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ANDIAMO AL PARADISO BREVI ESORTAZIONI IN MASSIME ED IN ESEMPII CHE ACCOMPAGNANO CIASCUNA RISPOSTA DEL CATECHISMO Parte terza I COMANDAMENTI DI DIO NOSTRO PADRE E DELLA CHIESA NOSTRA MADRE Lezione seconda Ciò che Dio vuole per sé II. Il ciel ti guardi che tu venga meno al rispetto del tuo celeste Padre |
Il ciel ti guardi che tu venga meno
al rispetto del tuo celeste Padre
1. [136]Nella famiglia umana quando un figlio insolentisce contro al padre, è una desolazione per tutta la casa. Nella famiglia cristiana quando insorga un bestemmiatore sacrilego, è un orrore ed un'afflizione per tutta la Chiesa del divin Salvatore.
2. Nella Legge antica appena una volta nell'anno si permetteva di chiamare con solennità il nome santo del Signore. Nella Legge nuova tu invoca pure ad ogni istante della vita l'aiuto del tuo celeste Padre, ma in far ciò sia cristiano fervido, non mai giudeo schernitore.
3. Invocando il tuo celeste Padre supplicalo che tu possa ricopiare in te le virtù sue. Un figlio che dice al padre: "Voglio esser tutto vostro" è figliuol caro, e quando soggiunge: "Castigatemi nei falli che commetto", allora è di più figliuol diletto.
4. Può esser che abbisognando di uno speciale aiuto da alto tu supplichi e prometta così: "Verrò al santuario vostro, o [137]Signore, se mi esaudite". Questo ricorso piace a Dio, ma se egli ti ascolta siagli fedele, perché se è ingiuria mancar di parola ad un uomo, è delitto pessimo venir meno alle promesse che si fanno alla maestà del Signore.