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O PADRE! O MADRE! SECONDO CORSO DI FERVORINI NELLE FESTE DEL SIGNORE E DELLA BEATA VERGINE (1884) <FESTE DEL SIGNORE> Nella festa di san Silvestro ultimo giorno di un anno Voce di padre amorevole |
1. [36]Eccoci al termine di quest'anno. Molte cose ci accaddero di vedere e molte di provare nel corso di dodici mesi. Più cose scorgemmo nel mondo politico, più cose nel mondo religioso. Impressioni molteplici e varie ricevemmo nel seno delle nostre famiglie e più altre nel segreto del nostro cuore. Nel periodo di quest'anno abbiamo veduto nascere bambini e abbiamo scorto bambini e adulti morirsene. A questo anno che è per tramontare succederà <un> altro. In fine ancor dell'anno nuovo, o sia di qui a trecentosessantacinque altri giorni, chi di noi potrà trovarsi qui tra i vivi e quali tra noi saranno già passati tra i defunti? Io non vi so distinguere precisamente e in ispecie le persone che vivranno o quelle che morranno, ma so benissimo che ogni uomo che vive si deve disporre per morire.
Per questo ci porge l'Evangelo avviso salutare: "Vigilate -- dice Iddio -- vigilate [37]perché non sapete in quale ora il Signor vostro sarà per arrivare. Il padron di casa, se sapesse in quale momento un ladrone vuol venire per spogliarlo, starebbe certamente in attenzione. Però voi tutti statene preparati, perché in quell'ora che non credete verrà il Figliuol dell'uomo" (San Luca 12)10. Questa voce che avete ascoltata è la voce di un padre amorevole. Oh quanto amorevole padre! Poniamo attenzione per saperci ben regolare.
2. Un giudizio lascia sempre un'apprensione viva in cuore allo imputato. Non importa che il giudice sia buono, che sia amorevole. Fosse lo stesso padre che ci ha nutriti, che ci ha allevati, dura cosa sarebbe tuttavia dovergli comparire innanzi per essere giudicati.
Ah come tremo in pensarvi! Il giudice mio e giudice
- 80 -vostro è Gesù Cristo, che qui si denomina Figlio dell'uomo, quasi per dire: "Sono venuto in mezzo a voi... mi sono indossato la natura della misera carne vostra... mi sono mostrato vero uomo con tanti patimenti... vero Dio con tanti prodigi di miracoli e di profezie. E tuttavia gi ebrei mi hanno ripudiato... [38]E i capi degli ebrei, i giudici del popolo, dinanzi al presidente Caifasso domandaronmi: Siete voi davvero il Figlio di Dio?... Risposi che sì e allora gli ipocriti stracciaronsi le vesti come per duolo d'aver udita una bestemmia e gridarono poi: È reo di morte, è reo di morte. Il Figlio dell'uomo rispose allora: Verrà giorno e tutti voi tremerete al mio cospetto".
Fratelli miei, questo giorno per ogni uomo individuo è nel giudizio particolare, per tutti gli uomini in generale è nel giudizio universale. Vi pare che convenga temere? Temiamo, perché il Figliuol dell'uomo quando venga si mostrerà quegli che è in se stesso, vero Figlio dell'uomo e insieme vero Figlio di Dio. E allora con quale affetto staremo a vedere la maestà di tal giudice?
3. Non bisogna perdere il tempo invano. Il Signore può venire ad ogni ora, e noi ad ogni ora dobbiamo essere disposti a riceverlo. Il figlio che di giorno in giorno aspetta il padre, bramerebbe egli che venendo lo sapesse assente da casa, occupato in bagordi da tutta la giornata? Così deve essere pronto lo scolaro per tutte le ore in cui il maestro possa richiederlo della [39]lezione spiegata. Così il soldato in guardia deve essere sveglio ad ogni istante, perché ad ogni momento può venire il capitano, ad ogni momento può insorgere un pericolo.
Però se un di noi sente di avere in cuore la iniquità di un peccato mortale, vi provveda tosto tosto con una confessione salutare. Uh che orrore vivere un dì con l'avversario irreconciliabile del proprio padre! Misero il figlio scellerato che al giungere del genitore dimori alimentando in casa l'orrenda figura di Satanasso! Fuori l'omicida, fuori il traditore bugiardo! Lucifero precipiti nel suo inferno!
E noi applichiamoci a tutte quelle altre opere di bene che sappiamo piacere a Dio, perché finalmente quando Gesù
- 81 -Cristo verrà noi avremo bene. Luigi Gonzaga stava divertendosi dopo la scuola quando gli fu domandato: "Se tu sapessi esserti vicina vicina la morte, che faresti in questo momento?". Ed egli: "Continuerei come già in presente, perché io non saprei porre opera migliore che quella la quale so essermi comandata dal superiore".
4. Molto più, dico, dobbiamo stare preparati, perché Iddio può venire a trovarci [40]quandochessia. Vero è che il più delle volte manda de' precursori ad ammonire, le malattie prolisse ovvero le violenti, ma è altresì vero che altre volte non manda avviso di sorta. Quante volte udiamo noi stessi che il tale fu visitato mentre mangiava, quegli mentre dormiva e quest'altri all'atto che giuocava ancor lietamente? Anzi le morti improvvise si succedono con frequenza ai giorni nostri e se accadono così, certo non è senza gran mistero da parte di Dio. Non vogliono gli uomini credere alle minaccie?... Crederanno al castigo.
5. Troviamo nella vita dei cristiani illustri che il Signore qualche volta mandava un angelo ad avvisare questi o quella che dopo un mese o dopo una settimana, e precisamente in quel giorno festivo del Signore o della Vergine, sarebbero chiamati al giudizio. Questi potevano benissimo raddoppiare le loro cure a meglio disporsi.
Ma chi assicura che un angelo il Signore manderà anche a me, che lo manderà a ciascun di voi? Anzi possiamo credere che non lo manderà punto, perché inviare un messaggero cosiffatto non è mai stata regola generale. Se fosse, non direbbe qui [41]Gesù Cristo: "Vegliate perché voi non sapete in quale ora io venga"11. Ma se ignoriamo e il giorno e l'ora, dunque stiamo preparati.
6. L'apostolo Paolo scriveva: "Quotidie morior"12, e voleva che i seguaci del Crocefisso vivessero in ogni dì così, come se in quel giorno avessero a morire. Viviamo ancora noi con questa regola.
- 82 - Fu già un pio cristiano il quale, per alta brama di vedere i luoghi della passione e della morte di Gesù Cristo, partì da Germania e pellegrinando giunse a toccare la terra di Palestina. Ma appena giunse al cospetto di Gerusalemme il buon cristiano perdette la vista e non poté più mai scorgere la luce del dì. Ed egli non solo non se ne dolse, ma prese a rallegrarsene dicendo: "Potrei morire oggi stesso. E se non oggi, certo allo indomani verrà il Signore a prendermi". Con questo buon pensiero rifece il suo cammino da Gerusalemme a Germania ed entrò nel suo paesello e in casa propria, dove per vero visse ancor molti anni, ma sempre aspettando di morire quandochessia.
Con questa massima divina il buon fedele raggiunse elevato grado di perfezione. Quando poi [42]morì, il cielo operò sulla tomba di lui molteplici e insigni prodigi. Allora furono levate quelle ossa di là e, ripostele in sugli altari benedetti, incominciò il Vicario del Signore e con lui i vescovi e tutti i fedeli del mondo a pregare: "Santo del paradiso, pregate per noi". Questo altissimo prò ne ebbe quel buon cristianello dall'esser sempre preparato a morire.
Quando il Signore dice: "Siate preparati", egli discorre con voce amorevole di padre il quale non vorrebbe trovar alcuno sparecchiato e in disordine. Per questo ammonisce: "Siate sempre preparati", e minaccia perfino con dire: "Verrò quando voi men lo crediate". Ma chi non lo sa che anche la voce amorevole di un padre, se non si ossequia, può ritornare voce di tuono e fischio di fulmine? Dunque stiamo preparati tutti e per bene.
1. Voce di padre amante è quella che ci ammonisce a star disposti per morire ad ogni ora di tempo.
2. Che sarà di noi in comparire dinanzi al Figliuol dell'uomo?
3. [43]Stiamo preparati, perché quando Gesù entra non lascia tempo ulteriore a disporci.
4. Ed egli può giungere quandochessia.
- 83 -5. Raro è che almeno mandi un angelo ad avvisare.
6. Sicché disponiamoci a vivere in ogni dì così come se in ogni giorno noi avessimo a morire.