Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Quarto centenario dalla traslazione...
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QUARTO CENTENARIO DALLA TRASLAZIONE DEL CORPO DI SAN ROCCO NOVENA DI LEZIONI E DI PREGHIERE

Nella festa di san Rocco Lezione I santi nella Chiesa cattolica

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Nella festa di san Rocco

Lezione

I santi nella Chiesa cattolica

  [101]Rallegriamoci che in questo solenne ci troviamo con i santi della cattolica Chiesa. I figli di nostra Madre in grandissimo numero sono in cielo e questi ci applaudono vivamente. Molti vivono quaggiù e sono i giusti della terra. Fra questi hanno gli eroi, i santi, i quali vivendo nel corpo trassero a seguirli i popoli di una generazione e morendo seguirono ad inspirare dal cielo la vita della grazia, la perfezione di santità nei cuori umani. Quante anime trasse a Dio il santo di cui onoriamo testé la ricordanza festiva? Rocco è venerato fra i popoli di Francia, è applaudito fra i popoli d'Italia, è voluto bene da tutti i cristiani della terra. Segno non dubbio è che Rocco [102]trae i cuori a sé e li conduce soavemente a Dio, autore della felicità. O beato Rocco, volgono ora 400 anni dalla traslazione della vostra salma benedetta. Volgono oltre a cinquecento dal vostro transito benedetto, ed or fortuna nostra che voi sì bene avete supplicato in pro nostro. I giusti si moltiplicano quaggiù e la Chiesa di Gesù Cristo, che è la madre nostra santissima, ella la fortunata manda testé i suoi ministri a tutte le regioni della terra perché traggano i popoli a salute.

  Vediamo avverarsi testé quello per cui santa Catterina da Siena mirando, cinquecento anni passati, rallegravasi tanto nell'animo suo. Ascoltiamo il discorso della santa ed apriamo il cuore a senso d'alto conforto. Santa Catterina, ai tempi dello stesso san Rocco, dimorava a Pisa e ad una ad una considerava le pene e le angoscie della Chiesa, le prepotenze dei sovrani, la corruttela dei governanti, i delitti delle simonie, il pareggio [103]vile delle cose terrestri alle celesti. Or accadde che Raimondo da Capua la interrogasse dicendo: "Dopo tutti questi mali che vi avrà nella Chiesa?". Ed ella rispose: "Alla fine di queste tribolazioni ed angoscie, Dio in una maniera

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impenetrabile agli uomini pacificherà la sua santa Chiesa; egli susciterà lo spirito degli eletti e conseguirà una tale riforma della santa Chiesa e una tale rinnovazione dei santi pastori, che il mio spirito anche in solo pensarvi ne tripudia di gioia nel Signore. Come vi ho già53 detto diverse volte, la sposa che ora è quasi tutta sfigurata e coperta di cenci sarà allora bellissima, adorna di preziose gioie e incoronata del diadema di tutte le virtù. Tutti i popoli fedeli si rallegreranno in vedersi illustrati da così santi pastori; gli stessi popoli infedeli tratti dal buon odore di Gesù Cristo54 verranno all'ovile cattolico e si convertiranno al vero pastore e vescovo delle anime loro55. Rendete dunque grazie al Signore, [104]perché dopo questa tempesta egli darà alla sua Chiesa un sereno grande fuor dell'ordinario".

  Il chiarissimo Rohrbacher in commentarne il discorso della illustre vergine da Siena si esprime così: "Né la santaRaimondo videro l'adempimento di questa predizione. In quella che noi scriviamo queste pagine (1844), gli uomini di fede cominciano <a> veder da lungi il grande mutamento, cominciano a vedere i raggi primi di quel gran sereno dopo la tempesta, tempesta secolare che ha cominciato col grande scisma d'occidente nel secolo decimoquarto, continuato nella gran rivoluzione d'Alemagna del decimosesto e che finirà probabilmente colla gran rivoluzione di Francia nel secolo decimottavo; tempo spaventoso che ha messo sossopra fin ne' suoi abissi l'ordine religioso e politico dell'umanità, perché tutti i cristiani imparino, pastori e pecore, a mettere la loro confidenza non in questo o quel paese nazionale, [105]impero o dinastia, re, uomo, ma in Dio solo e nella loro operosa cooperazione alla sua provvidenza, la quale usa la tempesta medesima a far entrare più solleciti in porto. Di fatto che vediamo noi alla fine di queste tempeste di quattro o cinque secoli? Noi vediamo precisamente le meraviglie la cui veduta profetica, il

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cui solo56 pensiero facevano tripudiare d'allegrezza santa Catterina da Siena. Noi vediamo tutti i popoli fedeli in Italia, in Francia, in Alemagna, in Olanda, in Inghilterra, in Iscozia, in Irlanda, in Ispagna, nell'America, nell'Africa, in Costantinopoli, in Siria, in Caldea, nel Tibet, nell'India, nel Tonchino, nella Cina, in Corea, nell'Oceania, vediamo i popoli allegrarsi dei buoni e santi pastori che Dio e manda loro. Noi vediamo Dio che eccita dappertutto e risuscita lo spirito de' suoi eletti: lo spirito di san Leone e di san Gregorio nella cattedra apostolica, lo spirito di santo Atanasio e di [106]sant'Ambrogio nell'episcopato, lo spirito di san Gerolamo, di san Benedetto, di san Bernardo, di san Domenico, di san Francesco, di sant'Ignazio, di san Vincenzo de' Paoli tra i preti e i religiosi. Noi vediamo la Chiesa bella come ne' suoi giorni più splendidi, adorna del diadema di tutte le virtù, del giglio immacolato di una infinità di vergini, delle palme immortali di infiniti martiri d'ogni età, d'ogni sesso, d'ogni grado, d'ogni paese, da poi la moltitudine dei sacerdoti e dei fedeli che, or fa cinquant'anni, confessavano la fede di Cristo e della sua Chiesa nelle prigion o sui patiboli di Francia, sino ai nostri fratelli e sorelle d'oriente che confessano anche oggidì la medesima fede nelle prigioni e sui patiboli del Tonchino, della Cina e della Corea. Noi vediamo la Chiesa accoppiare la bellezza di sposa alla tenerezza di madre, attrarre a sé i figliuoli ed i popoli che l'avevano abbandonata e che ben anco non avevano mai appartenuto [107]a lei. L'Olanda57, l'Inghilterra, la Scozia, dopo avere per lungo tempo perseguitato i suoi figliuoli, cominciano a lamentare la sciagura di non esservi in questo bel numero, cominciano a rivolgere a lei sguardi di tenerezza, lasciano ai loro vescovi maggior libertà e assecondano talvolta i loro missionari con maggior efficacia che non la Francia. I più valenti ingegni dell'Inghilterra protestante adoperano a giustificare la Chiesa romana e i pontefici contro le

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preoccupazioni nazionali di certi cattolici. Al tempo stesso i selvaggi delle foreste americane, gli antropofagi delle isole dell'Oceania domandano preti per58 diventare angeli di dolcezza, di pietà, di benevolenza. E per procacciarne loro, i fedeli di tutte le parti raccolgono in una le loro preghiere e le loro elemosine, si formano nuove congregazioni di apostoli e riaccendono le antiche59, ed il martirio è una nuova allettativa per gli emuli di san Francesco Saverio. [108]E chi fu mai che diede impulso e moto a tutto questo? Non fu re, non fu popolo, non fu uomo alcuno. Queste opere infinite di fede e di carità escono come dal sen della madre. Fu Dio che disse di nuovo: La terra produca!60, e la terra produsse. Dio è colui che, come ha predetto santa Catterina da Siena, riforma, rinnova la sua Chiesa in modo impercettibile all'uomo".

Orazione

  Adoro, o mio Dio, gli impenetrabili consigli della vostra sapienza e bontà infinita. Quando ci pare di perire omai, voi ne salvate; quando ci sembra essere infermi fino a non poter dare un passo, voi ne ricevete fra le braccia vostre. Grande Iddio, oh come siete provvidente e santo! Voi spargete una stilla di quella carità che piove continua dal Cuore di Gesù e con quella sola noi acquistiamo vita e vigore. [109]Benedetto il Signore Iddio nostro! A qualunque regione dell'orbe noi volgiamo lo sguardo, ivi troviamo figli della Chiesa e fratelli nostri. Oh, mandate a quei popoli lontani pastori santi che li educhino a perfezione. Suscitate e rinnovate sempre vivo in noi lo spirito dei santi sacerdoti, perocché i pastori santi rendono santi i popoli.

  Glorioso san Rocco, grazie a voi, che dal cielo sapete impetrarne a tanti un bene sommo, la grazia di Gesù Cristo.

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Oh, benediteci sempre. Ditelo a Dio che ci benedica e ci santifichi. Vi abbiamo pregato in questi giorni festivi, vi supplichiamo testé. San Rocco, intercedete per noi sempre.

  Tre Pater, Ave, Gloria.

  Si aggiunga il cantico del Te Deum.

Sia lodato Gesù Cristo.

Nota

  [110]Dove a pag<ina> 20 si dice: "Buon servo di Dio Lodovico da Casoria, guardateci dal cielo", non si intende porgergli invocazione come a santo.

  In fine alla pag<ina> 25 si aggiunga: "Ma i fedeli in prestare il loro ossequio riverivano quegli che Dio sapeva essere il vero pontefice".

  I tratti del Concilio di Costanza riferiti a pag<ina> 28 e seguenti si leggono secondo lo spirito dello storico Rohrbacher da cui furono desunti.

  A pag<ina> 43 dove è detto che vivere nel mondo e non attaccarvisi è cosa più prodigiosa che rara, è da intendersi nel senso che non si usino le debite precauzioni.

 

Intratext





p. 474
53 Originale: Come ci ha già; cfr. R. F. Rohrbacher, Storia universale, xi, p. 83.



54 Cfr. 2 Cor 2, 15.



55 Cfr. 1 Pt 2, 25.



p. 475
56 Originale: profetica nel solo; anche per le note 57-59 cfr. R. F. Rohrbacher, Storia universale, xi, p. 84.



57 Originale: Irlanda.



p. 476
58 Originale: isole dell'oceano domandano pietà per.



59 Originale: pratiche.



60 Gen 1, 11.



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