangelo in san Luca.

  "Diceva Gesù per similitudine: A seminare l'agricoltore uscì di buon mattino, ma del grano che seco portava cadde in parte lungo la via e questo fu battuto dai piedi. Cadde in parte sulla pietra e questo appena nato disseccò perché non ebbe umore. Fu sparso in parte fra le spine e [106]queste soffocaronlo cresciuto. Finalmente una parte fu sparso in terra buona e questo diede il frutto del centuplo per uno.

  A chi il richiese diede poi il divin Salvatore questa spiegazione: Il seme è la divina parola. Ed or chi semina tra via è chi ascolta, ma che si lascia subito rubare il frutto dalla tentazione del demonio. Semina fra le pietre chi al momento della tentazione presto cede. Semina fra le spine chi dopo aver ascoltato s'avvolge subito nelle cure superflue del mondo. Quelli finalmente che seminano in terra buona, questi sono che ascoltando la parola con cuore buono e ottimo, se ne valgono per regolarsi e recano frutto in pazienza"54.   Verissimo è dunque il principio che l'uomo raccoglie

- 458 -quello che semina. Ce ne avvisa altresì l'apostolo san Paolo: "L'uomo raccoglierà quello che ha seminato. Perciocché chi semina nella carne sua, raccoglierà dalla carne propria corruzione; chi poi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà la vita eterna"55. Consideriamo attentamente per non trovarci un irreparabilmente ingannati.

  2. Quest'è finalmente la legge eguale per tutti. Chi fa bene trova bene. Chi fa [107]male trova male. In questo mondo è il campo che si semina e nel paradiso è il frutto che si raccoglie. A quelli che vi dicono: "Io ho seminato molto male e poco bene, eppure godo e sono in trionfo", rispondete che non è su questa terra il luogo della mietitura, è nel paradiso.

  La legge è fissa ed è universale. Consoliamoci se operiamo il bene, doliamoci altamente se facciamo il male, perché da questa legge nessuno si può eccettuare. Ha oggidì in terra buoni e cattivi fra loro mischiati. Voi non discernete fra loro esattamente chi semina per la giustizia e chi per la iniquità. Certissimo è però che quel medesimo che vengono lavorando quaggiù, quello stesso si trovano poi <ad> avere nelle mani un . Quest'è sì grave pensiero che, meditato per bene, è atto a compiere l'animo in ciascun cristiano di un salutare timore.

  3. Leggiamo nel santo Evangelo che vuolsi terra buona a ciò che il frutto riesca salubre. La terra buona è il cuor buono. Quando il cuore opera un bene con l'intento retto di piacere a Dio, di farsi un guadagno per il paradiso, allora dona al tutto un frutto saporito. Ma si trovano [108]molti in giornata nostra i quali fanno un po' di bene, ma per solo motivo di iniquità, e di quelli che vanno ad una Messa nella festa, ma non per altro che per apparire religiosi e con ciò indurre altri a credergli in più cose cattive. Ha di quelli che fanno discorsi buoni, ma per nascondere le turpitudini che hanno in animo. Ha di quelli altresì i quali fanno un poco di elemosina, ma allo scopo unico di potere di poi con più franchezza- 459 - eseguire certi loro negozi di frode ovvero di usura manifesta. Si trova non pochi i quali fanno un po' di bene con queste iniquissime intenzioni. Intanto il volgo del popolo crede e corre <ad> affidar loro gli interessi della propria casa, il negozio stesso della propria coscienza. Rovina dannosissima vedrassi un giorno! Allora si scorgerà che pur troppo il cuore di molti in praticare il bene fu cuore di terra e di terra assai perniciosa.

  Quanto è bella la semplicità cristiana! Giovanni da Kent<y> faceva il suo cammino dalle campagne di Napoli quando fu assalito dai ladroni e spogliato. "Non avete più un soldo?", domandarongli gli aggressori. Ed egli: "Non tengo un quadrante". Fu dunque lasciato continuare. Il semplice religioso pochi passi [109]di poi si ricordò <di> aver cucito nella manica un gruzzolo di monete e già pensava al modo di tornare addietro per timore di aver incorso in un fallo benché leggerissimo di bugia.

  4. Seminare il bene dobbiamo per tutta la vita e intanto aver pazienza. Talvolta il Signore già in terra porge in qualche copia il frutto di molte consolazioni, ma questo non è regola generale. Anzi è meglio che non ne porga nemmen saggio quaggiù, per poterci dare poi più abbondante copia in cielo. Che direste del contadino che, appena scorto a nascere il frumento, lo volesse raccogliere? Ovvero che attenda a mieterlo prima della maturanza piena? Lasciamo passare i giorni che ci rimangono per la vita di quaggiù, e intanto ne avremo bene ottimo in cielo.

  La buona serva di Dio Catterina da Siena, per tanto affrettarsi che fece in seminare buone opere, già aveva indebolite le forze del corpo. Talvolta cadeva in deliquio e pareva spirare omai. Ma si riaveva quando le si porgeva a ricevere la santissima Comunione. Presto di poi si faceva a compiere più altre opere di zelo [110]e di pietà e con questo aggiungeva forza al suo animo. Godeva poi in ripetere: "È tanto il bene che aspetto, che ogni pena mi è diletto".

  Osservate il costume del contadino. Egli dopo aver lavorato siede un istante per osservare il rigoglio delle campagne che assai bene promettono di sé, di poi prende lena a raddoppiare- 460 - i suoi sforzi. La mano all'opera e l'occhio al cielo, o fratelli, e in questo atteggiamento attendiamo che il godimento della messe verrà copioso.

Riflessi

  1. Il cristiano raccoglie in cielo il frutto di quello che ha seminato su questa terra.

  2. Questo è regola generale.

  3. Chi semina nella carne, dalla carne riceve corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito ha la vita eterna.

  4. Spargiamo buoni semi in copia e intanto aspettiamo con pazienza.





p. 457
54 Cfr. Lc 8, 4-15.



p. 458
55 Gal 6, 7s.



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