Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Da Adamo a Pio IX (I)...
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DA ADAMO A PIO IX QUADRO DELLE LOTTE E DEI TRIONFI DELLA CHIESA UNIVERSALE DISTRIBUITO IN CENTO CONFERENZE E DEDICATO AL CLERO E AL POPOLO

V. I figli di Dio ed i figli degli uomini

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V.

I figli di Dio ed i figli degli uomini

  <1.> [31] Li ha denominati così il Signore gli uomini che vide moltiplicarsi sulla terra. Distinse una parte e chiamolli figli di Dio. L'altra parte chiamolli dei figli degli uomini. I figli di Dio recano in fronte l'aureola della giustizia e della santità. Con gli occhi della mente guardano a Dio, con l'ali del desiderio volano a lui. Ne cantano le lodi con voce armonica e sospirano incessantemente: "Paradiso! Paradiso!" I figli di Dio sono i nipoti pii di Abele, il primo innocente perseguitato. Set, che vuol dire "sostituito", è come Pietro, che fu sostituito allo Abele novello, Gesù Cristo giusto per eccellenza.

  Fin qui il Signore era onorato da ciascuno con affetto nel proprio cuore. Enos35 figlio di Set cominciò <a> onorar Dio con atto pubblico. Dopo Enos vennero Cainan, Malaleel, Iared e poi Enoc, che fu trasportato, dice san Paolo36, pel merito della sua fede, perché non vedesse la morte, e non fu trovato perché traslatollo Iddio. Quei figli devoti al Signore, quei nostri padri santi conducevano lunga vita. Dimoravano quaggiù fino a 500 e fino a 900 anni. Matusalem più che tutti campò anni 969.

  Ultimo dei figli di Dio innanzi al diluvio fu Noè, che è figura del salvatore Gesù Cristo, il quale venuto in mezzo agli uomini invitava tutti con dire: "Venite a me tutti voi che siete afflitti ed angustiati, che io vi ristorerò"37. Così Noè con amorevolissima voce richiamava i suoi fratelli a [32] penitenza. Perocché in molto numero erano cresciuti i figli degli uomini. Furono questi Caino e per tempo i figli di lui.

  2. Caino era agricoltore e strapazzava in offerire al cielo i sacrifici di Dio, onde il fumo delle sue offerte non saliva all'alto, come il fumo delle vittime che donava di cuore Abele - 27 -pastore. Di che il Caino avendone invidia, uccise il fratello. Così il popolo ebreo come un Caino ucciderà il Salvatore, Abele innocente. Il Signore comparendo istituì un tribunale e disse: "Dov'è il tuo fratello?..." e condannò Caino ché stesse all'oriente dell'Eden, in certo luogo dove poi ebbe un figlio e fabbricò una città che chiamò di Enoc. I discendenti di Caino son suonatori e fabbricatori in rame ed in ferro, uomini forti, potenti.

  Nacquero dei giganti che riempirono la terra di crudeltà, di vizio, di terrore. Così il popolo giudeo dopo aver ucciso il Santo de' santi diventò il popolo sciagurato. La terra per lui è maledetta. Un segno impresse Dio in Caino, il tremore nelle membra, e nel popolo ebreo segnò la marca dello errante senza patria, senza tempio, senza altare.

  3. Ma in tanto, per causa dei figli degli uomini ne venne castigo universale, il diluvio. Scrisse Mosè: "E avendo gli uomini, che non erano di Dio, principiato a moltiplicare sopra la terra e avendo avuto delle figliuole, i figliuoli di Dio vedendo la bellezza delle figliuole degli uomini preser per loro mogli quelle che più di tutte lor piacquero"38. Così ne entrò la corruzione di cui scrive Orazio:

  "Talami e prole e stirpi un secol reo

  macchiò, prima di colpe ampia sorgente,

  onde peste fluì, che scempio feo

  della patria corrotta e della gente!"

  Iddio buono li attese a penitenza. Un secolo [33] innanzi li minacciò di castigo, ma non essendo creduto, Dio disse a Noè: "Fatti un'arca di legnami piallati; tu farai nell'arca delle piccole stanze e la invernicerai di bitume e di dentro e di fuori. E la farai in questo modo: la lunghezza dell'arca sarà di trecento cubiti, dall'altezza di trenta; farai nell'arca una finestra e il tetto dell'arca farai che vada alzandossi fino ad un cubito; farai poi da un lato la porta dell'arca, vi farai un piano di fondo, un secondo piano e un terzo piano". E gl'impose di - 28 -far entrare una cop<p>ia di tutti gli animali perché avrebbe mandato il diluvio a purgare la terra dalle sue iniquità.

  Venne dunque il diluvio. Tutti perirono, uomini ed animali. L'acqua salì a 15 cubiti sopra la più alta montagna e dimorò a quel livello per 150 giorni. Ma poi le acque diminuirono. Noè mandò fuori il corvo e poi la colomba. Uscì egli stesso con la famiglia sua, un anno e undici mesi dopo che era entrato, e offerì a Dio un sacrificio in ringraziamento.

  Tutti gli altri erano periti. Ma tutti furono dannati? No, si dannarono sol quelli che vollero, o sia quelli che bestemmiando sino alla fine rimasero impenitenti nella mente, duri nel cuore. Quanto agli altri, e furono i più, scrive san Pietro39 che vennero al limbo e che l'anima di Gesù Cristo li venne <a> visitare e consolarli dopo la morte al Calvario in croce.

  <4.> Intanto il Signore eternò su questa terra la memoria del diluvio seguito. Sulle montagne di Siberia si trovano carcami di elefanti e di rinoceronti, nelle viscere della terra uomini ed animali pietrificati, entrovi portati nella rivoluzione del diluvio.

  Vorreste ora sapere da quanti anni avvenne il diluvio? Consultate gli storici e Mosè, che sanno [34] dirvi a qual punto era una città rinomata a vicinanza del mare. Troverete che ora ne è lontana di tanto e che di una determinata misura si allontana in ogni anno per lo scoscendere continuo che fanno i terreni del monte trasportati dai fiumi40. Le nazioni del mondo conservano in tutte parti nozioni ora complete ed ora semplicemente tracciate di questo avvenimento del diluvio.

  5. Perocché continua lo storico divino: "Erano dunque i - 29 -tre figliuoli che uscirono dall'arca, Sem, Cam e Iafet. Questi sono i tre figliuoli di Noè e da questi si sparse tutto il genere umano sopra la terra"41. E come a principio del mondo Dio disse ai nostri primi progenitori: "Crescete e moltiplicate, riempite la terra e assoggettatela...", così ai secondi progenitori, Noè ed a' suoi tre figliuoli, ripete: "Crescete e moltiplicate e riempite la terra, e temano e tremino dinanzi a voi tutti gli animali della terra e tutti gli uccelli dell'aria e quanto si muove sopra la terra; tutti i pesci del mare sono soggettati al vostro potere".

  Sono tre i figli di Noè, ma due d'essi furono benedetti, Sem e Iafet. Cam fu disapprovato perché fuor <di> ragione veruna si rise del padre, ed il figlio di costui, forse perché primo insultò a Noè, fu altresì maledetto. I figli di Cam sono ancora oggidì tutti gli schiavi di Africa e di più altre parti di mondo. I miseri portano il peso della maledizion del padre. I fratelli figli di Iafet dominano su di loro in tutte parti della terra, ma sovrat<t>utto nell'Africa e nell'Asia. Quando Iddio ritirerà questa maledizione, allora cesseranno i fratelli da soggiogarli ancora.

  6. Da Iafet vengono i popoli conquistatori, i barbari, gli sciti, i celti, i greci, i romani, gli europei moderni, che portarono e portano tuttavia [35] il loro dominio per tutta la terra, in Asia, in Africa e in America, e che regnano di presente dalla Cina fino all'Inghilterra. Iafet vuol dire "estensione"42. Abitano poi nei padiglioni di Sem, nelle Chiese fondate da Gesù Cristo e suoi apostoli discendenti di Sem.

  I figli di Sem con i figli di Iafet sono in buon numero i figli del Signore, mentre in parte maggiore i figli di Cam sono i figli degli uomini. Or non avverrà che accada altro diluvio, perché Dio l'ha promesso. Ma non si congiungeranno più gli uomini tristi con i buoni a fine di corromperli? I figli del mondo guasteranno ancora i figli di Dio? Iddio è l'aiuto nostro. Tolgalo il cielo. Anzi i figli di Dio che facciano ravvedere i figli degli - 30 -uomini e così che si faccia in tutta la terra un solo ovile sotto un solo pastore43, tanti figli docili ad un solo padre, il redentore Gesù Cristo, figurato in Noè salvo e salvatore.

Riflessi

1. I figli di Dio ed i figli degli uomini.

2. Caino uccide Abele. Discendenti di Caino.

3. Il diluvio universale.

4. Monumenti del diluvio universale.

5. I figli di Noè: Sem, Cam, Iafet.

6. Figli di Iafet, gli europei sono i conquistatori.





p. 26
35 Originale: Enoc; cfr. Rohrbacher I, p. 156.



36 Cfr. Eb 11, 5.



37 Mt 11, 28.



p. 27
38 Gen 6, 1s.



p. 28
39 Cfr. I Pt 3, 19s.



40 Più chiaramente in Rohrbacher I, pp. 185-186: «Non solo la terra porta per ogni dove l’incancellabile impronta dei diluvio, ma vi sono plaghe dov’essa ne porta scolpiti pur gli anni [...] Ora, conoscendo quanta alluvione un fiume depone in un dato tempo, calcolar si può dalla totalità della materia deposta, da qual tempo, a un dipresso, quel fiume abbia cominciato a scorrere, i monti e le colline abbian cominciato a franare per cagion della neve e della pioggia; da qual tempo in somma il nostro mondo sia nella presente sua condizione».



p. 29
41 Gen 9, 18.



42 Originale: istrusione; cfr. Rohrbacher I, p. 174.



p. 30
43 Cfr. Gv 10, 16.



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