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NEL MESE DEL FERVORE UNA MASSIMA SCRITTURALE ESPOSTA IN OGNI DÌ NELLA VITA DEL SACRO CUORE Vigesimo ottavo giorno Il sacro Cuore di Gesù nelle sue apparizioni dopo il risorgimento da morte |
Il sacro Cuore di Gesù nelle sue
apparizioni dopo il risorgimento da morte
In tutti i giorni nei quali io milito aspetto finché venga la risurrezione mia.
1. [204]Quando tu vedi Giobbe tribolatissimo dalla lebbra sopra il suo letamaio e molestato dalle dicerie di amici vani, pensa alla gioia che avrebbe provato in vedere la risurrezione gloriosa di Gesù salvatore. E tu che certamente non sei in pressure come Giobbe, ma che nondimeno non cessi di sentire quotidianamente molte tribolazioni della vita, tu, dico, guarda a Gesù che risorto appare a' suoi e confortati in ogni tua pena.
Gesù cinto della gloria della risurrezione appare a Maria, la benedetta sua madre, la quale più che tutti aveva sofferto nel combattimento del Calvario. Gesù appare con festa alla Maddalena, la quale sì di cuore si struggeva in lagrime di tenerezza.[205] Appare per consolarle alle pie donne e poi a Pietro e poi ai due discepoli in Emmaus. Finalmente la sera dello stesso dì della risurrezione appare a dieci fra' suoi apostoli insieme uniti. Indi per quaranta giorni compare a' suoi discepoli, compare ai suoi seguaci e si fa e vedere e intendere a una moltitudine di persone adunate in numero di cinquecento.
Un capitano che quasi redivivo ritorna dal combattimento ti pare che goda? Ma se tu combatti nelle battaglie del Signore, la tua gloria sarà in tutto somigliante a quella di Gesù che risorgendo appare a' diletti suoi.
2. L'avrebbero aspettato i giudici che condannarono il divin Salvatore? In giorno di venerdì Gesù compieva il viaggio
- 1266 -al Calvario e in quel giorno alle ore tre pomeridiane spirava in croce. La sera è un lutto de' suoi seguaci in seppellirlo. Il giorno seguente è ancora un gemito pietoso, ma al terzo dì, spuntata appena l'alba, Gesù risorge trionfante e si mostra sei volte nello stesso dì a' suoi e così parla: "Scacciate fuori ogni timore: come vedete me risorto da morte, così risorgerete voi [206]alla vostra volta, perché la gloria del padre tocca al figlio diletto".
E tu forse ti lagni con dire che il combattimento della vita è lungo. Non è punto vero ciò. Chi t'assicura che Gesù sia già per riceverti alle porte di casa tua? E se fosse ancor lungi un mese o qualche anno, che è mai questo tempo al confronto della perpetua eternità?
3. Intanto non sarai più quel desso che ti trovi in presente. Nella tua risurrezione sarai trasformato in personaggio tutt'altro illustre. Vedi un prato nella vernata come è bruciato? Ma nella primavera si riveste di fiori meglio che un tappeto lavorato del principe. E quel tuo grano che gettato nella terra marcisce, vedi come cresce in spiga dorata? Così il bruco da seta si trasforma in bianca farfalla e così la fenice si tramuta in altra farfalla di mille vaghi colori.
Il Signore, che trasforma questi elementi così, trasformerà il corpo tuo. Sicché le tue carni non soffriranno più ma saranno incorruttibili, e il corpo si farà legger leggiero per passare da luogo a luogo rapido [207]come il lampo e si farà sottile più che l'elettro per passare ancora nei luoghi chiusi. Circonderà poi un olezzo di paradiso il corpo tuo, e intorno avrà uno splendore che lo farà somigliante alla gloria che circonda l'umanità santissima del Redentore.
Impossibile che la tua mente soffra un fantasma di paura, impossibile che il tuo cuore palpiti una volta sola per timore. Sarà beata la mente in guardare a Dio, beato il cuore in conoscere di possedere il Signore. Che cambiamento felice è questo mai! È molto migliore mutazione che essere collocati in un paradiso terrestre simile a quello nel quale dimorò Adamo per pochi dì.
4. Maddalena de' Pazzi era in Firenze quando Luigi Gonzaga morì in Roma. Vide la fortunata al momento del transito
- 1267 -l'anima del santo giovine che già volavasi al paradiso. La bellezza di quella era tanta che Maddalena sclamò: "Che gloria gode Luigi figliuol d'Ignazio... Io non credeva che in cielo fosse tanta gloria quanta vedo goderne da Luigi figliuol di Ignazio!". [208]Benedetta serva del Signore, se tu con la gloria che gode l'anima avessi scorto lo splendore che circonda il corpo alla risurrezione finale, dimmi, avresti tu potuto vedere e poi vivere ancora?
Ma tu guarda a quella gloria là e intanto attendi paziente. Maria santissima e i seguaci del Salvatore attesero per tre dì. Certamente che per tanta brama che n'aveva Maria benedetta, fu a quella santissima donna in particolare aspettazione lunga, ma ad ogni modo il periodo di tre dì è periodo tollerabile di tempo. Sai che fare intanto tu? Sfogati in atti di amore verso a Dio. Saluta con tenerezza sempre crescente il tuo Gesù. Cento volte in ogni dì salutalo con dirgli: "Dolce Cuore del mio Gesù, fa che io ti ami sempre più", e non dubita<re>, che il giorno della tua risurrezione festante non tarderà a venire. Odi intanto ancora per tuo conforto.
Era tempo di caldissima estate e Giovanni Colombini, mercante, era giunto presso al piazzale della chiesa in giorno festivo, e là s'avvide di un poverello che in un angolo <si> stava addolorando per una [209]malattia di lebbra che lo copriva dal capo ai piedi. N'ebbe pietà il Colombini, però levatoselo sulle spalle il portò a coricare nel proprio letto in casa. Lo provvide poi di quanto gli poteva occorrere e poi ritornò alla Messa e da questa fu poi sollecito a ritrovare l'infermo suo. Ma che non vide? Uno splendore di paradiso illuminava la camera e un segno parimenti luminoso di croce sul letto indicava che certamente quel meschino, già sì tormentato ed ora glorioso, non era che Gesù Cristo, il quale dalle umiliazioni della croce era passato alla gloria della risurrezione.
- 1268 -orazione
Gesù mio, aspetto io pure e son certo che verrà anche il risorgimento mio. Intanto attenderò con desiderio. Gesù mio, mandatemi, se vi aggrada, il combattimento di Gerusalemme, mandatemi la battaglia del Calvario e voi intanto assistitemi colla santa vostra grazia. Ma consolatemi presto con il trionfo della mia immutazione, perché lo so che il mio contento sarà sommo allora solo quando potrò rassomigliare [210]a voi, Gesù, risorto trionfante e immortale dal sepolcro.
1. Sei tu per caso tribolato come Giobbe? Ma tu meglio che lui puoi confortarti in guardare alla risurrezion di Gesù, che già per te è avvenuta.
2. Coraggio, che il giorno del risorgimento tuo è pur vicino!
3. Che gloria ti circonderà allora!
4. Merita ben che tu pazienti un poco.
5. Intanto esercitati nel bene come Giovan Colombini e vedrai.