Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Nel mese del fervore...
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NEL MESE DEL FERVORE UNA MASSIMA SCRITTURALE ESPOSTA IN OGNI DÌ NELLA VITA DEL SACRO CUORE

Decimo terzo giorno Il Cuor di Gesù in perdonare i peccati

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[- 1204 -]

Decimo terzo giorno

Il Cuor di Gesù in perdonare i peccati

Son venuto <a> cercare per salvarlo colui che era perito.

San Giov<anni>32

  [97]Il pastorello, che dal vertice delle Alpi custodisce il gregge, guarda al campanile della sua parrocchia, distingue con occhio penetrante il campo e la casa del genitore e intanto emette singhiozzi e sclama: "Mio padre, quando vi vedrò?". Il figlio non può star lungi dal padre suo. Che se dal genitore trovisi separato per castigo a motivo di un fallo commesso, allora il meschinello è inconsolabile. "Che io veda il volto del padre mio -- diceva quel giovinetto già ribelle, <figlio> di real genitore -- o che io muoia almeno".

  Misero te se, dopo esserti allontanato da Dio Padre con l'eccesso di una colpa grave, non avessi mai più speranza di rivedere placato il viso del Signore. Ma Iddio perdona. Considera che buon cuor di padre è quello di Gesù salvatore e signor tuo. Grida di continuo: "Sono venuto a cercare le

 - 1205 -anime dei figli che erano [98]periti", e intanto si affanna per ritrovarli. E rinvenutili se li abbraccia al seno con gaudio altissimo.

  1. Tu se da un tuo fratello hai ricevuta un'offesa o se per caso hai avuto un tratto severo dal padre tuo, subito intendi che il fratello o che il padre medesimo ti mostri d'averne il torto. Invece Dio non fa così. Egli ti è non sol fratello o padre, ma ti è dippiù e creatore e salvatore, eppure viene il primo. Tu sei l'offensore vile e Iddio è la maestà infinita da te oltraggiata. Pure, perché al Signore preme tanto di te, si muove per il primo ad incontrarti. Né sol si muove una, ma cento volte, quante tu ricevi in cuore ispirazioni pietose a ravvederti.

  2. Viene il Signore accompagnato dall'angelo benedetto designato a tua custodia. Viene seguito dai santi e dagli angeli del paradiso, che tutti pregano per la tua salvezza. Ti manda quotidianamente l'esempio e la preghiera di Gesù, suo figliuolo unigenito. Un padre terreno, quando non vede comparire i figli suoi, manda fuori il primogenito e gli raccomanda di rintracciare ovunque i fratelli smarriti. Il Padre celeste, [99]vedendo perdute le sue creature, manda il suo unigenito Gesù Cristo perché gliele riconduca. Questi viene e per ridurre i fratelli al Padre commuove i cieli, commuove la terra, commuove gli uomini, commuove gli stessi spiriti infernali. Dinanzi a Gesù obbediscono i venti e le tempeste, dinanzi a lui guariscono gli ammalati, risuscitano i morti. I demoni alla presenza del Figlio di Dio emettono grida furiose e si rintanano nei loro abissi.

  Gesù compare con le tenerezze di padre, compare con le sollecitudini del buon pastore, compare con la divisa di medico, di fratello, di amico. Al Zaccheo che l'invitò in casa propria Gesù perdonò le sue colpe. All'adultera che deplorava i suoi falli Gesù perdona i suoi eccessi, alla donna di Magdalo ripiena di sette spiriti satanici Gesù perdona ogni iniquità. Ed a quanti si fece a curare, o ciechi o storpi o paralitici o indemoniati, Gesù poneva poi cura a guarire sovrat<t>utto le piaghe dell'anima. Inutile dire della amorevolezza dei modi, della soavità delle parole, della prontezza dei modi con cui Gesù perdona agli uomini i loro peccati.

 - 1206 -  3. Gesù, Dio onnipotente, acqueta le [100]creature dell'aria, dell'acqua, de' fulmini e delle tempeste che si offrono a vendicare la gloria oltraggiata dello Altissimo. Come onnipotente sostiene la vita del peccatore perché muoia corroso dal verme della sua iniquità. In Dio la potenza, che è attributo infinito, e la giustizia, che è attributo perfettissimo, domanderebbero il castigo collo inferno per tante scelleratezze, ma la misericordia grida più alto che tu sia salvo, e così finché tu vivi quaggiù tu puoi ottenere salvezza.

  4. In cielo è fisso che all'uomo in terra finché vive gli sia pur concessa misericordia. Immaginati un uomo oppresso dal peso di tanti peccati come le arene del mare e da iniquitàenormi come il masso di un monte. Figurati che già già costui, incancrenito nella iniquità, stia con un piede nella fossa, ma il meschino se lo vuole può tuttavia ottenere la salute e il paradiso.

  Disse un giorno Gesù a Pietro: "Perdona poi i peccati agli uomini". "Quante volte -- replicò Pietro -- devo io perdonare le sue iniquità al peccatore? Sette volte ovvero settanta?". Al quale il divin Salvatore: "Non solamente sette ovvero settanta, ma [101]settanta volte sette33. Tu, o Pietro, non conosci ancora che cuore è quello del Salvatore che ti parla. Perdona tutte le volte che l'uomo se ne dolga innanzi a te".

  E quotidianamente Gesù alla Chiesa, sua sposa immacolata, dice: "Il più grave dolor all'animo di un padre è quando <un figlio> s'alza a dire che il genitore non perdona. Se nella tua casa un figlio sciagurato si leva a insinuar questo, tu scaccialo, perché gli altri diletti non ne rimangano funestamente scandalizzati". Intanto prosegue <a> far intendere la sua voce benedetta: "Sono venuto io stesso a cercar le anime dei figli che erano perdute".

  5. Intanto ve' come si contenta di poco il Signore per cancellare tutto il debito enorme di mille iniquità. Gli bastano queste parole: "Ho peccato". Gli basta un gemito pietoso,

 - 1207 -una lagrima sicura. E qui se gemi come un figlio dolente, subito Gesù ti abbraccia. Se piangi come un servo interessato che ha più timor dello inferno che amore per Iddio, anche allora Gesù mesce quel pianto meschino ai gemiti o alle lagrime proprie, che sono di intensità grave e di valore infinito. Così impreziosita, la tua lagrima la presenta all'Eterno [102]e intanto tu sei salvo omai. Che dici or tu? Confessalo che la misericordia in Dio è senza confine.

  Perdonato che ti abbia le colpe, Gesù si guarda da rimproverartele mai più. Sono cancellate le iniquità evase dall'anima tua. Sono state immerse nel più profondo del mare. Ed ora quanto per l'addietro gli fosti odioso tanto gli sei caro, se tu l'ami più che un figlio che sempre gli fu fedele, e più che altri Iddio ti ama. Più che altri che gli furono sempre fedeli Gesù amò Maddalena già peccatrice. Più che altri sempre fedeli amò Gesù Pietro già prevaricatore.

  Oh quanto per questo ne deve gioire il cuor tuo! Prostrati pure con tenerezza viva di affetto ai piedi di Gesù e supplicalo ad esserti sempre propizio. Promettigli <di> amarlo perché egli è troppo buono. Benedici ora e sempre al Cuore incarnato del tuo Padre dicendogli: "Dolce Cuore del mio Gesù, fa che io ti ami sempre più". E proponi poi oggi di esaminare il cuor tuo, e se trovi di essere stato tardo in aderire agli inviti del tuo Signore duolti poi con molta amarezza. Intanto odi ancor questo esempio e proponi ciò che meglio è per l'anima.

esempio

  [103]Il padre di più figli videsi un giorno comparire innanzi l'un d'essi e dire: "Datemi ciò che mi appartiene di sostanza perché io me ne voglio partire da casa". Non valsero le preghiere del padre, le proposte, le supplicazioni, e quegli se ne partì e in breve, datosi in braccio agli amici falsi, consumò le sostanze sue e per vivere dovette far il custode dei porci e contrastare a quelli un pugno di ghiande.

  Ma ovunque e sempre vegliava l'occhio del padre. Le sciagure temporali, mentre sono castigo della colpa, sono un aiuto

 - 1208 -poderoso per ritornare alla grazia. E così fu per questo prodigo, il quale vistosi consumar le carni addosso gridò finalmente: "Surgam et ibo ad patrem meum"34. E quel suo padre, che di nient'altro aveva brama più viva, gli esce incontro e lo introduce in casa, lo riveste di abito pomposo e pone in dito al figlio l'anello di onore e invita i vicini e gli amici dicendo: "Aveva un figlio che già piangeva morto ed ora l'ho ritrovato vivo; venite e rallegratevene meco".

  Gesù che vede quel tripudio dice: "Molto [104]maggiore è il gaudio mio al ritorno di un peccator penitente. In cielo si fa maggior festa per un peccatore che si converte che per novantanove giusti che rimangono fedeli al Signore"35.

  E tu che potevi già tempo innanzi aver procurato al paradiso tanta gioia, perché hai atteso fin qui? Siagli poi almeno fedele a Gesù per tutta la vita tua.

orazione

  Cuore santissimo di Gesù, voi colla potenza della vostra misericordia seguite <a> chiamarmi. Se io tardo <a> venire sollecitatemi pure colla minaccia dei castighi. Premetemi con la sferza delle vostre punizioni. Non è castigo il patimento che conduce a salvezza, ma è grazia di misericordia. O Gesù, usatemi pietà a fine che in eterno io possa cantare le vostre misericordie.

Riflessi

  Crudo tormento è trovarsi lontano dalla presenza del padre, più crudo tormento è intendere che il genitore è lontano coll'animo suo.

 - 1209 -1. [105]Ma il Signore Iddio, padre tuo, perdona e viene pel primo.

  2. E manda gli angeli suoi. Manda lo stesso Figliuol suo unigenito. Ah che viscere di misericordia mostra Gesù!

  3. Egli fa tacere intorno a te il grido delle creature insensate e t'assiste perché non muoia.

  4. Per quantunque gravi o moltiplicate sieno le colpe tue, Iddio te le perdona.

  5. A ciò basta sol che tu dica: "Ho peccato, o Signore".

  6.  Lo disse di cuore il prodigo dello Evangelo e fu salvo egli medesimo.

 





p. 1204
32 Lc 19, 10.



p. 1206
33 Cfr. Mt 18, 21s.



p. 1208
34 Lc 15, 18.



35 Cfr. Lc 15, 7.



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