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SAGGIO DI AMMONIMENTI FAMIGLIARI PER TUTTI MA PIÙ PARTICOLARMENTE PER IL POPOLO DI CAMPAGNA XIV. Un invito ai giovani coscritti di una parochia |
XIV.
Un invito ai giovani coscritti di una parochia
Nella vita di san Malco raccontata da san Gerolamo si trova che il servo del Signore, avendo voluto abbandonare il deserto nel qual conduceva vita penitente per recarsi a trovar sua madre, fu fra la via sorpreso dai barbari i quali, resolo schiavo, lo tradussero legato acciò servisse loro come giumento e apostatasse dalla cristiana fede. Ma il sant'uomo fu costante, per quante insidie e violenze gli venissero usate. Finché, raccomandatosi fervorosamente a Dio, di notte tempo fuggì di là. Se non che il padron [194]suo, che se n'era accorto, fé presto
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a montar a cavallo per raggiungerlo. E già già eragli vicino, quando il meschinello di Malco fé voto al Signore di consacrarsi a lui tutto ed entrò sicuro in certa caverna che gli comparve lì presso. Dietro lui entrò subito altresì il fiero padrone, che minacciando gridava allo schiavo fuggitivo che s'arrendesse. Ma una lionessa, la quale dimorava laggiù in fondo co' suoi leoncini, essendo stata disturbata s'alzò e correndo incontro s'avventò allo sciagurato, cui in men che io non dico fé in tanti pezzi che poi portò a' suoi piccoli nati, i quali se li mangiarono poi con loro agio. Per la qual cosa Malco, uscito di là, ne ringraziò l'Onnipotente. Di poi montò sul cavallo dell'istesso padrone estinto e venne a continuar sua vita di penitenza nel deserto di prima, dove anche morì in concetto di santità nell'anno 370 di nostra salute.
Or nella stessa guisa che Malco, possiam bensì lamentare ancor dei [195]poveri giovani del popolo i quali son strappati dalle pacifiche famiglie al servizio militare, durante il quale son costretti a soggiacere a tanti pericoli di corpo non men che dell'anima. Perocché il soldato a' dì nostri è tenuto lontano da ogni pratica di religione non solo, ma soprat<t>utto schernito e combattuto dai compagni e superiori suoi se il meschinello faccia altrui manifesto il sentimento del suo cuore ancor cattolico e pio. Tristissima condizione ell'è invero questa! Poveri giovani, i quali fra le domestiche mura non gustavate che giorni di pace, or siete chiamati ad entrare in combattimento! Io vi compatisco e compatisco altresì le famiglie desolate e soprat<t>utto i genitori cadenti, i quali vi veggono partire come incontro un mare di tanti pericoli. Nondimeno rasserenatevi pur figli e genitori. Perocché è ancor molto più facile tragittar sicuri questo mare anziché l'altro mar della fortuna, sul quale molti incauti si affidano. Perocché nel primo mare del combattimento [196]militare voi siete anche certi di aver con voi il Signore, perché è lui che vi impone di obbedire ai regi di questa terra sebbene iniqui94. Laonde non dubitate che succederà di voi come del baco da seta, il quale dopo di avere
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assai faticato pel suo bozzolo ne esce poi vittorioso in una farfalla rivestita di mille vaghi colori. Voi, cioè, ritornerete dai travagli della milizia alle case vostre a Dio tanto più cari, perché come l'oro nel crogiuolo del fuoco così voi foste provati in quello delle tribolazioni, finché il Signore vi ebbe trovati degni di sé. State pertanto attaccati all'Onnipotente e pregate lui, che il Salmista vi giura ancora adesso non essere mai il Signore mancato d'aiuto a coloro che l'invocano95. Pregate adunque. E siccome sta anche scritto che la preghiera dei molti uniti insieme sale onnipotente al trono dell'Altissimo96, così io vorrei che tutti i giovani coscritti d'un paese o d'una parochia si unissero in ogni anno per pregare assieme e per far pregare da tutti i [197]propri comparochiani. Voi pertanto, come figli rispettosi, dovete portarvi al vostro padre spirituale che è il paroco del luogo, per pregarlo che vi aiuti e vi benedica. Or io sto garante che ei vi abbraccerà coll'animo e non tarderà di convocar il suo popolo acciò preghi con voi e per voi per mezzo di divote funzioni. Nel mezzo delle quali, i giovani coscritti faran cosa utilissima per sé e di buon esempio agli altri se solennemente vorranno associarsi ad alcuna almeno delle tante Unioni dei santissimi Cuori di Gesù, Maria e Giuseppe, oppure alla Confraternita del sacro Carmelo, celebre per la sua indulgenza sabbatina. Perocché la Vergine benedetta promise sarebbe discesa dal cielo al purgatorio per liberare di là il primo sabato dalla morte quel qualunque divoto di lei il quale abbia fedelmente osservate le Regole del suo scapolare.
Miei cari giovani, posciaché il secolo nostro è chiamato il secolo dei santissimi Cuori di Gesù, di Maria e di Giuseppe e che lo stesso Pio ix ha [198]assicurato che in virtù di quei Cuori augustissimi il mondo andrà ancor salvo una volta dalle macchinazioni degli scellerati, non state manco più a dubitare se dovete subito e in modo solenne collocarvi sotto la speciale protezione di chi tutto può. Siccome poi l'elemosina unita alla
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preghiera finisce coll'espugnar vittoriosa il paradiso a nostro favore, così neppur lasciatevi dolere di regalare al Signore nella sua casa l'immagine augusta del sacrosanto Cuore di lui o della Vergine sua madre non che del padre suo nutritizio. Vi dirò io qui siccome già Tobia al figliuol suo, il diletto Tobiolo: "Se avete molto, date molto; se poco, poco, ma con cuore allegro perché fate la carità al Signore Iddio vostro"97. Allora il rispettabilissimo vostro pastore, col resto de' suoi fedeli, si raccoglierà in chiesa affine di pregare ogni volta per voi lì, sotto il ricordo di vostra pietà che saranno le effigie dei Cuori di Gesù, di Maria e di Giuseppe. Sì, pastor d'anime sebbene indegno, io stesso che v'ho invitato [199]vi prometto per i confratelli miei venerabili nel ministerio, non che per i singoli lor fedeli e miei, che noi pregheremo di cuore il Signore per voi. Pregheremo anzitutto che il Signore vi risparmi la dura prova del servizio militare. Che se il Signore ancor vi vorrà di mezzo il combattimento per rendervi ancora suoi soldati più coraggiosi, sì, noi raddoppieremo le istanze nostre, perché Iddio vi faccia davvero eroi di coraggio cristiano, soldati prodi di G<esù> C<risto> e tali che il virtuoso vostro esempio confonda la mala condotta dei vili e dei traditori. Laonde noi pregheremo ancor per voi quando i nostri occhi umidi ancor di pianto vi vedessero partire, rassegnati sì, ma non meno dolenti. Pregheremo per voi quando travaglierete negli esercizi più faticosi della milizia. Noi allora altresì consoleremo i genitori cadenti e le sorelle ancor desolate. Quando poi un compagno perverso s'avvicinasse per avventura a voi, noi pregheremo che il Signore vi difenda [200]e che converta altresì il maligno suggeritore. Pregheremo per voi quando foste costretti di giacere sur un letto di dolori. Allora pure noi vi faremo trovare angeli di carità che vi consolino. E quando voci spaventose di prossima guerra si facessero udire allo intorno, allora più che mai ci stringeremo divoti presso i Cuori di Gesù, di Maria e di Giuseppe e noi non li lascieremo finché ne siamo assicurati che voi, salvi e vittoriosi, ritornerete
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in breve all'amplesso dei vostri cari che aspettano. I quali siccome ne giubileranno d'allegrezza, così ancor noi ci uniremo a congratularci come con essi così con voi, e godremo di salutarvi come tanti valorosi campioni della religione e della patria. Né qui sarà il tutto, che anzi vi condurremo come in trionfo alla chiesa, dove ci prostreremo ancor una volta davanti gli altari di Gesù, di Maria e di Giuseppe, che v'hanno scampati in molti pericoli, e faremo ivi risuonar l'inno di ringraziamento. Né ancor [201]di là partiremo prima di ottenere che Gesù, Maria e Giuseppe accompagnino poi sempre e noi tutti e voi durante tutta la vita, non che nel punto della morte e nella eternità beata.
Orsù, i miei diletti giovani, e perché voi il volete io levo gli occhi e le mani al cielo e vi benedico. Benedicendo poi a voi, io intendo di benedire altresì ai vostri e di pregar pace a tutto il mondo. Dirò dunque di gran cuore insieme coll'augusto Vicario di Gesù Cristo: "Dio di pace, voi permettete la guerra affinché noi aspiriamo maggiormente verso la pace vera ed eterna che trovasi in cielo. Dio di pace, date la pace a tutta la terra, ma principalmente all'Italia. Così sia".
vi dono il cuore e l'anima mia.
assistetemi nell'ultima agonia.
spiri in pace con voi l'anima mia.
(Indulgenza di 300 giorni)