Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Cento lodi in ossequio...
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CENTO LODI IN OSSEQUIO AL IV CENTENARIO DAL TRANSITO DEL BEATO ANDREA DA PESCHIERA APOSTOLO DELLA VALTELLINA

L. L'amicizia

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L.

L'amicizia

  Dice il Signore che chi ha trovato un amico ha trovato un tesoro omai112. Gli amici veri si scambiano vicendevolmente i cuori e vivono per la felicità reciproca. [121]Benigno ed Andrea erano invero amici santi. Or Benigno, ricchissimo di sostanze terrene, le aveva affidate ad Andrea che se ne giovasse in pro delle anime. Ed Andrea, ricco dei tesori dello apostolato, facevane dono a Benigno, il quale divenuto vecchio omai aveva carissime le visite del b<eato> Andrea. Dimorava testé a Monastero, luogo sopra un dorso di monte fra Ardenno e Berbenno, ed aveva valicato già gli anni novantanove.

Or Andrea, che ne presentiva il transito, veniva più spesso a lui, affrettandosi perfino dalle lontane regioni di Elvezia e di Rezia.

  Addì 12 febbraio 1472, essendo pure presenti i parroci di Berbenno e di Ardenno, Benigno dispose la sua ultima volontà. Infine si abbracciò ad Andrea e disse: "Che io spiri l'estremo alito fra le braccia vostre". In dire singhiozzò come un fanciullo ed invitò gli astanti al pianto. Interruppe poi Andrea dicendo: "Orsù, accostiamoci al santo altare e celebriamo i divini misteri". Benigno [122]accompagnò e rimase allo ingresso del tempio santo. Durando il santo Sacrificio, Benigno entrò in una estasi dolcissima, finché all'atto che Andrea dallo altare il benediceva, l'amico accommiatossi e salì all'alto.

Andrea si abbracciò alla salma di Benigno e sospirò dicendo: "Piango l'amico diletto che mi bramò in vita, che morendo sospirò al nome mio".

 

 





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112 Cfr. Sir 6, 14.



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