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XIV.
1. [37]Si dicono esercizii mnemonici certi modi in uso a far ritenere la memoria delle cose. Il maestro che vuol mandare in memoria del fanciullo una parola, un periodo, un discorso, lo deve recitare in persona e poi farlo replicare dai fanciulli, finché lo ridicano soli e speditamente.
<2.> Quando gli allievi già sappiano leggere, il maestro scrive sulla lavagna la proposizione che vuol far apprendere. La fa replicare tutta intiera leggendola, ne cancella l'ultima parola e poi fa replicare l'intiero discorso. Toglie il segno di altra parola e gli fa ridire intiera la massima scritta. Così procede finché giunga a cancellar tutte le parole dalla lavagna [38]e imprimerle nella memoria del giovinetto.
3. Quando il giovinetto è meglio addestrato si vale, per ritener meglio, delle tavole sinottiche ovvero dei sunti, come a suo luogo si è avvertito.
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4. Ma perché in casa il fanciullo possa studiare a memoria conviene:
i. che ne sappia precisamente la porzione assegnatagli,
ii. che il maestro gliel'abbia a sufficienza spiegata,
iii. che l'allievo l'abbia in massima almeno compresa.
5. Dopo questo lo scolaro può ritenere la lezione in due modi: o con studiare una proposizione e poi l'altra, ovvero leggere la intiera lezione tante volte con attenzione quanto è necessario a ritenere la intiera pagina.
6. È poi bene che lo scolaro si faccia ripetere la lezione dal compagno, o che la ripeta più volte in persona ed a voce alta egli stesso.
7. In questo esercizio, che è molto utile, badi a non lasciarsi trasportare [39]da molta fretta in dire; conviene che pronunci il suo discorso con posatezza, che sii chiaro in recitare e che in particolare faccia spiccare certe consonanti più difficili a pronunciarsi, come è la lettera z, ovvero certe sillabe più intricate, come sono le seguenti: sci, sce, gli, gnia, etc.
8. Deve altresì lo scolaro badare alla punteggiatura, posando la voce alquanto allo incontro di una virgola e un po' più allo incontro dei segni ;. Una pausa maggiore fa al segno : dei due punti, finché allo incontro del . punto fermo posa intiera la pausa del discorso.
9. In ripetere la lezione in persona ovvero in recitarla al maestro, deve l'allievo guardarsi da promuovere col suon della voce una cantilena che è affatto ripugnante all'atto di chi discorre.
10. Sono poi a recitarsi alla lettera le lezioni di catechismo e di storia sacra per non correr pericolo di invertere il senso della lezione sacra. [40]A lettera si devono anche recitare le definizioni o le regole grammaticali per ragioni che sono di evidenza. Altre nozioni di oggetti e di scienza che si hanno dai semplici libri di lettura, è meglio che sieno studiate non a lettera dello stampato ma a senso della lezione del testo, affinché lo scolaretto trovi mezzo di dare più vigoroso sviluppo alla sua piccola mente.
11. In questi esercizii di memoria, e sovrat<t>utto in quello faticoso di far recitare quotidianamente la lezione a ciascun individuo- 608 -, il maestro si sceglie a coadiutori quegli allievi più capaci ai quali commette l'ufficio di monitore, e che si dicono anche decurioni perché assistono una decuria di giovani compagni.