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IN TEMPO SACRO FERVORINI PER OGNI GIORNO DELLA QUARESIMA XXI. Il cristiano che pecca diventa animalesco |
XXI.
Il cristiano che pecca diventa
L'uomo mentre era in onore non intese, fu rassomigliato ai giumenti e si rese simile a loro.
1. [111]Rappresentati Nabuccodonosorre re che si specchia nei cristalli dorati appesi alle pareti del suo palagio. Egli si ingloria ben più che il pavone per le sue penne dorate e intanto sclama: "Chi è eguale a Nabuccodonosorre re? Nessuno l'eguaglia, né in terra né lassù nel cielo empireo". In questo istante la mano di Dio è sopra il superbo Nabucco, <che> si abbassa carpone a terra e grida: "Io sono bestia, io sono bestia!". In dir questo muggisce a modo di bue e corre alle stalle a mischiarsi con le mandrie, e [112]dalle stalle si affretta ai pascoli e là percorre a modo di armento e mangia con i vitelli le erbe del prato. Questo fatto è sì strepitoso che per ciò il Signore volle che minutamente fosse raccontato ne' suoi Libri santi.
Or che sarebbe di te, se un dì s'avesse a dire che sei diventato bestia? Ma se commetti l'eccesso di qualche grave peccato, tu per ciò stesso ti rendi più spregevole del vile quadrupede.
2. Incominci a perdere il bene dello intelletto. I fanciulli, che poco conoscono, spesso danno un gioiello d'oro per una noce. L'animale che nulla intende guarda un pugno di fieno e lascia a suo posto senza scomodarsi tutte le pietre preziose, che al suo passaggio non cessano di rilucere come raggi di vivo sole... Ma oh quanto sei sventurato tu, quando per un pugno di moneta vile sei contento di perdere il paradiso e
- 867 -Dio! Che è questo se non indizio di [113]avere affatto smarrito il ben della mente?
3. Ah, come sei caduto in basso! Tu non sei solo scarso di mente come l'aquilotto, scarso di cuore come l'alcione; sei diventato istupidito come il più stupido degli animali, che è il giumento. Tu sai che il giumento si prende per esempio di paragone a significare un eccesso di stoltezza. Ma si può dare maggior pazzia che quella del peccatore, il quale per il gusto di un momento rinunzia al paradiso per eleggersi l'inferno? Si deplora come un portento di stolidezza quella di Esaù, che per una minestra di lenticchie vendé il diritto alla primogenitura, e quello del figlio di quel re che per aver voluto gustare un poco di miele dovette morire. La stoltezza tua non ha che la rassomigli. La tua è stoltezza massima come quella del giumento.
4. Adamo ed Eva quando per i [114]primi commisero quell'enorme peccato, per cui meritavansi sì grave castigo, almeno se ne vergognarono e per alto orrore di sé corsero a nascondersi. Ma tu commetti ogni sorta di iniquità, e poi non che arrossire, te ne glorii. Che segno è questo pure, se non che tu in istupidezza sei diventato peggiore del più stupido animale?
5. Quando un briacone per eccesso di vino si abbandona ai modacci che lo degradano, il rimedio per correggerlo è fargli vedere in uno specchio come è <di>venuta vile la persona sua. Questo sarebbe anche il rimedio per far ravvedere i peccatori animaleschi. Se guardandosi in sé scorgessero infatti di essere tornati abbominevoli come i più stupidi animali, forse si ravvederebbero. Ma questo è il danno, che essendo già come bestie, non hanno più la capacità di specchiarsi a modo degli uomini. Che ti pare adunque? Certissimo è che il Signore, [115]dicendo che il peccatore pessimo si è fatto come un giumento, pronunciò per lui la più acerba parola di rimprovero. Il ciel non voglia che non sia anche previsione acerba di più crudo castigo.
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1. L'uomo che pecca imbestialisce.
3. E si fa stupido come gli stupidi giumenti.
5. Sicché lo stato suo merita la più alta compassione.