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UN SALUTO ALLA IMMACOLATA DI LOURDES IN OGNI GIORNO DEL MESE MARIANO Decimosettimo giorno "Lasciate che i pargoli vengano a me" |
"Lasciate che i pargoli vengano a me"
[108]Quest'è l'invito amoroso che il buon Gesù rivolge agli innocenti: "Lasciate che i pargoli vengano a me". In dir queste parole là sulle vie di Palestina il divin Salvatore si abbracciava ai fanciulletti buoni e diceva: "Questi mi sono cari come gli angeli di Dio".
Addì 3 giugno di quest'anno 1858 lo stesso divin Salvatore là nella cittadina di Lourdes invitava i fanciulli della prima Comunione ripetendo: "Lasciate che i fanciulletti vengano a me... che d'essi è il regno dei cieli... la mia gioia è di stare coi figli degli uomini"10. In quel giorno, solennità del santissimo Corpo del Signore, fra quei pargoli fortunati emergeva per bontà di cuore, per semplicità di mente la [109]personcina della figlia di Francesco Soubirous.
La piccola Bernardina che in conversare colla Vergine immacolata, non che invanirsene, dicevasi tanto più meschina; la piccola Bernardina che moveva sì alta meraviglia perché quei dell'autorità civile la guardassero; la piccola Bernardina che in essere accompagnata alla grotta ripeteva tra sé: "Non sono io già la figlia di Soubirous, la più povera e la più ignorante delle figlie di Lourdes?"; la giovinetta Bernardina era dunque là, ed ella con immenso affetto si versò nelle braccia di Gesù che ripetevale al cuore: "Venite voi, i meschinelli figli miei. Venite, che io vo' confortarvi".
Bernardina si accostò con volto angelico e sedé la prima volta alla Mensa degli angeli. Di poi intuonò soavissimo un cantico:
si volle a me donar.
- 1098 - [110]A lui rivolgi il ciglio;
I fedeli che assistevano alla solennità di questa prima Comunione ascoltarono questo cantico e parve loro inno degli angeli celesti. Sclamarono dunque alla loro volta con vivo affetto: "I fanciulli, che sono la delizia del cuor di Gesù, lasciate che per tempo si accostino alla Mensa con gli angeli del Signore".
Il periodico La Figlia di Maria sulla tomba di sant'Agnese narra una grazia di guarigione avvenuta così:
"Era nello spirare il settembre 1873 quando la giovane Antonia Fascinato d'anni 21, ascritta tra le Figlie di Maria di Cavasagra, veniva obbligata al letto per febbri e dolori al capo. [111]Cresciuto il male, si sviluppò la miliare copiosa e rifluente, onde nei primi di novembre le si amministrò il santissimo Viatico. Nondimeno dopo un mese poté levarsi. Addì 30 dicembre fu alla chiesa per la confessione, ma sul pomeriggio cadde in svenimento grave, sì da perdere l'intelligenza e la favella. Ai 17 febbraio 1874 le si aggiunsero nuovi mali, onde stavasi tutta rattrap<p>ita e singhiozzante. Il direttore della Pia Unione ordinò un triduo di preghiere dalle consorelle e intanto, premesse poche preghiere, introdusse in bocca all'ammalata poche stille dell'acqua di Lourdes. Parve prodigio! Al tocco dell'acqua taumaturga l'ammalata si alza a sedere e saluta quanti la circondano. Piangono tutti di santa gioia, benedicono la Vergine e proclamano la grazia ottenuta.
Accorrono i vicini e per tre ore è un andirivieni di divoti curiosi. Finché l'ammalata, ristorata con cibo, s'addormenta per 12 ore e si rifà delle veglie sofferte in due mesi. [112]Ma la grazia non era ancora compita. L'ammalata non poteva ancora usare della lingua e pativa tuttavia al capo. Ai 25 febbraio volle confessarsi e rimase assopita fino alle 4 del 26. Era
- 1099 -il momento di ripigliar la preghiera e l'acqua miracolosa. L'aspettazione era grande: famigliari, amici, curiosi, in numero di oltre trenta, riempivano la camera. Dopo la preghiera fatta in comune le si porge l'acqua, l'ammalata si scuote, tossisce, pronuncia i nomi di Gesù e di Maria e di poi recita intiera l'Ave e cerca di levarsi. Per breve momento ne è impedita da un copioso sudore che la innonda, ma poi domanda le proprie vesti. Poco stante i presenti rientrano. In vederla levata e guarita omai tutti si prostrano a pregare e Antonietta con loro per lunga ora.
La giovine in seguito si conservò poi sempre in vigorosa salute, e a tutti coloro che avendola conosciuta sì gravemente inferma volevano sapere [113]come si avesse tuttora, ella rispondeva: Benissimo, per la grazia della Madonna di Lourdes. D. G. F. Ellero arc<iprete>".
Vergine immacolata, trovarsi con Dio e con voi, quale felicità! Oh, fatecelo intendere che questo è un paradiso anticipato e che il ricevimento dei Sacramenti augustissimi quaggiù è come l'aprirsi del cielo al di sopra di questa terra nostra. Siane benedetto Iddio! Siate benedetta da tutti voi stessa, Madre del divin Salvatore!
Farò in compagnia della Vergine immacolata tre volte in questo dì la Comunione spirituale.
Madre del divin Salvatore, pregate per noi!