Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Un figlio illustre del popolo cristiano…
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UN FIGLIO ILLUSTRE DEL POPOLO CRISTIANO CENNI BIOGRAFICI INTORNO A FR<A> EUSEBIO MARIA DA DONGO VESCOVO IN HU-NAN

VII. Il sangue dei martiri irrora le zolle

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VII.

Il sangue dei martiri irrora le zolle

del Celeste Impero

  [29]Eccolo il figlio del popolo, il missionario francescano, imperterrito fra le spade della persecuzione, intrepido in mezzo al sangue dei martiri. Facciamoci a dare uno sguardo attento.

  Il divin Salvatore dal mezzo del mondo, in Gerusalemme, si rivolse agli apostoli suoi e disse: "La terra è mia ed io la dono a voi"32. Il Vicario del divin Salvatore da33 Roma, centro dell'unità cattolica, ripete lo stesso discorso: "La terra è mia ed io la dono a voi che succedete con me agli apostoli di

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Gesù Cristo". Ora l'Italia ricevette per tempo questa missione di acquisto ed ella si arricchì della cristiana civiltà. Roma, e per essa l'Italia, si fece signora e [30]madre dei popoli di Europa, e quanti si fecero ricchi alla loro volta del tesoro della cristiana civiltà! L'Europa civile e cristiana si presentò all'Africa e la rese in parte civile e cristiana, si offerì all'Asia e le dispose preziosa dote, l'ammanto della cristiana civiltà.

  Ma nel mondo lo spirito del demonio fece sempre la guerra allo Spirito del Signore. Lo spirito maligno è potente in luogo del suo dominio, fra le genti le più pagane; è spirito insidioso nel corpo dei cristiani cattivi, ancora in luogo che punto gli appartiene. A breve dire, lo spirito maligno dello interesse in pochi cristiani cattivi d'Europa, congiunto allo spirito rabbioso della idolatria nel soggiorno degl'infedeli, eccitò un grido che uscendo furioso dallo abisso invadeva con dire: "Alla morte i cristiani! I cristiani alla persecuzione!"34. Era l'anno 185735. Nella China i cristiani si vestirono a festa, si armarono della corazza della fede, chiamarono intorno a sé l'angelo della speranza. Guardarono poi in alto e sclamarono: "Eccolo [31]il nostro trionfo: è il paradiso. Santi martiri del cielo, otteneteci una palma di gloria". In questo atteggiamento di supplichevoli, molti si cinsero di nobile serto il capo e volarono al cielo.

  Il genere di martirio viene così descritto dal Balan, continuatore della Storia della Chiesa universale del Rohrbacher36:

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"Straziavansi le vittime colle tenaglie, pestavansi a colpi di canna, a maggior sicurezza di crudeltà ordinando che si tormentassero i carnefici, quando non facevano spicciare37 il sangue e non strappavano le carni...". Il carnefice in tagliare il capo al sacerdote Paolo Tinh38 ruppe la spada e dovette dargli cinque colpi per finirlo... Tormentavansi i confessori della fede con la canga39, con le catene e con le carceri basse, fetide, anguste. Si adoperavano tanaglie roventi a strappar la carne... "La fame, la sete e quanto altro la rabbia pagana ha potuto inventare, adoperavasi per piegare la costanza dei martiri"40. Nel luglio 1858 scriveva il vescovo Melchior: "Dio ci ha data la consolazione di spedirci la testa del venerabile vescovo Diaz, trovata [32]poco fa da alcuni pescatori e autenticamente riconosciuta. Io custodirò questa testa preziosa con quella venerazione che le è dovuta... Il padre Kien è stato decapitato, hanno insultato il suo cadavere. Una quantità innumerevole di cristiani è nelle prigioni... Se questa lettera sarà l'ultima, ci rivedremo in cielo". Poco di poi con mannaie gli furono tagliate le gambe, le braccia e poi il capo. Gli furono altresì strappate le viscere.

  Missionari, sacerdoti del paese, vergini consecrate a Dio, cristiani d'ogni condizione erano cercati a morte come bestie feroci. Furono martirizzati centinaia di sacerdoti, di catechisti, di fedeli; migliaia furono mandati esuli fra i pagani. Molti nel martirio mostrarono fermezza pari a quella dei primi martiri della fede. In una carcere furono bruciati vivi 307 cristiani, in altra carcere 469. Morti di fame perirono trecento e migliaia furono spenti con seppellirli vivi, con annegarli. Fra tante

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migliaia di martiri trovaronsi sei soli apostati. Nel solo vicariato del Tong-King centrale i martiri cristiani ascesero a sedicimila. [33]Altrove a stento si poterono approssimativamente numerare.

  I potentati d'Europa dissero violati i trattati del 1787, violate le ragioni d'umanità nell'anno 1857. Quando le zolle dell'Impero Celeste furono irrorate del sangue di più che ducentomila martiri, Francia e Inghilterra si mostrarono sotto alle mura di Pekino, incendiarono il palazzo di estate dello imperatore e fissarono trattati di pace. Fu dunque restituita la libertà ai cristiani.

  Il Manzoni descrive che sulla città di Milano, nei giorni della pestilenza micidiale, piovve dal cielo un'acqua copiosa; questa purificò dei miasmi epidemici l'aria intorno41. Gli uomini si videro rinati. Ritornarono all'arte, alla industria, al commercio. Nella China, <dopo> un'epidemia morale di freddezza e di vizio, venne una pioggia non di acqua ma di sangue. Quel sangue fu fecondo perché era impreziosito dal sangue di Gesù in croce. Fu un lavacro salutare. I pagani ritrassero riverenti il piede da non [34]più calpestare il sangue di quei forti. I cristiani di quel sangue sacro bagnarono le mani ed il cuore e si offerirono alla loro volta vittime di desiderio allo Altissimo. Allora l'Impero Celeste fu nobilitato. Vi guardarono entro con gioia i santi e gli angeli del paradiso. Quello tolse a divenire un vero giardino di bei fiori di virtù.

 





p. 91
32 Cfr. Mt 28, 18.



33 Originale: di; cfr. ed. 1933, p. 157.



p. 92
34 Da qui fino alla fine del capitolo la fonte utilizzata è Pietro Balan, Continuazione alla Storia universale della Chiesa cattolica dell'ab[ate] Rohrbacher dall'elezione al pontificato di Pio ix nel 1846 sino ai giorni nostri,  ii, Torino, Giacinto Marietti, 1879, pp. 85-92, pp. 273-274. L'A. ne riassume le notizie, ma trascrive anche dei brani introducendo poche variazioni. Gli episodi si riferiscono alla persecuzione anticristiana scoppiata nell'Indocina nel 1833 e protrattasi per oltre cinquant'anni; cfr. Giovanni Rommersckirchen, Indocinese, federazione - ii. Evangelizzazione, in Enciclopedia Cattolica,  vi, 1951, col. 1874.



35 Originale: 1859; cfr. P. Balan, Continuazione alla Storia universale, ii, p. 86.



36 René-François Rohrbacher (1789-1856)è l'autore della monumentale Histoire universelle de lÉglise catholique depuis le commencement du monde jusqu'à nos jours, pubblicata a Parigi dal 1842 e tradotta nelle principali lingue europee; l'A. si basò su quest'opera per la stesura dei tre volumi Da Adamo a Pio ix (in Opere edite ed inedite di Luigi Guanella, ii/1, Roma 1995).



p. 93
37 Originale: spiccare; anche per la nota 38 cfr.  P. Balan, Continuazione alla Storia universale, ii, p. 86.



38 Originale: Pink.



39 Originale: ranza; anche per la nota 40 cfr.  P. Balan, Continuazione alla Storia universale, ii, p. 87.



40 Originale: costanza del martire.



p. 94
41 Nel cap. xxxvii de I promessi sposi.



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