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[10]Lourdes è all'imboccatura di sette valli ed è la chiave dei monti Pirenei. Giù dalle ghiacciaie del Gavarnie precipita una corrente che ingrossata dall'acqua delle valli circostanti forma il fiume Gavo3, il quale entrando in Lourdes la divide per mezzo.
E un ramo del fiume è artificialmente condotto per un canale, lungo il quale stanno alcuni edifizii da mulino. Le acque di quel canale rinchiudono in una isoletta l'area di circa un chilometro di terra, detta Châlet, per riversarsi poi nel Gavo. Oltre lo Châlet, e ripassato il canale, è la rocca di Massabielle, <che significa> roccia antica, il luogo delle benedizioni della Vergine.
Lourdes è cittaduccia antica, munita [11]nel Medio evo di castello riputato insuperabile avanti lo scoprimento della polvere. I cittadini vi conducono in Lourdes vita semplice e patriarcale. Carlomagno invitolli alla fede ed eglino non se ne staccarono poi più mai. Furono costanti contro l'irrompere d'eresie in più tempi.
E quando la Rivoluzion francese del secolo passato in nome della libertà condannò non pochi di loro a multe, a prigionie, alla morte, perché incivici... per aver rifiutato il bacio di pace dinanzi all'altare della patria... perché di carattere tartufo... moderato nelle proprie opinioni, indifferente per la Rivoluzione, allora i fedeli di Lourdes confortavansi in dire: "Preghiamo ed attendiamo, ché il tempo e la preghiera sono rimedio a grandi mali".
E come allora, così adesso contro alle vessazioni di quel gruppo di avversari, i quali in toga di giudice ovvero in veste
- 1049 -di letterato si fanno tirannelli alle coscienze, gli stessi cristiani di Lourdes oppongono non altre [12]armi allo infuori della pazienza e della fede.
Il par<r>oco mons<ignor> Domenico Peyramale vi è gagliardo di mente ed ei non teme, e la sua presenza è temuta dai tristi, amata dai buoni. I quali sempre in ispirito, ma più spesso collo spirito e col corpo, nella ricorrenza di maggiori solennità sfilano come soldati intrepidi: gli uomini raggruppati nella Società cattolica di mutuo soccorso, le donne poi, sieno esse nella Pia Unione delle madri di famiglia od in quella delle Figlie di Maria, sono egualmente rispettose al proprio pastore.
I fedeli di Lourdes non solo di festa e nella chiesa, ma nei giorni di lavoro e fuori al campo pregano al suono dell'Angelus Domini e più spesso e di cuore in ogni ritaglio di tempo.
La preghiera illumina la mente, rinfocola il cuore, ristora il corpo medesimo; gli è mercé della preghiera che Lourdes è divenuta la città del miracolo.
[13]Il Pellegrino del 22 gennaio 1876 riferisce:
"La signora M. B. di Turhout, nel Belgio, era affatto cieca da più anni. Il marito e il cognato di lei, medici amendue, insieme con altri empirici avevano esauriti tutti i mezzi dell'arte ed avevano finito col persuadersi che non vi era più che una debole speranza di guarigione.
La prova era molto più terribile perché l'inferma aveva parecchi figliuoli, fra i quali uno piccino, chiamato Luigi, il quale, vezzoso ed amabile, portava un'immensa affezione a sua madre e voleva ad ogni costo vederla guarita. Or eccolo che di ritorno un giorno tutto allegro dalla scuola, racconta alla sua madre che in un villaggio vicino era stata innalzata una statua della Madonna di Lourdes.
-- Mamma, aggiunse, andiamo a visitare la Madonna che essa [14]vi guarirà.
- 1050 - Vi si recarono infatti, e il figliuolo pregò ad alta voce:
-- O Maria, guaritemi la mamma!
Ma questa sventurata non ne esperimentò verun sollievo e rimase cieca. Appena la signora B. mostrò vivo desiderio di andare in pellegrinaggio alla grotta di Oostaker presso Gand, vi si oppose fortemente il marito, il quale temeva che il viaggio le avrebbe recato un aumento di infermità, ma ella partì accompagnata dai parenti e da Luigino. Giunti alla grotta, i pellegrini pregarono con istraordinario fervore. La c<i>eca ne fece più volte con divozione il giro e Luigi, guardando alla Vergine, ripeteva ad alta voce:
-- O Madonna di Lourdes, guaritemi la mamma mia!, poi volgendosi all'inferma le domandava:
-- Mamma, ci vedete?, e vedendo che no, ei pregava più vivamente. Il figliuolo venne ripetendo le stesse parole più e più volte, ma la madre non guariva. Il momento di partire era venuto, la cieca rassegnandosi [15]disse allora:
-- Giacché bisogna partire, voglio almeno per l'ultima volta lavarmi gli occhi alla fontana.
Bagna il suo fazzoletto, l'applica a' suoi occhi ed oh prodigio!, la vista le viene all'istante restituita. E vedendo la statua sclama:
-- Io son guarita!
Un subito tremore l'assale in tutte le membra e con copiosissime lagrime sfoga i suoi affetti. Tutti i cristiani si sciolgono con essa in pianto. In questa il figliuolo di nuovo s'accosta alla madre e interroga:
-- Siete guarita?
-- Sì, Luigino mio, questa volta tel posso dire con tutta verità: sono guarita!
E il figliuolo saltandole al collo:
-- Mamma, grida, quanto sono contento, ho pregato per voi!
Finalmente data giù la commozione, si presenta alla cieca un libro ed ella lo legge francamente ad alta voce. La guarigione era completa. Intanto si era telegrafato a Turhout, tutta la città era in movimento e la folla faceva ressa a contemplare coi propri occhi la fronte dell'Immacolata di Lourdes. A sì
- 1051 -strepitosa notizia [16]il marito della cieca vivamente colpito sclamò:
-- Io credo!
Al ritorno la signora B. fu condotta alla chiesa, ove in ringraziamento <si> cantò solennemente il Te Deum".
O Vergine immacolata, come apparite piena di grazia a prosperare un popolo che vi è devoto! Come siete ammirabile in muovere i prodigi del cielo per attirare i cuori a voi! Operate di cotai prodigi in copia nel mezzo nostro, o Vergine santa, e fate che di cuore vi amiamo voi e il divin vostro figlio Gesù Cristo redentore.
Considererò almeno per un istante quanto beato è un popolo che si affida alla protezione della Vergine.
Vergine immacolata di Lourdes, salvateci!