Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Svegliarino...
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SVEGLIARINO CINQUANTA CONFERENZE ALLE PIE UNIONI DI UNA PARROCCHIA

DODICI CONFERENZE PER LA PIA RIUNIONE DI FANCIULLI IN UNA PARROCCHIA

VI. Regola per ben apprendere

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VI.

Regola per ben apprendere

  1. [28]Il fanciullo deve apprendere. Quel di bene che apprende da giovinetto, quello gli servirà di alimento per tutta la vita. Or bramate voi di apprendere con vantaggio il buon

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esempio dei genitori e dei fratelli o le insinuazioni dei maestri pii? Volete poter crescere nella scienza che guida al cielo, nella virtù che nobilita i cuori?... Ebbene abbiate il santo timor di Dio. Dice il Signore per bocca del Salmista: "Il principio della sapienza è il timor del Signore"38. Ponetemi attenzione, che appunto voglio additarvi questo come regola per ben imparare.

  2. Abbiate sempre il santo timor di Dio. Il timor di Dio può esser di quelli che son peccatori e che hanno paura che Dio li castighi. Questi non sono giusti e cari a Dio, ma si dispongono per addivenirlo. Ovvero il timor di Dio è proprio di quelli che, come un Luigi Gonzaga, temono ad ogni incontro di offendere il Signore,[29] e intanto né l'hanno offeso né vogliono offenderlo giammai. Io vi auguro, o giovinetti, che voi mai abbiate offeso il Signore con un peccato mortale! Il ciel vi benedica a non peccare giammai, almeno mortalmente. Se voi vi astenete da offender Dio, voi possedete un tesoro inestimabile: è il timor di Dio che fa i giovinetti savi.

  3. Figuratevi ora che un fanciullo in accostarsi quasi tremante per timore al padre suo si sciolga in pianto. Il genitore poi di subito l'ac<c>heta. Lo accarezza, e in accarezzarlo si commuove egli medesimo, tanto che alfine il cuor del giovinetto mette giù tutto il timor concepito e ama con affetto purissimo. Alla guisa medesima, un'anima che si accosta a temere il Signore par che in sulle prime vi vada con timore, ma mano a mano lascia la paura e riceve in cuore le tenerezze di Dio padre. Oh come ne gode Iddio, e come con abbondanza sparge le sue tenerezze in cuore a' suoi! Provatelo, giovinetti amati. Son certo che subito lascerete i trastulli vani ed i capricci pericolosi per abbandonarvi come figli bennati alla bontà di Dio Padre.

  4. [30]Ne avrete un vantaggio altissimo. Figuratevi un agricoltore che nel suo orto pianti radici eccellenti di vite ovvero di pomo, non è vero che a suo tempo questi raccoglierà frutti squisiti di uva o di mele? Tale è di voi. Se in cuor vostro voi

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mettete questo santo timor di Dio, che in questo luogo è detto radice di sapienza, voi avete messa entro una radice la quale intanto germoglia e poi spunta da terra e poi si erge in albero e dona frutti eccellenti, atti a nutrire per tutta la vita lo spirito vostro. Nel corso di vostra vita più cose vi accadranno. Molto avrete a fare, molto a patire, come un albero nelle varie stagioni di un anno, ma ritenendo in cuore questa radice di bene voi certamente non avrete a temere giammai. Il Signore con il consiglio e con l'aiuto suo sarà sempre con voi.

  5. Volete ora intendere se voi avete in cuor vostro questo timor santo? Osservate le intenzioni con cui opera lo stesso cuor vostro. Se voi in operare avete l'unico intento di piacere a Dio e di guardarvi dal peccare, voi, non ha dubbio, nutrite questo timor santo. Direte che è [31]difficile scorgere se uno opera con scopo unico di piacere a Dio o non anche con intenzione di piacere a sé od agli uomini. Ma vi rispondo che sì, ma è difficile conoscere, ed è perciò che in questo luogo il timor di Dio si chiama radice. Una radice sta sotterra e fa meglio quanto più è coperta. Voi non conoscete la radice del timor di Dio, ma è bene che non ve ne avvediate; se ve ne avvedeste sarebbe facile insuperbirne, sarebbe facile che diceste: "Salvarmi sono sicuro, poco importa che aggiunga più opere di bene a quelle operate fin qui". Ma non sapendo con certezza voi aggiungete: "Al bene che faccio aggiungo il meglio", e così da veri sapienti vi sforzate di rendere a Dio tutta quella gloria che a voi è possibile. Con questo vi industriate a fare per voi tutto quel meglio dippiù che potete. Giovinetti amati, avete bene intesa la regola per ben apprendere la virtù? Il timor di Dio vi accompagni dunque sempre.

Riflessi

  1. Regola per ben apprendere.

  2. [32]È il timor che i giusti hanno di offender Dio.

  3. Il timor di Dio conduce all'amor perfetto.

  4. È radice che produce ogni bene per tutta la vita.

  5. Benché, come è radice, non sempre apparisca.

 

 





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38     Sal 111(110), 10.



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