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IN TEMPO SACRO FERVORINI PER OGNI GIORNO DELLA QUARESIMA XXIII. Nello inferno è un cataclisma di fuoco |
Nello inferno è un cataclisma
di fuoco
Come il cataclismo riempì la terra, così lo sdegno del Signore prenderà le genti che non hanno cercato lui.
1. [120]Il cataclisma più spaventoso che venne sulla terra fu quello del diluvio universale. Allora le acque sorpassarono di quaranta cubiti in altezza il vertice del più alto monte, sicché tutte perirono le genti del mondo, gli animali della terra, gli uccelli dell'aria. Nel sobbisso furente delle procelle perirono gli stessi pesci di mare. Noè, il solo giusto, che per altro era salvo, quando uscì dalla sua arca volse tutto atterrito lo sguardo intorno e non scorgendo più creatura vivente disse al Signore: "Manderete [121]voi ancora sulla terra un castigo cosiffatto?". E si acquietò sol quando Iddio gli soggiunse che mai più avrebbe mandato altro diluvio.
Or pensa che come quelle acque del diluvio universale riempierono tutta la terra, così l'abisso delle fiamme infernali non solo riempie, ma rigurgita di continuo fuori dal pozzo orribile d'inferno. Or che sarà dei dannati che sono là entro? La
- 871 -grimevole fu la sorte del genere umano che perì nel diluvio delle acque, ma tremendo sarà il castigo dei colpevoli che verranno precipitati per tormentare nei vortici del fuoco infernale.
2. Le acque del cielo che cadono a diluvio, miste a lampi e tuoni e folgori, fanno tremare gli uomini ben difesi nelle case e le fiere stesse ben accovacciate nelle loro tane. Gli uomini poi e le fiere, che da un nembo di procelle sono colti improvvisamente e allo scoperto, si danno subito per perduti.
[122]Le procelle di fuoco di zolfo e di bitume acceso che piovono sui dannati sono regolate dalla mano di Dio. Il Signore, che tu sai essere disposto ad usare la più gran misericordia finché tu vivi, dopo che tu sia caduto morto nelle sue mani egli è disposto ad adoperare teco tutti i rigori di sua giustizia. Una fornace avvampante, di continuo aizzata dalle legne che vi introduce il pratico fornaciaio, fa rabbrividire, e poi non tremi in ricordare le fiamme di abisso continuamente accese dalla potenza di Dio per castigare i ribelli suoi?
3. E se il ciel tolga che tu precipiti là entro, credi che potrai giammai uscirne? Scorgi poi tu medesimo come periscono le genti sopraffatte dalle acque del diluvio. In un momento le acque schiantano le fondamenta di casa, gli abitanti barcollano con terrore, come in una nave nel naufragio, quando un nembo soffia [123]là entro e sfascia le muraglie e fa cadere sepolti uomini e abitazioni. Intanto l'acqua si alza al di sopra ed essi sprofondano tanto più al basso.
Così le genti peccatrici cadono nell'abisso delle fiamme infernali, e là lo zelo del Signore aduna vortici di fuoco sul loro capo, che come un peso plumbeo, premendo sul corpo dei dannati, li fa discendere nell'imo profondo della voragine, dove le essenze di fuoco sono tormentosissime.
4. Ricorda ora quali anime precipitino laggiù e inorridisci tanto più vivamente. Quelli stessi che perivano nel diluvio universale per non aver voluto credere a Noè, che predicava la penitenza e la salute eterna, questi sono che periscono nel fuoco infernale. Non vengono dunque laggiù a cadere solamente gli avari spregevoli, i superbi boriosi, gli impudici lascivi, ma altresì tutti quelli che non fanno ciò che è dello ufficio imposto loro da Dio. [124]Oh come questo ti deve far
- 872 -tremare di spavento! I peccati di omissione sono quelli che tu sì poco consideri, e questi son quelli che ti condannano. Un figlio che non cerca del padre suo, non ti pare che meriti castigo? Così tu vai incontro ad un castigo tormentosissimo, mentre che disamorato non ti curi di Dio, padre e signore amantissimo.
1. Il cataclismo dell'inferno è più orrendo del cataclismo del diluvio universale.
2. È cataclismo che circonda di tormento il dannato tutto intorno e dentro alle viscere.
3. Perché Iddio nello inferno mostra la potenza del giudice che sa punire i rei.
4. In questo cataclismo sono avvolti quelli che stando in vita non cercano del Signore.