IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
UN FIGLIO ILLUSTRE DEL POPOLO CRISTIANO CENNI BIOGRAFICI INTORNO A FR<A> EUSEBIO MARIA DA DONGO VESCOVO IN HU-NAN XIII. Chi compatisce al misero? |
XIII.
Chi compatisce al misero?
[60]Io lo domando tremante a me. Lo domando ansioso a voi: "Chi compatisce al misero?". Il misero più illustre che fu su questa terra è stato Gesù Cristo in croce. Compatiamolo con tutto l'affetto del cuor nostro. Dopo Gesù Cristo e insieme con Gesù Cristo, è stata misera illustre la Vergine immacolata. Quanto pura, tanto le toccò patire. Compatiamo alla Addolorata. Miseri illustri sono stati gli apostoli del Signore e dietro a questi i confessori intrepidi, i martiri pazienti, i vergini casti. Miseri virtuosi, io vi ammiro, perché a voi applaudono gli angeli celesti.
Misero illustre è spesso un figlio del popolo cristiano. Ricordiamo qui il venerato figliuolo del falegname Semprini da Dongo, vescovo in [61]Hu-nan e ricolmo degli auguri del Vicario di Gesù Cristo; è pastore illustre applaudito da quelle cristianità, è prelato nobilissimo dai fratelli riverito. Perché amato tanto e tanto acclamato? Gli gridano osanna perché prosegue un cammino intrecciato di cardi su per l'erta60 del Calvario. Scorgetelo. Ha in capo una corona di spine. Gli pende dal dorso una croce, ahi croce quanto pesante! Una croce quanto pesante! Una croce contornata da corona di spine ha piantato nel cuore. Pazientissimo Semprini, chi non vi compatisce? Parlate del vostro cordoglio. Sfogatevi che noi vi ascoltiamo riverenti.
Il vescovo Eusebio Maria Semprini deve sempre tener l'anima pronta al sacrificio, come all'offertorio della Messa tiene nelle sue mani l'ostia per essere offerta allo Altissimo. "I chinesi sono nemicissimi dei forastieri, in ispecie sono avversi agli europei, odiano i mercanti inglesi. Per sfogare la loro rabbia se la prendono con tutti della nazione bianca. Dicono e stampano che noi uccidiamo i bambini per venderne le carni,
- 108 -
noi che esercitiamo magie nefande, noi che pestiamo nei [62]mortai le ossa del povero per farne uscire monete fiammanti.
Il popolo s'accende. Spesso minaccia la nostra residenza, viene per incendiare la nostra chiesa di san Michele. I mandarini protestano di non potere contro alla irruzione popolare e lasciano fare. Noi preghiamo Dio".
Il cuore del missionario è in una trafittura continua. Sentesi infiammare il cuore e non trova onda in cui refrigerarsi.
Crudo tormento trovarsi in un deserto di sabbie infuocate e non poter bagnare le arse fauci! Nella China è dominante il regno di Satana. Tocca al missionario passeggiare sul capo ai draghi ed ai serpenti di iniquità nefande. Oh quando si incontra un'oasi, cuori che amano Dio e che aspirano alla felicità del paradiso! Il missionario si affretta trafelante sotto al dardeggiare di sole cocente e non gli cale. Si aggrappa in naufragio ad uno scoglio di sasso e su quello s'asside. Allora l'universo gli serve di tempio. Il missionario supplica e geme.
Cielo pietoso, fatelo incontrare in una figura d'uomo. Sia figura d'uomo o nero o giallo, selvaggio [63]o pagano, fateglielo incontrare tale <che> riceva in fronte il segno della croce; il cuore del missionario allora si colma in un empito di gioia. Allora sclama: "Felici patimenti che mi hanno procacciato per salvare un fratello in eterno!".
Illustre figlio del popolo cristiano, intrepido confessore della fede, Eusebio Maria Semprini, io mi prostro a baciare il sacro anello. Questo nodo con cui vi disposaste alla Chiesa è di meschina lega, è impolverato, ma è tanto più prezioso.
Figlio del falegname Semprini di Dongo, io vi compatisco perché siete misero in patimento. Soffrite che io vi protesti di voler pregare per voi sempre. Supplico poi che elevando la destra benediciate a me, ai cari vostri, alla patria. Figlio illustre del popolo cristiano, benedite, benedite e i popoli in voi e per voi saranno dal cielo benedetti.