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IN TEMPO SACRO FERVORINI PER OGNI GIORNO DELLA QUARESIMA XXXVI. I misteri della ascensione e della risurrezione di Gesù e quelli della sua vita e incarnazione sono prodigi ineffabili |
I misteri della ascensione e della risurrezione
di Gesù e quelli della sua vita e incarnazione
sono prodigi ineffabili
Tre cose sono a me difficili, e la quarta che affatto ignoro: la via dell'aquila in cielo, la via del serpente sopra la terra, la via della nave in mezzo al mare e la via del personaggio nella sua adolescenza. Tale è la via della moglie adultera, la quale mangia e tergendo il suo viso dice: "Non ho fatto male veruno".
Prov<erbi> 3074
1. [189]Tu devi qui metterti dinanzi tutto l'uman genere antico che ansioso rivolge lo sguardo in alto e sospira: "Il Salvatore che ci ha da liberare, quando verrà?". Fra la massa dell'uman genere distingui i profeti, i quali spingendo in alto lo sguardo videro qualche raggio di luce intorno [190]alla nascita, alla vita, alla morte ed alla risurrezione di Gesù. Salomone, il più sapiente fra tutti, vide il Redentore nella figura del viaggio che tiene l'aquila in elevarsi in alto, la serpe in strisciar per terra, la nave nel solcar le onde.
Confronta ora quello che tu nella piena luce di Cristianesimo hai potuto già fin qui intendere dei misteri divini, e poi conchiudi pure che al confronto di quella degli antichi la felicità tua è alta nel discernere verità carissime intorno ai misteri della umana redenzione.
2. La via dell'aquila che ascende senza fatica fino a posarsi presso al sole è Gesù Cristo, il quale per virtù propria senza fatica veruna sale glorioso al cielo. Salomone che vide sì da lontano pur ne restò ammirato, e tu che vicinissimo vedesti Gesù Cristo salire in alto ricorda le parole che disse agli
- 903 -apostoli suoi prima di elevarsi: "Dove io vado verrete voi [191]stessi e consolatevi in queste promesse"75. Tu ti rallegri in udire che Enoc ed Elia furono trasportati da quella terra sovra un carro trionfante. Ma quanto più sarai tu medesimo consolato, quando portato dalla potenza di Gesù sarai tu medesimo invitato a salire al cielo!
3. La serpe che striscia per terra senza lasciar segno del suo passaggio è Gesù Cristo che, deposto dalla croce e chiuso nel sasso del sepolcro, risorge trionfante senza lasciare indizio della via e del modo per cui uscì Qui ricorda la tenerezza delle pie donne, la sorpresa degli apostoli, la gioia della natura medesima. Ricorda più che altro le doti ineffabili del corpo glorioso di Gesù Cristo, e poi conchiudi che dovendo tu medesimo risorgere vittorioso con Cristo, bene sta che per meritarti sì gran trionfo tu abbia a sostenere i disagi dei patimenti, come Gesù medesimo sostenne [192]il peso delle acque della sua passione.
4. Da Salomone fu altresì veduta una nave la quale, percorrendo corsi svariatissimi, nemmeno lasciava traccia di aver toccato le onde del mare. E questo pure è figura di Gesù, vera nave di salute, che percorrendo quel gran viaggio che è da cielo in terra seguì poi viaggi svariatissimi. Infatti Gesù, dalla culla al Calvario, ora fu applaudito e più spesso fu condannato. Gesù sostenne e fame e sete e freddo e caldo. Sostenne le ire degli avversari, le critiche dei sedicenti, sostenne la guerra occulta degli ipocriti e le violenze manifeste degli arrabbiati, finché entrò in porto sulle acque penosissime della sua passione e morte.
Salomone, scorgendo i giri di quell'aquila, restava non più che attonito, ma tu devi esserne soprammodo intenerito e devi adoperarti per tener dietro a Gesù non qual battelletto vile che s'arresta ai primi [193]flutti, a guisa di quei discepoli timidi che presto abbandonarono il proprio divin Maestro. Tu devi essere nave robusta a guisa di Giovanni e di Maria che si accompagnarono a Gesù fino ai piè della croce sul Calvario.
- 904 - 5. Viene la difficoltà del giovinetto che è personaggio nella adolescenza o che, come si legge nel testo greco, è personaggio in una giovinetta. Quest'ultima è difficoltà che Salomone affatto non può intendere. Ma l'intendi ben tu, perché quel personaggio illustre è Gesù racchiuso nell'utero della Vergine, è Gesù che per trent'anni vive obbediente a Maria76.
Che portento è questo mai? Quest'è tal prodigio di amore e di degnazione che tu faresti ancor poco se non cessassi di ammirarlo per tutto il tempo della vita tua. Ah, se ti poni dinanzi l'esempio di Gesù che umile vive nella casa di Nazaret, che si sta obbediente ai cenni [194]di Maria, tu non potrai non ascendere in breve a sublime grado di perfezione!
6. Se tu sei giovine e che addentrandoti nei misteri della divina incarnazione imiti l'esempio di Gesù nella casa di Nazaret, ecco che tu medesimo essendo tuttavia giovine sarai salutato personaggio illustre. Tali furono Luigi Gonzaga, Stanislao Kostka77, Giovanni Berc<h>mans e gli altri che, essendo giovanissimi di età, pure raggiunsero la santità dei più provetti nella perfezione.
7. Finalmente l'eccesso che la mente di Salomone non valse a intendere è quello della Sinagoga, la quale con la crudeltà che è propria di una lupa in mangiarsi un agnelletto condusse Gesù al Calvario. Di poi la scellerata, falsificando il senso delle Sacre Scritture, si lava il viso come l'adultera fa, e dice: "Non ho operato male di sorta". E tu, dopo aver imitato la Sinagoga in condannare Gesù alla croce, hai [195]mai confessato il falso nel tribunal di confessione, dicendo: "Sono innocente", mentre fosti colpevolissimo? Se ciò avvenne mai, inorridisci di te come di un iniquo che è mostruosissimo nella sua malizia.
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1. I misteri della vita, della passione, della morte e risurrezione di Gesù sono ammirabili.
2. L'ascensione di Gesù è aquila che vola in alto.
3. Gesù che risorge dal sepolcro è come serpe che striscia senza lasciare vestigia di sé.
4. Ed è come nave fra l'onde lo stesso Gesù dalla culla al Calvario.
5. Gesù infante poi che nasce dalla Vergine è personaggio che riempie di meraviglia chi l'osserva.
6. Deh, imita lo stesso Gesù nella casa di Nazaret!
7. E guardati d'imitar mai l'eccesso della Sinagoga che ripudia il Salvatore.