Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
O Padre! O Madre! (I corso)
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O PADRE! O MADRE! PRIMO CORSO DI FERVORINI NELLE FESTE DEL SIGNORE E DELLA BEATA VERGINE

<FESTE DEL SIGNORE>

X. La Pasqua di Resurrezione È risorto

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X.

La Pasqua di Resurrezione

È risorto

So che il mio redentore vive e che nell'ultimo giorno io sarò per risorgere dalla terra, e di nuovo sarò circondato dalla pelle mia e nella mia carne vedrò il mio Dio; lo vedrò io stesso e gli occhi miei si fisseranno in lui e non in altri: questa speranza è riposta nel mio cuore.

Giobbe 1916

  1. [44]Alessandro, Cesare, Napoleone apparvero su questa terra veloci come il lampo in trascorrere da città in città, terribili come la folgore in soggiogare i popoli. Ma quando si

- 29 -videro padroni di mezzo mondo, ancor lamentavansi con dire: "Noi comandiamo ai corpi di tanti sudditi, ma non possiamo comandare ai loro cuori che ci amino". In dir questo scesero essi stessi più dolenti degli altri nella tomba. Allora tutto fu perduto per i troni che lasciarono e la memoria del loro passaggio appena si ricordò fra gli uomini.

  Appare Gesù e questi viene salutato dagli scritti che di [45]lui lasciarono uomini profetici di tanti secoli trascorsi. Giobbe ne parla con entusiasmo superiore a persona che vede di presenza. Gesù non è folgore che sbalordisca, non è nemmeno lampo che abbagli. Gesù viene amorevole con cuore di salvatore.

  Colla voce parla, e i suoi discorsi sono come dolci catene che stringono a lui il cuore degli uomini. Colla destra opera, e gli atti suoi mandano sprazzi di luce divina alla mente e nell'anima spandono il vigor della vita. Tutti dunque traggono a lui e Gesù li riceve.

  Or sono già trascorsi milleottocento cinquant'anni che Gesù moriva sulla croce, eppure i seguaci di lui sonosi sempre moltiplicati di numero. Tu scorgi oggidì gran parte di mondo che sclama: "So che Gesù è il mio salvatore". Trovi monarchi e sudditi, uomini e donne, fanciulle e giovanetti che in coro intuonano al cospetto degli increduli: "Gesù è il nostro Dio. Da Gesù nessuno ci staccherà né con gli inganni o colle seduzioni, non mai né con le minaccie né con i tormenti". In dirlo si appoggiano allo altare dei sedici millioni di martiri che in soli trecento anni hanno dato la vita per Gesù Cristo, e si confortano [46]in dire: "Ecco l'altare del nostro trionfo". Ti par dunque che questa giornata di Gesù che risorge da morte sia solennissimo ?

  2. Per rallegrarti più vivamente, osserva come avvenne che Gesù risorgesse da morte. Spuntava appena l'alba del terzo . L'anima santissima del Redentore come una luce di paradiso entrò a vivificare il corpo, che come vaso benedetto racchiudeva la divinità del Salvatore. Allora Gesù risuscitò glorioso e trionfante. Non scompose i veli del sepolcro perché non fu uopo, non rovesciò le porte che serravano la grotta perché nemmeno occorse. Un legger tremuoto scosse con allegrezza- 30 - e il monte e il sepolcro. Intanto il corpo di Gesù usciva glorioso dalla tomba. Si affrettava poi agile come il pensiero della mente, e come l'affetto del cuore trovavasi in più luoghi nello stesso tempo. Indossò un corpo di paradiso, che più non soffriva verun disagio di freddo, di caldo, di spossatezza qualsiasi, ma era impassibile ed immortale. La mente di Gesù contemplava non altro che la beatitudine divina che l'informava17. La memoria di Gesù si allietava in ricordare [47]la gloria che gli venne dall'aver molto patito. Ed il cuore di lui, inebbriandosi di purissima dolcezza, gode in sapere che tutti per mezzo del Salvatore omai sono liberati.   Intanto la vita e la gloria di Gesù, che è il capo, ripassa ne' suoi seguaci, che sono come le membra sue. Ti conforti or tu? Consolati vivamente, perché come Gesù così tu medesimo risusciterai glorioso. Perché tu risplenda con trionfo un , il mezzo è mortificare in presente con duolo la carne tua.

  3. Confronta ora Gesù, languente nel Venerdì santo sulla croce e moribondo, con lo stesso Gesù che risorge glorioso nel di Pasqua. Sulla croce il corpo del Redentore era coperto come da una sol piaga dal capo ai piè, ed or la carne sua già rifiorì ed è più bella del più puro giglio. Quegli occhi di Gesù erano coperti, come da velo, da un sangue di lagrime, ed ora si aprono per vedere la gioia dell'universo che applaude alla sua risurrezione.

  Gesù appare alla Maddalena e la fa stare in estasi di contento. Appare agli apostoli e li inebbria di dolcezza. Si manifesta [48]a cinquecento persone insieme unite e comunica a ciascuna di quelle la luce e la vita sua. Sicché quello stesso corpo del Salvatore che ieri morendo faceva coprire per mestizia il cielo e faceva restar desolata la terra, quel corpo medesimo adesso rallegra in cielo e sulla terra. Or che sarà anche di te, quando tu medesimo sarai fatto risplendente al pari di Gesù glorioso?

  4. Ma il godimento tuo sarà più vivo ancora in fissare gli occhi tuoi nel cospetto dello Altissimo. Mosè perché poté

- 31 -scorgere come in un barlume di divina luce sul volto di Dio, ne concepì ancor nel senso del corpo soddisfazioneviva che per quaranta non poté più guardare alla terra. Paolo perché vi rimirò un solo istante con luce più chiara, veniva poi sclamando: "Desidero morire per essere col mio Dio"18.

  Ah, se tu pure puoi fissare il tuo sguardo in Dio, io son certissimo che stimerai pazzia somma quella degli uomini che, avendo dinanzi allo sguardo la gloria di Gesù risorgente, ancor chinano gli occhi per fissarli nella terra di tante miserie e di tanti patimenti.

Riflessi

  1. [49]Gesù che risorge da morte è capitano che apparendo guadagna i cuori degli uomini.

  2. Gesù risorge per virtù propria come capo e comunica poi la vita della sua risurrezione a' suoi seguaci come a sue membra.

  3. Sicché come è risorto Gesù, così risorgerai tu medesimo. 4. Qual gioia sarà la tua quando ti congiungerai a Gesù risorto da morte!





p. 28
16 Gb 19, 25-27.



p. 30
17 Nell'originale: uniformava.



p. 31
18 Cfr. Fil 1, 23.



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