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CENTO LODI IN OSSEQUIO AL IV CENTENARIO DAL TRANSITO DEL BEATO ANDREA DA PESCHIERA APOSTOLO DELLA VALTELLINA XLIX. Il cuore sacerdotale |
XLIX.
Il cuore sacerdotale
Volete intendere la vastità del cuore sacerdotale? Guardate ad Andrea. Egli lascia patria e parenti e viene fra noi, e quanto vede di terra, di piano, di monte, tutto abbraccia colla brama vivissima di salvare tutte le anime che vi pellegrinano intorno. E quasi non bastassero gli abitanti delle sessanta valli di Valtellina, Andrea ne valica i confini e penetra fino ai reti [120]e dai monti e dalle valli nevose della Rezia percorre ai territorii più popolati della Elvezia, e dappertutto egli è come un cervo assetato, il quale trovata una fonte dimora ivi e si abbevera con tanta soavità che tampoco s'avvede dei dardi che gli scoccano cacciatori invidiosi.
Gridava Andrea: "Io ho sete della salute delle anime. Or chi mi dà che possa saziare questa brama ardentissima del cuor mio?".
E poi dite che il sacerdote non ha cuore... Viva il Signore, che assumendo i suoi ministri ad un ministero di salvezza, loro concede un cuore che è a somiglianza del cuore adorabile di Gesù salvatore.