Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Sulla tomba dei morti...
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SULLA TOMBA DEI MORTI FERVORINI PER LA NOVENA E PER L'OTTAVA DEI FEDELI DEFUNTI

OTTAVA DEI FEDELI DEFUNTI

V. Vittima pietosa

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[- 1334 -]

V.

Vittima pietosa

  1. [116]La vittima di pietà che ha commosso cielo e terra è stata la persona adorabile di Gesù Cristo, vero Figlio di Dio, vero figlio della Vergine immacolata. Infante di un giorno, aveva piantato in cuore una croce e intorno una corona di spine. Quella croce e quella corona portolle poi sino all'altare della croce sul monte Calvario. Quando poi Gesù fu

 - 1335 -veduto esangue dallo strumento del suo supplizio, allora trovò seguaci fra gli uomini a tenergli dietro nella via dei patimento. Quando Gesù fu deposto nel sepolcro, allora i cuori degli uomini vennero a gemere intorno a quello. Piansero come figli bennati di un padre amante e dissero: "Vittime d'amore e di patimento vogliamo essere noi medesimi".

  [117]Sulla tomba del Salvatore incominciarono dunque le vere vittime di espiazione. Scorgiamone di esse il numero e la virtù. Benediciamo poi a Dio che abbia chiamate e chiami tuttora vittime di cristiani a seguir l'esempio della vittima santa per eccellenza, Gesù Cristo.

  2. In un eccesso di amore Gesù si rivolge a Pietro e gli dice: "Vuoi tu seguirmi". E quegli lascia la barca e le reti e gli tien dietro, disposto a qualsiasi stento, pronto ad ogni sacrificio. Pietro si offerse, e Gesù l'accettò in vittima e permise che fosse egli stesso immolato sopra un altare di croce.

  Una persona che patisce strappa il cuore. Il patimento, che figura nobile di maestà! Che se a patire uno si offra spontaneo, ovvero che a sostenere si esibisca in pro del prossimo languente, questi è di subito ancor dagli uomini annoverato infra il numero degli eroi.

  Eroe un Raimondo da Pennafort [118]e un Agostino35, che fanno voto a Dio di assumere le catene dello schiavo per liberarlo. Eroe un Vincenzo, un Carlo Borromeo, che tante volte offrono per salvare altrui la vita propria.

  3. Fratelli miei, siamo vittime noi medesimi! Il mondo che abitiamo è una terra di iniquità. Ha bisogno delle vittime per essere salva. La region del purgatorio è luogo di espiazione tormentosa. Se non hanno vittime che si offrano a soddisfare con esse e per esse, misere <anime>, che fia di loro?...

  Vittime nobili incoronate nel capo di serto celestiale sono le anime dei martiri santi. Oh, se Dio ci chiamasse a tanta

 - 1336 -sorte! Ma cominciamo a bramare con vivo affetto il trionfo dei martiri.

  Vittime gloriose sono le anime che, a guisa di cherubini, si sfogano in esercizio di amor santo dinanzi allo altare del Santissimo Sacramento. Nobilissime quelle vittime che si struggono d'amore come l'olio di lampada [119]che arde dinanzi al mistero d'amore. Che impedisce che noi diveniamo vittime tali? Possiamo esserlo con l'atto in ogni , possiamo addivenire con il desiderio di un cuore cocente.

  Vittime salvatrici sono le anime dei confessori intrepidi, che calpestato ogni umano riguardo si danno alla sequela del divin Salvatore come soldati del corpo perduto, come cavalieri d'onore del sepolcro del Redentore. Oggidì vittime tali oh come piacciono a Dio! Sono opportune nel mondo come quelle vittime di zelo che dimorando in digiuno ed in penitenza placarono il cielo a risparmiare sopra Ninive peccatrice.

  Vittime carissime a Dio sono quelle che si offrono pronte a qualsiasi servizio e che in ogni caso della vita si esercitano con pazienza alla fatica, con assiduità al lavoro. Queste vittime sono le più comuni, e quando sono pazienti ritornano care allo Altissimo come il sacrificio dei martiri illustri.

  4. Preghiamo Dio che ci faccia [120]vittime sue. Una vittima santissima ha discacciato da questa terra il regno di Satanasso. Oh come accorriamo festanti intorno a persona ancor fra noi la quale essendosi offerta vittima viene in trionfo! I fratelli salvi per suo mezzo le sono intorno in dolce corona. Ad una vittima salvatrice applaudono i popoli della terra.

  Che dite pertanto, o fratelli? Credetelo, credetelo. Meglio Pietro in carcere che Paolo al terzo cielo. Meglio donare che ricevere36. Meglio patire che godere. Son tante le afflizioni dell'animo! Con il patimento si curano. Son tante le piaghe del nostro corpo! Con la sofferenza si guariscono. Conviene che il cristiano sostenga a guisa di Gesù sofferente, perché sia elevato in gloria a guisa di Gesù trionfante.

  Non ha soddisfazione che agguagli quella del patimento.

 - 1337 -Popolo mio, ascolta e confortati! Le tue pene sono gioie al cuor di Gesù, le tue lagrime sono consolazione al cospetto degli [121]angeli, le tue privazioni sono un prezzo di virtù che chiaramente ti additano un seggio di gloria nel paradiso.

  5. Una vittima volontaria è potente al trono di Dio. La vittima che soffre ha un cuore somigliante al cuore santissimo di Gesù Cristo. Ella ottiene tanti trionfi quanti sa desiderarne. Il cristiano che si offre vittima al lavoro, alle intemperie ovvero al cibo ed a riposo, egli è come un mediatore amico che concilia la terra con il cielo.

  Molto più se egli cristiano sappia desiderare assai. Tanto merita uno che soffre, quanto è l'affetto con cui sostiene. Così se un cristiano si esibisce al patimento per iscontare i falli propri e poi quelli di uno o di molti del prossimo. Oh, se egli, superate le porte di purgatorio, entri a porgere sollievo a quelle anime, il cristiano che soffre è vittima che tutto ottiene. Gesù Cristo, che si immolò sul Calvario, atterrò Satana e [122]vinse la morte. Il seguace del Salvatore, che gli tien dietro con una croce sulle spalle, ottiene in proporzione dell'amor suo gli effetti della umana redenzione.

  Io ve ne prego, fratelli miei, siamo quaggiù vittime di patimento. Bello è sudare per soddisfare alle obbligazioni proprie, più bello è sostenere per soccorrere ai fratelli vicini. Bellissimo è patire in pro delle anime di fratelli che sono lontan lontane, che non si veggono ma che ben si amano. Siamo vittime pietose! Bello è piangere con chi piange. Bellissimo è gemere in terra per ottenere che altri goda nel cielo.

Riflessi

  1. Vittima pietosa.

  2. Le vittime che soffrono in pro d'altrui hanno cuore da eroe.

  3. Quante vittime nel Cristianesimo e come gloriose!

  4. Una vittima salva i fratelli nel pericolo.

  5. Siamo vittime noi stessi per essere salvi.

 





p. 1335
35 A questo personaggio non identificato l'A: accenna anche ne In tempo sacro e in Nel mese del fervore, rispettivamente alle pp. 882 e 1169 del presente volume.



p. 1336
36 At 20, 35.



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