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ANDIAMO AL PADRE INVITI FAMIGLIARI A BEN RECITARE L'ORAZIONE DEL PATER NOSTER (1880) II. Introduzione alla preghiera del Pater noster |
Introduzione alla preghiera del Pater noster
Voi pregherete dunque così: Padre nostro, che siete ne' cieli.
1. [19]Tu ricordi quando pastorello assistevi al gregge; allora il tuo pensiero correva rapido al padre ed alla casa domestica. Tu ricordi quando stesti al banco del negozio e quando sedesti a quello dello studio lontan dal genitor diletto. Anche allora la mente si affrettava in traccia del padre, il cuore accumulava i suoi affetti e le lagrime irrompevano come due fonti dagli occhi. Per ristagnarle tu gridavi: "Il padre è in casa... Presto rivedrò io stesso il genitor diletto".[20] Intanto, dato mano ad un foglio sopra scrivevi con affetto tenerissimo: "Padre, io vo' venire a voi... Non posso più stare senza vedervi". Le tenerezze che tu conservi per il tuo padre terreno ti devono condurre a moltiplicare in te l'amore verso al Padre celeste. In mezzo alle pene della vita pensa pur di continuo: "Il mio Padre e Signore è nel cielo, presto rivedrò lassù il Padre". Intanto indirizzagli domanda affettuosa ché presto ti chiami a sé. L'istanza da fargli te l'ha descritta l'Unigenito di Dio, Gesù Cristo, e di questa non si può dare domanda più
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retta in sé, più ordinata nel modo, più semplice nella forma. Ascolta e ammira.
2. Gesù Cristo nella orazione del Pater ti ha insegnato a pregare per te ed a domandare altresì per i fratelli tuoi. Perciò congiunto a quelli tu supplichi: "Padre nostro e Signore altissimo, tutti i figliuoli vostri vi benedicano, tutti i figli sparsi sulla faccia della terra vengano a voi per abbracciarvi. Noi vogliamo sol [21]quello che volete voi. Dateci, o Padre, un pane per vivere. Concedeteci il perdon delle nostre colpe per esser a voi sempre cari. Assegnateci altresì un campo a lavorare, un ufficio da eseguire, e intanto guardateci che non ci incolga male di sorta. Così sia, o Dio e Padre nostro".
Figurati che essendo tu stesso capo di casa o padre di numerosa famiglia, i dipendenti o figli tuoi in ogni giorno della vita e più volte in ogni dì vengano riverenti a tenerti questo discorso, ti pare che ne godresti? Sì, certamente. E tu che ti allieti tanto in udire una proposta retta, tu che per ascoltare un colloquio santo talora ti disponi alle spese di un viaggio tuttavia lungo, tu, dico, molto devi godere in presentare tu stesso un ragionamento sì retto allo Altissimo. I filosofi ed i legislatori nel tempio stavansi attoniti quando Gesù infante teneva loro que' suoi discorsi divini. Tu quando porgi in alto la tua supplica e che fai intendere al cielo le parti della tua petizione, penso che [22]gli angeli ed i santi del paradiso ti ammirino parimenti.
3. Recitando il Pater noster tu volgi altresì a Dio questo discorso: "Quello che io bramo è che in terra vi lodino e vi amino, come so che vi lodano e vi applaudono in cielo. Dateci un pane per vivere. Noi ci perdoneremo a vicenda per essere concordi a faticare per l'onor della vostra gloria. Signore e Padre, liberateci dal peccato perché presto possiamo giungere a voi nel paradiso". Figurati ancora che questo stesso discorso si replichi tutti i giorni dai figli di un savio padrefamiglia quaggiù. Che ti pare? Gli angeli nel cielo godono perché Dio è l'Altissimo. Tu esulti per la stessa ragione. Che hai tu adunque da invidiare agli angeli celesti?... I santi nel paradiso sono beati perché là stanno in somma pace, e i seggi di gloria sono ordinati perché ivi sono molte mansioni. Or tu
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recitando il Pater ottieni quella pace e quell'armonia maggiore possibile in terra, [23]epperò tu stesso in parte già godi il premio della celeste beatitudine. Sì, sì, ripetilo a te, insegnalo alle famiglie, predicalo alle nazioni che il Pater è domanda divina che porta l'ordine e la quiete universale. Fallo intendere a tutti e tu avrai cambiata questa misera terra in una anticamera del paradiso.
4. Sarà altresì vera anticamera di paradiso per le virtù che adornano i membri della umana famiglia. La virtù che in sé racchiude tutte le altre è la semplicità. Il fanciulletto che di tutti è il più ingenuo, perciò piace a quei della casa, piace a quei del paese, piace a tutti. Gesù Cristo medesimo quando si incontrava in una turba di fanciulli cari diceva: "Lasciate che i fanciulli vengano a me7... mi sono cari come gli angeli del ciel". Rivolgendosi poi agli apostoli ed al popolo continuava: "Siate voi pure come questi figli ingenui, perché se non rassomigliate loro non potrete entrare nel regno dei cieli"8. Il sommo pontefice [24]Pio ix, di felice memoria, godeva dello incontro dei fanciulli diletti come nel trionfo di un popolo amante. Conversava con i figli presenti e li benediceva, scriveva ai lontani e li regalava.
In una casa che è detta della divina Provvidenza9, perché ivi il Padre celeste distribuisce il pane a tremila figliuoli che lo pregano ogni dì, si ricevono tutte le domande che recano la impronta della ingenuità. A chi espone con sincerità di affetto si presta attenzione poco meno che alla voce di Dio. Orbene quest'ammirabile virtù della semplicità è tutta nella celebre domanda del Pater noster. Tu parli al Signore così: "Siate benedetto. Vi amino e vi obbediscano tutti. Dateci il pan della vita. Perdonateci le colpe. Ci perdoniamo noi stessi a vicenda. Liberateci dal peccato". Quando il figlio ricopia in sé le virtù del padre, si forma dei due un sol pensare ed un
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sol volere. Quando poi conversano, il fanno con famigliarità cordialissima, perché [25]sanno di essere uniti nello amore. Così se tu senti con vero affetto il Pater ti congiungi altamente allo amor del Signore e con ciò tu cresci nella santità di figliuol diletto.
5. Non può essere altrimenti. Poiché Gesù venne a porgerti la domanda per ascendere al Padre, ti ha certamente presentato quel di meglio che aveva e che tu potevi possedere. Perciò i santi Padri e i dottori sacri ti esortano a riverire quella domanda celeberrima, perché è come il breviario dello Evangelo divino. Ti esortano a praticarne gli insegnamenti, a studiarne i sensi di ciascuna parte della domanda, perché in sostanza contiene tutto quello che un cristiano può sperare e desiderare da Dio. L'orazion del Pater è come la luce di fanale che ti guida nella notte della vita quaggiù, è come la forza del cibo che rinforzò già Elia a salire fino al vertice del monte santo. La preghiera del Pater è come la destra di Gesù che ti accompagna e che ti corregge. Che tardi [26]dunque tu? Affidati dunque a questo sostegno benedetto e poi sali finché sii pervenuto a vista di Dio Padre nel paradiso beato.
1. Tu da questa terra chiami verso al cielo: "Padre! Padre!" e Dio manda a te Gesù Cristo per donarti una formola di domanda che è:
5. È la più atta di tutte per trovarti presto fra gli amplessi del celeste Padre.