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PIE PRATICHE IN OSSEQUIO AL XIV CENTENARIO DEL TRANSITO DI SANT'ABONDIO PROTETTORE DELLA CITTÀ E DIOCESI DI COMO IX. Il transito benedetto |
IX.
Volgono ora millequattrocento anni quando sant'Abondio stando nelle solennità pasquali parla al suo popolo così: "Orsù, amiamo il Signore ed amiamoci infra noi sempre. Io ho pregato ed ora preghiamo tutti concordi. Il cuore del divin Salvatore ne riceva tutti nello incruento Sacrificio che stiamo per celebrare[15]. Io ho pregato ed ho amato ed or non ne posso più... Mi sento chiamare da Dio". Disse ed entrò in comunicazione con Dio nel Sacrificio augustissimo. Lagrime di
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tenerezza gli solcavano le gote, fiamme di divina carità gli correano pel viso. Abondio, scrivono il Baronio, il Mombrizio7, il Tatti, essendo la Pasqua del 489 benedisse a' suoi e chiuse dolcemente gli occhi quaggiù e li aperse nel paradiso beato.
Or eccolo il padre e protettor nostro che di lassù ci rimira con tenerissimo sguardo. E noi guardando a voi esclamiamo: "Ditelo a Dio che egli ci tragga a sé".
Tre Pater, etc.