Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
O Padre! O Madre! (I corso)
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O PADRE! O MADRE! PRIMO CORSO DI FERVORINI NELLE FESTE DEL SIGNORE E DELLA BEATA VERGINE

<FESTE DEL SIGNORE>

XII. La Pasqua di Pentecoste Dono celeste

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XII.

La Pasqua di Pentecoste

Dono celeste

La carità di Dio si diffuse nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci fu dato.

San Paolo ai Romani 523

  1. [54]Gli apostoli già da dieci giorni stavano congregati in orazione nel cenacolo, quando all'ora di terza24 del giorno solenne di Pentecoste un vento impetuoso si fa udire intorno. Gli apostoli guardano attoniti e vedono sopra ciascun di sé una lingua di fuoco, che è segnale della grazia del Signore. Allora furono tutti ripieni di Spirito Santo. La mente degli apostoli si aprì per vedere più chiaramente i sensi delle Scritture e la divinità di Gesù salvatore. Il cuore di quei discepoli si accese a guisa di fornace, sicché non potevano contenersi. Si sparsero dunque a Gerusalemme ed a Giudea ed a Galilea. Dalla Palestina si estesero alle altre nazioni e [55]parvero loro ristretti i confini della terra per far conoscere da tutti Gesù Cristo e farlo amare. Gli apostoli furono personaggi che in

- 35 -tutta la loro vita non cercarono altro che la gloria del proprio signore e maestro Gesù Cristo.

  Che sembra a te? In tutti i tempi Iddio beneficò gli uomini, ma non mai come in questo. Gesù Cristo in tutti i giorni favorì i discepoli, ma non mai tanto come in questo solenne , nel quale la carità di Dio si diffuse non più come rugiada o come pioggia lenta, ma scese a guisa di torrente e perseverò come fiume maestoso nel cuore degli uomini. Possa almen tu valerti di questa grazia con tanto tuo pro quanto è l'affetto con cui il Signore a te la dona.

  2. A te dona Iddio la sua grazia per confermare teco una amicizia amorevole. Un amico bussa alla tua porta e dice: "Lasciami entrare". Quando si è abbracciato con te, tu appresti in una mensa il meglio di casa tua e l'amico presenta quel di buono che trovò nei ripostigli di casa sua, e così come accade fra due amici si incomincia una cena allegra e un conversare confidenziale. I due amici come già [56]hanno fatto propri i cibi della casa, così fanno propri i pensieri della mente e gli affetti del cuore.

  Come l'amicizia quaggiù trova eguali gli uomini ovvero che li fa eguali, così l'amicizia che è con Dio tende a render gli uomini somiglianti allo Altissimo. Lo Spirito del Signore congiungestrettamente il cuor tuo alla carità di Dio, che tu ben puoi con ragione sclamare a guisa dello apostolo Paolo: "Già non sono io che vivo, è Gesù Cristo che vive in me"25.

  3. Intanto come le acque di un fiume maestoso allagano per rendere feraci i campi, così la grazia del Santo Spirito. Mira ciò negli apostoli del Signore. Questi avevano intelletto per sollevarsi alle cose altissime dei misteri. Ebbero scienza e sapienza per discorrere intorno a questi misteri eccelsi. Dippiù ebbero la pietà per amare Iddio, il timore per non offenderlo mai; ebbero la fortezza per superare tutte le opposizioni degli uomini tristi o di Satana maligno. Oltracciò gli apostoli apparvero muniti del potere dei miracoli. Sicché viaggiando sulla terra tutti traevano per vedere gli apostoli e ottenere per loro

- 36 -mezzo celesti favori. Gli infermi [57]si facevano portare sui loro lettucci nelle vie, perché passando gli apostoli provavano che solamente l'ombra di quelli bastava per farli guarire.

  Verissimo è dunque che il Signore, quando entra in cuore al cristiano, non solo infonde nell'animo di lui la grazia a goccie, ma la diffonde a torrenti talora impetuosi. E poi tu di' ancora che Gesù non è amico generoso in corrispondere doni a' suoi.

  4. Ad arricchire te siffattamente concorre tutta la Trinità augustissima. Il Padre eterno, amando se medesimo infinitamente, generò il Figlio eterno e da questo amore del Padre pel Figlio ne procedette lo Spirito Santo, amore essenziale come il Padre ed il Figlio. Onde come in questo luogo ti si promette di dare l'amore, che è come il cuore del Signore, perciò ti si tutto Iddio, uno nella essenza e trino nelle persone divine. Comprendi ora come immenso è l'affetto che Dio ti porta. Ma se il Signore senza misura ti predilige, conviene che ancora tu senza misura prenda ad amare lui.

  5. Vuoi ora intendere se tu ami Iddio? Guarda anzitutto se tu desideri esser suo e se per essere suo tu procuri la gloria [58]del suo nome. Considera sovrat<t>utto come conversi con Dio nella santa orazione e come sei disposto ad eseguire in tutto i suoi divini voleri. Tu ben sai che un dabben amico ovvero un figliuolo savio fa questo con soddisfazione del suo animo. Ma se tu brami essere amico a Dio e figlio diletto, tu devi già compiere queste cose stesse, ovvero che si dovrà conchiudere non aver tu ancora meritato da Dio quella pien<ezz>a di grazia di cui qui si ragiona.

  6. Tu per mezzo della fede guardi a Dio e per mezzo della speranza attendi per guadagnare il paradiso, che è favore di tuo altissimo pro. Ma quando tu ami Iddio e che lo prediliga per quella bontà somma che è egli stesso in se medesimo, allora la tua dilezione si rassomiglia a quello amore purissimo con cui Dio ama te, che è un affetto sgombro da imperfezioni, è un amore che non ha veruna mira di interesse. Forse che a Dio ne viene un aumento di beatitudine intrinseca se tu sia giusto? Impara da questo a purificare ancor tu sempre meglio gli affetti del cuor tuo. Impara a salire in alto col desiderio- 37 -, a fine di mescolar gli affetti tuoi con l'amore perfetto dello Altissimo.

Riflessi

  1. [59]La grazia del Signore trasforma gli uomini da sensuali in spirituali.

  2. Costituisce poi fra gli uomini e Dio un'amicizia confidenziale.

  3. E riversa i tesori del cuor di Dio nel cuor dell'uomo.

  4. Perché i doni riescano più abbondanti concorre tutta la Trinità augustissima.

  5. Ma tu come ami il Signore?

  6.  Se lo vuoi amare altamente, amalo con disinteresse.





p. 34
23 Rm 5, 5.



24 Nell'originale: nona.



p. 35
25 Gal 2, 20.



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