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SULLA TOMBA DEI MORTI FERVORINI PER LA NOVENA E PER L'OTTAVA DEI FEDELI DEFUNTI OTTAVA DEI FEDELI DEFUNTI VIII. Beata Vergine del suffragio |
VIII.
1. [135]Figura tenerissima di pietà è la madre che assiste ai figli infermi. Quanta pietà una genitrice nel mezzo dei figliuoli dolenti!
Dolentissime sono le anime benedette del purgatorio. Sono in carcere, sono con angustie alla mente, dimorano con stringimenti di cuore e sono in tutte parti circondate da fiamme che crepitano e che avvinghiano con ardore fierissimo. Povere anime, povere anime! In alto è una madre pietosa. Guarda con occhio d'immensa pietà e con cenno di voce sospira: "Un momento, e poi vi darò la destra mia". Intanto la pia geme, chiama in aiuto il braccio dello sposo, e quasi il cuore le si squarci nel seno grida: "Salviamo quelle desolate". In dirlo porge la sua destra e le introduce nel luogo santo, il paradiso dei beati.
[136]Siamo al termine della divozione che abbiamo praticata a suffragio dei cari nostri defunti. Ce ne ricordiamo poi sempre. Ed ora che siamo per istaccarcene, a chi affideremo in ispecie quelle anime care? Raccomandiamole a Maria. Chi ha
- 1344 -trovato la Vergine, ha trovato Gesù Cristo e riceve salute dal Salvatore.
2. Stanislao Kostka37, figlio di famiglia principesca nella Polonia, provava che a trovarsi fra gli agi di corte reale correva pericolo di perdere la sua innocenza. Allora venne ai piedi di Maria e disse: "Voglio esser tutto vostro, o Madre. Accettatemi per figlio e fatemi presto pervenire al paradiso, la patria dei santi". Dopo ciò attese ad onorare Maria e supplicarla di cuore. La Vergine impetrogli38 un asilo di sicurezza, la religione della Compagnia di Gesù. Lasciò dunque i palagi paterni e si incamminò alla volta di Roma. Però pervenuto a Vienna ammalò sì pericolosamente che già credeva morirne. E non gli doleva [137]partirsene, ma bramava che Gesù nel Santissimo Sacramento lo accompagnasse da questa terra al paradiso. Pensò dunque <al>la Vergine, e questa gli mandò un angelo in forma di giovane sacerdote il quale porse al giovanetto il santissimo Corpo del Salvatore.
Stanislao parve sentirsi in cuore gioia celeste e già disponevasi a lasciar la terra. Non volle ancora il Signore, e il Kostka riprese la via e fu a Roma per alcuni anni. Gli doleva al pio giovinetto non poter salire al paradiso. Per questo pregò la Madre sua celeste e disse: "Maria, Maria, io vo' che mi prendiate in quest'anno che corre!".
Venne intanto il giorno dell'Assunzione di Maria. Stanislao da quel dì cominciò <a> dire: "Un anno ancora e poi sarò in paradiso. Io lo spero, sarò con Maria". Passarono mesi undici e Stanislao ripeteva: "Un mese e poi Maria mi prenderà con sé". Mancavano pochi dì all'Assunzione di Maria e Stanislao con più vivo fervore [138]aggiungeva: "Una settimana e poi vedrò Maria". Non credevano gli altri, ma alla vigilia della solennità della Vergine volle essere munito ancor del sacramento di Estremunzione, e intanto non aveva posa in chiamare: "Madre! Madre!". Dopo l'ora di mezzanotte ed allo spuntare del giorno di Maria assunta, il giovine Stanislao si abbracciava
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alla destra della Madre sua e salendo in alto sclamava: "Maria mi ha salvato! Maria mi ha salvato!".
Con eguale affetto gemeva Luigi Gonzaga. Con eguale Filippo Neri. Stando il pio sacerdote all'ultima infermità entrava in estasi di paradiso e sclamava: "Maria! Maria! Che degnazione è questa vostra! Voi visitar me?... Prendetemi o Madre, prendetemi o Madre!".
Andrea Avellino stava all'ultima ora della vita quando il demonio l'assalì con tentazione fierissima di disperazione. Parvegli al sacerdote Andrea di trovarsi dannato omai e [139]invocò con gemito Maria. Questa gli apparve pietosa e gli restituì la calma nel cuore e l'accompagnò poi alla sede dei beati.
3. Or come Maria assiste ai figli suoi quaggiù, è vero che li assiste nel purgatorio. Gode Maria che la invochiamo quaggiù con il titolo di Madre del suffragio. Chi ha trovato Maria ha trovato Gesù suo figlio e riceve salute dal cielo. Così potente è Maria che perciò si denomina regina del cielo e della terra. Così amante è Maria che per ciò si denomina rifugio dei peccatori, aiuto dei cristiani, madre di misericordia. Così santa è Maria che per ciò si denomina immacolata. Chi ha trovata Maria ha trovata la salute.
4. Un vero divoto di Maria non avrà la sciagura di commetter peccato mortale. Nemmeno commetterà peccati veniali. Se in frequenti e deliberati di tempo in tempo tuttavia intoppi, subito ne risorge. Sovrat<t>utto nello assalto di qualche [140]grave tentazione, chi si raccomanda a Maria è moralmente sicuro di non rimaner vittima di Satana.
E come la Vergine benedetta salva le anime quaggiù dal reato di colpa, così libera con pietà somma dal reato di pena le anime de' suoi figli nel purgatorio. Udite ed ammirate.
5. Maria benedetta, dopo che Gesù ascese al cielo, viveva sospirosa suoi giorni quaggiù fino agli anni settantadue dell'età sua. Maria inteneriva tutti i cuori che l'avvicinavano. Si trovò fra i primi cristiani chi dell'uno e dell'altro sesso imitasse il costume pio e l'abito o le insegne di esso, e poi che nella solitudine passavano i loro giorni in più luoghi solitari, ma specialmente sul dorso del monte Carmelo.
- 1346 - Questa pia unione di cristiani dall'Oriente passò all'Occidente, finché il divoto religioso Simone Sto<c>k tolse a propagarne la regola del Carmelo a tutte le parti che poté. Fu dunque un giorno nel quale la Vergine gli apparve al suo [141]servo Simone e disse: "Tutti quelli che recando le insegne del mio abito osserveranno la castità secondo il proprio stato e che mi onoreranno con la pratica di un saluto in ogni dì, questi avranno la mia assistenza più speciale nel corso della vita. Nel punto di morte poi io sarò al loro fianco, e se avranno a provare il tormento del purgatorio, io scenderò il primo sabato dalla loro morte e li condurrò poi alla santa montagna del Signore".
Per questo discorso pietoso della Vergine tutto il mondo dei cristiani ne esultò. Principi e sudditi, nobili e plebei corsero allo altare della Vergine per dire: "Siamo vostri figli, o Maria. Siateci madre amante nella vita di questo mondo e nelle prove del purgatorio".
<6>. Fratelli miei, avanti <di> partire dalla tomba dei defunti diletti, scegliamo Maria ad avvocata e proteggitrice nostra. Invochiamo Maria in pro delle anime dei nostri fratelli defunti. Staranno [142]bene quelle anime in seno di una madre santa. Godranno come chi esulta in trovarsi vicino a Dio.
Intanto mi piace confortare l'animo vostro ed il mio con qualche ricordo. Non lasciamo passar dì senza porgere poi anche in avvenire qualche suffragio ai defunti nostri. Leggete delle pene che soffrono, ascoltatene più che potete.
Usate particolari pratiche di pietà in ogni lunedì della settimana. Una volta in ogni mese facciamo per esse la santa Comunione. Sentendo suonar le ore o ricordandovene comec<c>hessia in mezzo ai lavori vostri, porgete un augurio ed una prece con recitare un Requiem. Poi di tanti mezzi di fortuna che Dio vi porge, serbatene una moneta di tempo in tempo, a fin di porgere in suffragio delle anime che sono in duolo sì vivo.
Finalmente offerite i vostri suffragi ai cuori sacrosanti di Gesù e di Maria, perché benedicano le vostre buone [143]operazioni, e come il cuore vi suggerisce pregate perché molti sorgano per eccitare la divozione delle anime purganti. La
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Vergine pietosa benedica a noi tutti, benedica alle anime dei fratelli, i fedeli defunti che tanto ci sono diletti!
1. La beata Vergine del suffragio.
2. Maria vale a proteggerci in vita e in morte e nelle fiamme <della tentazione>.
3. È pietosa in aiutare le anime dei fedeli defunti nel purgatorio.
4. Impetra che presto sieno libere dal reato di pena.
5. Ai divoti del sacro Carmelo ha promesso che li avrebbe sollevati dal purgatorio il primo sabato dopo la loro morte.
6. Alcuni ricordi per conservare pietà alle anime purganti.