LXLV.

Quinto giorno

Impetrateci, o beato Andrea,

quello di che abbisogniamo oggidì

  [210]Ci sembra aver uopo oggidì di molto vigore... Abbiamo dinanzi l'esercito dei seguaci di Satana, che è certamente agguer<r>ito e da lunga pezza esercitato... E noi, onta nostra!, rimanemmo già per lo più timidi ed inoperosi…

Guardammo la bufera che s'addensava sui nostri capi e non pensammo a ripararcene... Oh, dateci vigoria, vigoria di mente... vigoria di cuore... Ribattere tuttodì le guerriglie dei sarcasmi e delle derisioni degli avversari, eccolo il dover nostro. Gli avversari ci segnano da lungi col dito e ci insultano dicendo: "Eccoli i seguaci del papismo... nemici del progresso e della patri". Buon Dio, fino a quando?... Noi siam timidi, e però confidiamo in voi. Siamo inesperti nella lotta, ma abbiamo il cuore per amare la fede santa. Oh, fateci essere [211]cristiani senza rispetto umano, fedeli di buon esempio. Ci rinfocoli lo spirito di preghiera... Senza di questo il

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cristiano è un legno arido... è un soldato in figura... Fateci pregar di cuore, o Signore. Beato Andrea, intercedete per noi e fateci essere quali ne vuole il cuore adorabile del divin Salvatore.

  <Tre Pater, Ave, Gloria.>