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LE GLORIE DEL PONTIFICATO DA ADAMO AL GIUBILEO SACERDOTALE DI SUA SANTITÀ IL PONTEFICE LEONE XIII III. La Chiesa è il principio di tutte le cose |
III.
La Chiesa è il principio di tutte le cose
Il Signore ha create le cose inanimate perché servano all'uomo. E l'uomo, Dio lo trasse dal nulla perché sia figlio devoto alla sua Chiesa. La Chiesa è uscita dal costato di Gesù Cristo; ell'è figlia del cielo e la sposa immacolata del Verbo divino incarnato. In questo senso scrive Epifanio che la Chiesa è il principio di tutte le cose e il movente per cui Dio estese e conserva il creato.
Belle sono le creature di Dio nel loro ordine materiale; più belle nell'ordine materiale e morale sono le creature ragionevoli.
[10] Del cavallo scrive Giobbe: "Sarai tu che darai forza al cavallo e la sua bocca empirai di nitriti? Lo farai tu saltellare come la locusta? La maestà delle sue narici atterrisce. Scalza la terra colle zampe, saltella con brio, va incontro agli armati; disprezzator di paura, nol rattiene la spada. Sente su di sé il rumor del turcasso, il vibrar delle lancie e il moto dello scudo. Spumante e fremente si mangia la terra. Sentita che ha la tromba dice: Vah! (Andiamo!). Sente da lungi l'odor di battaglia, le esortazioni dei capitani e le strida delle milizie".2
Il Salmista scrive della formica: "Va, o pigro, dalla formica impara ad esser saggio; ella senz'avere condottiere né precettore né principe, prepara all'estate il suo sostentamento e al tempo della messe raccoglie il suo mangiare".3
Le grue, scrive sant'Ambrogio, sono come un modello di ben regolata repubblica, perché o dimorando o pellegrinando son sempre congiunte e le une fanno la guardia intanto che le altre o mangiano o riposano. Le farfalle in volar di fiore in - 954 -fiore par che vivano di felicità, in quella che il cane pietoso viene mesto di porta in porta domandando pietà pel padrone divenuto cieco. La spugna che asciuga i nostri arnesi è nelle acque marine l'abitazione mobile di vermiciattoli. Così i coralli sono alveari di insetti, le perle son goccie di sudore delle ostriche, la porpora un liquore di chiocciola marina. Un vermiciattolo, il baco da seta, struggendosi [11] lavora il filo che tesse gli arredi del tempio santo, mentre che in ogni goccia delle acque di fiume e di mare ed in ogni piccolo spazio dell'atmosfera che ne circonda, millioni a millioni gli animalucci vivi incalzano e moltiplicano nell'economia di conservazione dell'universo.
Ma l'opera per eccellenza di Dio quaggiù è l'uomo, creato perché sia il figlio riverente di Chiesa santa. Galeno, il filosofo umano che ne studiò i caratteri fisici, uscì in quest'acclamazione: "L'uomo, egli è il più bell'inno che si possa cantare al Creatore". E David, filosofo divinamente inspirato, sclamò a Dio: "Lo hai fatto, l'uomo, per un poco inferiore agli angeli; lo hai coronato di gloria e di onore e lo hai costituito sopra l'opera delle tue mani".4
L'anima mia simile al Padre ha l'essere, simile al Figliuolo ha l'intelligenza, simile allo Spirito Santo ha l'amore. Il più bel dono che il Signore possa farne è uno sviscerato amore per Iddio e per il prossimo.
"Mi ami tu? -- interrogò Gesù il suo Pietro -- Mi ami? Mi ami davvero?... Ebbene pasci le mie pecore, pasci gli agnelli miei5... Io ti costituisco mio Vicario in terra, perché in Dio e nella Chiesa di Dio come è il principio, così è il termine di tutte le cose".