IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
XI.
La preghiera confidente ottiene prodigi
[24]Scolastica, sorella di Benedetto, passava momenti di gioia in discorrere col fratello del paradiso, quando Benedetto levandosi disse: "È l'ora che me ne ritorni". Scolastica nascose il volto nelle sue mani e pregò: "Signore, fate cadere tant'acqua che mio fratello non possa partire così presto". Il cielo si oscurò e giù cadde di repente pioggia dirotta. Sicché Scolastica rallegrandosene diceva: "Ho pregato te e non mi hai esaudito, ho pregato il mio Dio ed egli mi ha ascoltato".
Così il cielo si inchina verso a chi supplica confidentemente. Così piegossi il Signore alle preghiere di Gottardo.
Diceva il pio ministro al suo Signore: "Fa sì gran pietà il vedere un misero e non poterlo sollevare; porgetemi l'aiuto vostro... Fa sì gran pietà vedere un losco negli occhi al quale tocca camminare brancicante. Levate il velo che m'offusca, lasciatemi scorgere nello avvenire e ne avrete gloria, o Signore".
[25]Allora Gottardo divenne l'uomo del miracolo e della profezia. Il demonio visibilmente mostrava di temer la persona di Gottardo, e fuggivasi come stupito. Gli infermi si recavano a lui ed egli guarivali d'un tratto nel nome del Signore. Leggeva nell'avvenire e scorgeva da lontan paese i fatti accaduti testé sopra quel luogo. Scorse il viaggio che gli si disponeva per ascendere in alto e disse: "Nel giorno dell'Ascensione di nostro Signore mi incamminerò io stesso".