II.

Affetti di ringraziamento dopo

la sacramentale Confessione

  1. [153]Io sono salvo, o Signore: canterò in eterno le vostre misericordie. Lo voglio far intendere a tutti che voi siete buono e che perdonate. Oh quanto gode il cuor mio! La nebbia che offuscava la mia mente si è disciolta ed or io vedo fino al paradiso ed a Dio. Il peso che premeva sul mio animo è levato ed or io mi elevo allo Altissimo con il volo dell'aquila. Lo so che Iddio mi ha perdonato; in cielo ne esultano i santi, gli angeli par che mi salutino con vivezza di affetto. Il segno d'esser accetto al paradiso è la gioia che innonda l'anima mia, è il proposito fermo che sento in me di non peccare mai più in avvenire.

  2. [154]Signore, parlate che il vostro servo vi ascolta53. Io voglio ossequiare finché vivo il vostro santo nome e mi guarderò da qualsiasi profanazione. Nel giorno di festa vi darò speciale gloria, ed ai genitori che mi han data la vita ed ai

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fratelli che mi deste per compagni presterò obbedienza e rispetto per piacervi. Mi guarderò dallo imbrattar l'anima con qualsiasi lordura ed a tale scopo mi guarderò dai compagni, dai discorsi, dalle letture che mi possono indurre al male. Mi54 guarderò poi dal far danno veruno al prossimo e inchinandomi alla maestà di Chiesa santa, sposa di Gesù e madre mia, le dirò che comandi, ché io le voglio esser obbediente per piacere allo Altissimo.

  3. Angelo mio custode, raffermate il mio proposito. Santo mio protettore, pregate per me, e voi Madre di pietà, Maria santissima, impetratemi da alto le celesti benedizioni. Piaccia al cielo che io per sempre me ne parta benedetto nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo.