Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Visita ad un pers. illustre. S.Girolamo Emiliani
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VISITA AD UN PERSONAGGIO ILLUSTRE SAN GIROLAMO EMILIANI NEL SUO EREMO DI SOMASCA

XI. Trionfo dell'uomo giusto

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XI.

Trionfo dell'uomo giusto

  [30]Ecco le promesse del Signore: "Seminerete nel lutto, ma raccoglierete nel gaudio"16. Il buon ricolto dello Emiliani fu un'esaltazione in cielo, un trionfo su questa terra. Il regno del paradiso ricevé con gioia il padre dei poverelli del Signore. Iddio nella gloria della sua maestà ricevette con giubilo Girolamo e disse: "Questa sede di beatitudine ora è anche tua, e non sarà pericolo che la perda in eterno. Hai desiderato il bene, ed ora il tuo cuore si immerga pure nel godimento della bontà infinita. Eccolo il Signore che tu da terra hai riguardato con occhio puro. Eccolo il paradiso per il quale hai sostenuto disagi e persecuzioni. Il mio regno è mercede delle tue fatiche". Allora Girolamo [31]in estasi di ammirazione esclama: "Ho amato, epperciò sono salvo".

  Volge lo sguardo a Maria e la saluta celeste liberatrice.

Guarda ai santi del cielo e trova che sono i suoi fratelli beati. Gli angeli benedetti li saluta come compagni, e unendo la sua voce a quella dei cherubini esclama: "Amiamo, che la

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beatitudine in paradiso è amor santo". Con ineffabile compiacenza guarda poi a questa terra, luogo del combattimento, e dice: "Benedite, o Signore, a' miei fratelli laggiù". Fissa gli occhi sovra il corpo che l'anima ha abbandonato e poi continua: "Date gloria, o Signore, a quelle membra che vi potevano glorificare".

  Intanto il trionfo del padre in cielo si ode dai figli e dai fratelli sulla terra. Uno stuolo di sacerdoti compaiono per onorare il corpo di un patriarca illustre. Vengono a turme le genti e piangono come alla perdita del proprio padre. In gemere poi si inchinano dinanzi alla spoglia del buon servo di Dio e ne desiderano una memoria preziosa.

  Si abbracciano poi al feretro e [32]poi alla tomba di lui, e irrompono in un fragor di voci17 che dicono: "Buon servo del Signore, dove voi siete chiamateci noi pure. Intanto per segnale indubitato che siete figliuolo beato del cielo, pregate Dio che a questo infermo dia la salute, che a questo smarrito ritorni il lume della strada". Quelle preghiere salgono al cielo e Girolamo presto ottiene che siano esaudite.

  Allora la tomba dell'Emiliani diviene sepolcro glorioso di un taumaturgo. La salma di lui onora il santuario che la riceve. I vescovi si umiliano dinanzi. E lo stesso Vicario del divin Salvatore, che fu primo Benedetto xiv e poi Clemente Xiii, chinò il capo e prostese il ginocchio dinanzi alla immagine di Girolamo supplicandolo: "Santo del Signore, pregate per noi". Questa voce del Vicario di Gesù Cristo si fa udire nel tempio massimo della Cristianità che è il San Pietro di Roma. Il vasto campo interno è ricoperto di addobbi, e la mole esterna fiammeggia di sera come la stella del glorioso cittadino [33]che trionfa nel cielo. Dopo la voce del sommo pontefice, seguono gli applausi dei vescovi successori degli apostoli, dei fedeli membra dello stesso Redentore, e questi continuano: "Santo del paradiso, pregate per noi".

E così seguono su questa terra ad imitare l'eco di quella

 - 18 -alleluia perpetua che risuona perenne intorno al beato nel cielo. Così è vero che ancora quaggiù la memoria del giusto è in onore.





p. 16
16 Cfr. Sal 126(125), 5.



p. 17
17 Originale: voce; cfr. ed. 1930, p. 67.



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