Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
In tempo sacro...
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IN TEMPO SACRO FERVORINI PER OGNI GIORNO DELLA QUARESIMA

XVIII. Il combattimento contro agli spiriti infernali

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XVIII.

Il combattimento

contro agli spiriti infernali

Indossate l'armatura della fede per poter stare contro alle insidie del diavolo. Perciocché la nostra lotta non è contro la carne ed il sangue, ma contro ai principi ed alle podestà, contro ai rettori del mondo in queste tenebre, contro le iniquità spirituali in alto.

San Paolo agli Efesini 642

  1. [93]Gravissima è la lotta che tu devi sostenere con Lucifero perché è lotta assai dura. L'Apostolo non pretende che tu abbia ad uccidere il Satanasso, gli basta sol che tu gli resista. Però a fine di non soccombere a un tratto di colpo mortale, ti esorta a cingerti tutto intorno di corazza come di forte armatura. Quando la [94]battaglia si fa corpo a corpo, sogliono i cavalieri vestirsi di corazza il capo, di corazza il petto, di corazza ancora le gambe, e così procedono per difendersi da ogni assalto. La tua dev'essere una armatura cosiffatta. Devi munire di corazza i sensi del tuo corpo colla custodia dei sensi, devi munir di corazza le potenze dell'anima tua con la corazza del fervore e così stare in attenzione.

  2. Il demonio non ti si presenta mai in persona brutto come egli è. Se tu lo vedessi nella sua mostruosità, lo fuggiresti ben tosto con sollecitudine. Ma ti appare come ad Eva, a mo' di piacevole che viene per indicarti chissà quali cose e procurarti grandezze. Viene talvolta coperto delle apparenze di angelo di luce43, e allora ti insinua che digiunare assai non è prudente, che senza pregar molto basta dar uno sguardo a Dio, che al prossimo in bisogno basta dare solo [95]quanto

- 859 -sopravanza44 dallo stretto decoro della famiglia, perché anzitutto bisogna che ciascuno pensi a sé. Talora progredisce a proferire suggerimenti anche più avanzati, e tu allora devi raddoppiar di attenzione.

  Bada intanto che chi fa maggior male a te non sono i nemici dichiarati, ma sono gli avversari i quali ti vengono innanzi a mo' di amici benevoli. Da questi tu devi guardarti, perché son questi che a fin di perderti entrano con agio perfino nei penetrali più segreti del cuor tuo.

  3. Oltracciò sono nemici i quali né si vedono né si toccano, come sono quelli della carne e del sangue, ma sono nascosi perché sono spirituali. In qualità di spiriti essi ti assaltano e ti circondano in ogni parte, sicché tu ti senti compreso ora da noia e quando da rabbia, quando da invidia e quando da superbia, ovvero da accidia o da altra infermità che ti deprime e ti avvilisce. Accade a te [96]come al viaggiatore che in tempo della vernata attraversa i gioghi delle Alpi. Egli si sforza e intanto le membra intorpidiscono, un sonno gustoso si fa innanzi a' suoi occhi. Lo stanco pellegrino guai se allora si posa un momento! Si addormenterebbe di subito e dal sonno di stanchezza passerebbe senza avvedersi al torpore dello intirizzimento45 e poi al sonno perpetuo della morte.

  4. Gli spiriti infernali sono sì potenti che ancor adesso sono divisi in tante schiere di maledizione. Assalendo il mondo lo hanno vinto, ed or con il calcagno superbo calpestano sul collo dei molti vili che si sono arresi. Li chiama in questo luogo l'Apostolo rettori del mondo, perché dal momento che gli sconsigliati si abbandonarono alla discrezione di Satanasso, appena si trova che pochi siensi del tutto sottratti.

  5. Sono rettori del mondo che giac<c>iono nelle tenebre. Se tu ti immagini [97]<un> pellegrino che di notte e attraverso il nero di fitta boscaglia deve compiere il viaggio per giungere in patria, tu ti raffiguri dinanzi il cristiano che da terra si incammina verso al paradiso. Quante oscurità ancor fra gli uomini

- 860 -del Cristianesimo! Ahi quante tenebre di errore e di vizio! Sicché anche per queste ragioni tu devi entrare a luce di giorno nel combattimento ed armarti di corazza forte per vincerla sopra avversari tanti e sì formidabili.

  6. Alla corazza di fede, di cui ti fu detto fin dapprincipio, devi aggiungere la destra di un amico benevolo che ti accompagni. In un deserto dove l'oscurità è già tanta e i sentieri tortuosi e le serpi che si annidano o le belve che ruggono sono frequenti, un compagno esperto è opportunissimo. Tu, provando oscurità nella mente ed aridità nel cuore, affrettati a quella guida benevola [98]che il Signore ti ha posto nella persona del tuo confessore. A lui apri manifestamente tutte le inclinazioni del cuor tuo, tutti i dubbi della tua mente, e troverai esser vera la massima dei saggi che la tentazione manifestata è già almeno per metà vinta. Se nel tuo cammino la guida ti dice: "Ecco una vipera", non è vero che tu d'un tratto puoi torcere il passo ed evitare il morso di quel rettile che ti farebbe morire?

Riflessi

  1. La lotta contro i demoni è combattimento pericoloso.

  2. Perché è tutto nelle insidie.

  3. Ed è con nemici spirituali.

  4. Questi sono agguerriti e sono divisi in schiere.

  5. Sono i rettori del mondo che involgono nelle tenebre.

  6.  Eppur tu devi uscir vittorioso da tanto combattimento.

  7.   A tanto uopo affidati ad una guida esperta che ti accompagni.





p. 858
42 Ef 6, 11s.



43 2 Cor 11, 14.



p. 859
44 Nell'originale: sopravvanza.



45 Nell'originale: intrizzamento.



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