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CENTO LODI IN OSSEQUIO AL IV CENTENARIO DAL TRANSITO DEL BEATO ANDREA DA PESCHIERA APOSTOLO DELLA VALTELLINA LXXXVIII. Lode al merito |
[195]Il beato Andrea tolsero a lodarlo mai sempre i vicini ed i lontani con il cuore, con le parole, con le opere. Sia lode a Dio ne' suoi santi. Andrea prendeva il volo per alla volta del paradiso dal convento di sant'Antonio in Morbegno nel 1485, ed i religiosi di quella comunità con scrittura del notaio Rusca nel 1488 descrivevano le virtù illustri del venerabile servo di Dio nel libro del convento.
Nel 1497 fu estesa la pergamena che si rinvenne poi nel sepolcro del beato. Nel secolo sedicesimo gli scrittori Romerio139, Abondio, Bernardo Del Ponte esposero per esteso la vita del beato, mentre la famiglia Bergamini da Peschiera conservavane in prezioso deposito altra vita manoscritta. Del beato Andrea scrissero pure il [196]dottore Vincenzo Guerinoni, il cardinale Agostino Valerio, Antonio Senese domenicano, e Giovanni Bonanome nella vita di Buona Lombardi140. Nel secolo xvii parlarono a stampa in lode del beato Andrea il domenicano Michele Pio, Diocleziano Bergamini e Brovio141, che d'ordine di Paolo v pontefice continuò gli Annali del
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Baronio. Nell'archivio vescovile di Como si conservano gli atti del processo di venerazione che ne fecero i domenicani nel 1630. Del beato Andrea parlò il vescovo Carafini nel suo sinodo che raccolse. D<on> Antonio Lupi142, Tatti, Lat<t>anzio Guarinoni143, religioso domenicano da Morbegno, e Pietro, il padre, ne scrissero parimenti. Lodi egregie ne dissero pure Pellegrini, veronese domenicano, e Vincenzo Fontana, pur religioso domenicano da Como. Il Martirologio novocomense n'ha [197]un sunto bellissimo della vita del beato nostro. Finalmente nel secolo xviii tesserono lodi alla vita del b<eato> Andrea gli scrittori Giuseppe Maria Stampa144 e monsignor Giovanni Bragadino e più altri.
Lode al merito! Bellissima lode ne ritorna ad Andrea mentre per istudiare la vita del suo cuore e le sue opere faticarono in ogni secolo ingegni commendevoli. Sia lode a Dio, che ai valtellinesi nostri ha accordato la gloria di un missionario ed apostolo santo.