Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
In tempo sacro...
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IN TEMPO SACRO FERVORINI PER OGNI GIORNO DELLA QUARESIMA

XIX. Confessare Gesù Cristo avanti agli uomini è guadagno altissimo

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XIX.

Confessare Gesù Cristo avanti agli uomini

è guadagno altissimo

Lo dico a voi: chiunque mi confesserà avanti agli uomini, anche il Figliuol dell'uomo lo confesserà avanti agli angeli suoi.

San Luca 1246

  1. [99]Accade talvolta che un sovrano magnifico, viaggiando per mare in visita de' suoi Stati, rompa in uno scoglio e cada in balia delle onde. In questo caso si trova sempre fra quelli che l'accompagnano chi, sfidando ogni pericolo e spregiando perfino la vita propria, tien dietro al re quasi naufrago e che così lo riduce salvo in terra ferma. Allora ritornano tutti a palazzo e pervenuti il monarca incomincia una festa nella quale i primi a mostrare sono i generosi che l'hanno aiutato [100]nel pericolo, i primi a rallegrare sono gli eroici che han provato di essere stati pronti a dare la vita per il loro re.

  Figurati che il Sovrano del cielo, quando venne quaggiù in visita delle nazioni del mondo, quasi fu come un naufrago nelle onde di tempestoso mare, perché in ogni tempo e in ogni luogo trovò un cumulo di contraddizioni e di patimenti. In questo frangente continuato, appena Gesù trovò pochi discepoli che lo seguissero fedelmente, e nel momento poi della procella più impetuosa che fu al monte Calvario appena trovò un apostolo suo e poche donne che, non potendo altro, accompagnavanlo in duolo. Ma Gesù Cristo, che è l'onnipotente, ritornò presto al posto della sua gloriosa risurrezione e da questo passò ai palagi del suo bel paradiso. Pervenuto , immaginalo tu la festa che ha incominciata Gesù per onorare i suoi seguaci fedeli. Io [101]non te lo so descrivere, perché si

- 862 -incominciò una solennità di tutti gli angeli e di tutto il celeste empireo. Beato te se, accompagnandoti a Gesù Cristo, meriterai di entrare a parte di sì alta gioia!

  2. Per riuscire in ciò, tu stando nelle acque del mare tempestoso della vita non hai che da imitare il suddito che, vedendo il suo re in pericolo, lo vuol salvare ad ogni costo. Or tu vedi che questi dal cuore e dal volto manifesta una brama vivissima, e poi colla voce grida con affetto tenerissimo, e coll'opera delle mani mostra una gagliardia che mai scorgesiviva nei lavori quotidiani della sua casa.

  Tu scorgi Gesù che, come un naufrago, è bestemmiato dai turchi, e dagli infedeli si vuole annegato. Vedi che tanta parte di Cristianesimo a sì mesto spettacolo o stannosi come stupidi a riguardare, ovvero che s'aggiungono a scagliare la pietra di un [102]improperio per far che Gesù più presto perisca. Ah, tu allora se hai cuor di cristiano devi come i Girolami e come gli Ignazii emettere gemitipietosi di dolore da far risuonare l'aere intorno, e chiamare aiutanti alla grande impresa di ristorare l'onore di Cristo.

  Intanto come un apostolo diletto ti devi adoperare colla parola, ti devi studiare coll'opera, sicché apparendo tu infiammato nel viso, accalorato nell'animo, chi ti vede confessi in cuor suo che tu sei ben convinto di ciò che vieni proponendo. In questo caso la tua difesa, se non è fatta di cuore e con il grido della voce e con lo sforzo del braccio, non può esser difesa eroica e perciò valida.

  3. Laonde ricorda qui che il sovrano cui tu vieni a proteggere è Gesù, il quale mentre è vero Figliuolo di Dio è anche Figliuolo dell'uomo. Egli è nato da Maria, figlia [103]di Eva sebben immacolata. Gesù è dunque rivestito dalle carni che indossi tu, sebbene le sue carni sieno immacolate e divine. Nelle vene del suo corpo scorre il sangue proprio di te, sebbene il suo sia sangue purissimo e celeste. Gesù Cristo è dunque tuo vero fratello. Ora qual cuore dev'essere il tuo per un monarcaeccelso e per un fratellodiletto? Pensa al cuore che a pro tuo mostra Gesù Cristo e poi conchiudi se sarà per essere mai troppo qualunque segno di affetto che tu gli porga.

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Riflessi

  1. Il suddito che in mare procelloso accompagna in porto sicuro il suo monarca riceverà tosto gli onori di tutta la real corte.

  2. Tu se vuoi esser onorato al cospetto degli angeli del Signore, devi riparare gli oltraggi che a lui si fanno, confessandolo vero Dio con [104]la bocca, con il cuore, con le opere.

  3. Incoraggiati alla nobile impresa e per animarti vieppiù ricorda che Gesù, mentre è vero Dio e sovrano dell'universo, è anche vero uomo e che per ciò è tuo vero fratello.





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46 Lc 12, 8.



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