Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Andiamo al paradiso…
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ANDIAMO AL PARADISO BREVI ESORTAZIONI IN MASSIME ED IN ESEMPII CHE ACCOMPAGNANO CIASCUNA RISPOSTA DEL CATECHISMO

PER LA PRIMA CLASSE

Lezione prima Uno sguardo a Dio

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Lezione prima

Uno sguardo a Dio

  1. [5]Tu sei tutto del Signore, epperciò colla mente devi pensare a lui e col corpo devi manifestare i tuoi affetti di adorazione. Incomincia a fare in fronte il segno del cristiano e dire con divozione: "Nel nome etc.". I primi fedeli con questo segno guarivano infermi e risuscitavano morti. Con questo segno benedetto san Rocco faceva cessare la pestilenza. Impara tu per tempo a munirti di questa arma di difesa, per scacciare da te le tentazioni del Satanasso infernale.

  2. Accompagna altresì questo segno di salute con le parole latine dicendo: "In nomine Patris etc.", perché il latino è il linguaggio [6]di Chiesa santa, la madre di tutti i cristiani.

  3. Intanto pensa che a trarre te dal nulla è stato il Signore. La tua bell'anima rassomiglia a Dio come il caro volto del figlio rassomiglia il volto del padre suo.

  4. Ah!, se tu ami di cuore il Signore e gli obbedisci, Iddio amerà te come un genitore il suo diletto, e intanto scenderà per condurti nella sua gran casa.

  5. Il palagio del tuo celeste Padre è il santo paradiso.

  6. Oh quanto godrai lassù! Sarai fra le braccia del Signore e Padre tuo, con te e intorno a te saranno in beatitudine celeste Maria santissima, Madre benedetta, insieme saranno i santi che sono i tuoi fratelli e gli angeli che sono i tuoi compagni diletti.

  7. Che se tu invece di amare il Signore prendessi a disprezzarlo, ricorda che per i figliuoli tristi è disposta la prigione d'inferno.

 

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  8. Chi avesse a meritarsi quel gran castigo, costui non potrebbe mai più guardare in volto a Dio Padre. I demoni gli [7]straccierebbero gli occhi e un fuoco di fornace avvolgerebbe il condannato.

  9. Ah, quanto è meglio amar Dio e desiderare il paradiso! Tu ami il padre perché è buono, ami la madre perché ti accarezza. Quanto più buono e diletto è il Signore e Padre tuo! Tu ammiri un cielo stellato, un prato coperto di fiori! Quanto più desiderabile è il paradiso, centro di tutte le bellezze!

  10. Uno è il padre tuo, ed egli solo ti ama più che tutti gli uomini. Uno è il Signore e Padre tuo. Amalo perché egli sommamente ti ama.

  11. Come il sole è nel firmamento e con i suoi raggi guarda e riscalda te dovunque tu ti trovi, così Iddio che è nel cielo tuttavia <è> presente a te ed abita nel cuor tuo per beneficarti maggiormente.

  12. Il Signore ti osserva con sospiri di amore meglio che un padre il quale numera i battiti del bambino che dorme.

  13. Perché il Signore non ha corpo come noi, ma è Spirito santissimo. Egli è l'essere per essenza, il quale non può esser toccato da mano umana o veduto da occhio corporeo.

  14. [8]Nella sostanza Iddio è uno perché è l'essere ottimo e supremo, ma è distinto in tre Persone divine, come l'anima tua che è una sola si distingue in tre facoltà che sono dello intelletto, della memoria, della volontà.

  15. Le Persone che sono in Dio si dicono del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo. Qual godimento per te in salutare quaggiù con nome proprio le Persone della augustissima Trinità!   16. Le Persone in Dio si amano infinitamente, epperciò sono egualmente sante, egualmente potenti.

  17. Amano poi siffattamente te e tutti gli uomini, che per abbracciarsi teco e con i fratelli tuoi, e salvar tutti, la seconda Persona della Trinità santissima si fece uomo.

  18. Fra tutte le figlie di Eva il Signore distinse Maria, a lei diede tanta santità quanta fu possibile in umana creatura. In seguito poi, per opera dello Spirito Santo e con il puro sangue della Vergine, si formò un corpo e vi unì l'anima. A quel corpo ed a quell'anima vi si congiunse altresì la divinità,

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e così il Figliuolo eterno, non cessando di essere [9]vero Dio, cominciò anche ad essere vero uomo.

  19. Si presentò poi al mondo e con accento di divina bontà disse: "Io mi chiamo Gesù Cristo perché sono qui a fine di salvare tutti".

  20. Gli uomini attoniti sclamarono: "Quanto è buono il Signore!".

  21. E vedendo Gesù incamminarsi con fatiche di sudori e con patimenti di sangue gridarono estatici: "Così è che il Signore ama gli uomini".

  22. Gesù in giorno di venerdì morì poi sulla croce e fu sepolto. Intanto gli uomini buoni, e con questi le creature del sole e della terra, furono in lutto per lo spazio di tre .

  23. Quando allo spuntar del terzo giorno un legger tremuoto scosse il sepolcro, le guardie caddero come morte a terra. L'anima santissima del Redentore si unì al corpo benedetto e risorse trionfante, e si mostrò splendido come sole, agile come il soffio del vento e in tutto glorioso. Intanto un angelo corruscante di splendore stava sulla pietra del sepolcro rovesciato e diceva agli arrivati: "Gesù è risorto, non [10]è più qui"1. Nello stesso tempo il gaudio si diffuse a tutta la terra.





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1       Cfr. Mt 28, 6.



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