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SVEGLIARINO CINQUANTA CONFERENZE ALLE PIE UNIONI DI UNA PARROCCHIA DODICI CONFERENZE AI CONFRATELLI DI UNA PARROCCHIA XII. Un ricordo utile |
XII.
1. [63]Sono qui a pregarvi che abbiate ad aprire gli occhi e vedere in alto. Un tesoro di ricchezze interminabile è nel paradiso, e Dio che è disposto a concedercele. Su, che dubitate? Non avete che muover parola in domandare. Non mel credete a me? Credetelo al Signore medesimo. Egli a mezzo del suo apostolo Luca vi fa intendere questo ragionamento: "Se voi, che pur siete cattivi, sapete dare i beni ricevuti ai figli vostri, quanto più il Padre vostro dal cielo darà lo spirito buono a quei che lo domandano?" 21. Sicché io non saprei quale ricordo migliore donarvi che questo: pregate, pregate assai.
2. Abbiamo fede, o fratelli. Dice il Signore così: "Che dubitate? Voi siete uomini, che vuol dire gente misera. Tuttavia non sapete negare il necessario ai figli vostri. Or quanto più non vi mancherà mai il Padre vostro celeste?". Mirabile discorso! Oh come ci deve consolare![64] Fuori il dubbio, lungi ogni titubanza. Il Signore esaudisce, il Signore esaudisce.
3. Perché egli non è come noi siamo, inclinati al male di collera, di crudeltà, di parzialità o d'altra passione vile. Iddio è la bontà per essenza. Egli non aspira che a beneficare. Un uomo santo quaggiù troviamo che opera bene verso a' suoi
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fratelli. Or che non farà Dio, autore di ogni bene e di ogni santità? Il Signore dunque esaudisce.
4. Finalmente egli ci ha creati. Vedete un padre quanto ama i figli suoi! Appena scorga che un membro gli è entrato in famiglia volge sopra lui occhi amorevoli, e dice: "La mia vita è per te, figlio diletto", e sino alla morte si offre a provvederlo. Un istinto vivo di amore Dio l'ha messo negli uccelli, nelle galline e perfino nelle fiere del deserto. Or pensate quanto di buon cuore il Signore vuol provvedere ai bisogni nostri.
5. Molto più che Dio è ricchissimo in sé. Gli uomini sono poverissimi e non possono disporre che di quei beni che a misura hanno ancor essi ricevuto. Il Signore quanto più dona più gli rimane a [65]dare, perché i tesori suoi sono infiniti.
6. E notate di vantaggio. Un padre carnale ama i suoi figli perché a questi donò un corpo. Ma il Signore con il corpo donò l'anima. Il Signore non è sol padre naturale, ma sovran<n>aturale. Oh quanto però ama i figli suoi!
7. Siede in altissimo come monarca che da un trono maestoso guarda ai figli suoi. Un figliuoletto che vede in seggio maestoso il reale genitore applaude e spera grandi fortune. Or che non spereremo noi dal Signor nostro che siede in altissimo?
8. Un padre terreno sol che indovini i bisogni del figlio, subito vi provvede. E il Padre celeste, quando ode che noi sospiriamo gridando: "Padre! Padre!", come è possibile che non accorra in aiuto nostro?
9. Sicché quando voi lo pregate e poi che dite che Dio non esaudisce, voi calunniate il Signore. Se non esaudisce, la colpa è vostra, perché non cercate cose che vi convengano al bene dell'anima. Ma se cercate cose che sia utile dare, Iddio le dà. Apriamo dunque la bocca in domandare istantemente. Chi domanda ottiene22. Abbisogniamo [66]di tante grazie per l'anima, di tanti soccorsi ancora per il corpo. Ebbene questo sia un ricordo utile in ogni caso ed in ogni tempo della vita. Iddio è Padre ed esaudisce chi lo prega.
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1. Un buon ricordo è quello di raccomandarsi incessantemente a Dio.
2. Che dubitiamo? Iddio è Padre nostro.
3. Ci ama assai più che non un padre terreno i figli suoi.
4. Siamo creature delle sue mani.
6. Ci ama più che un padre terreno perché Dio è Padre celeste sovran<n>aturale.
8. E certamente esaudisce chi lo prega23.