Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Svegliarino...
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SVEGLIARINO CINQUANTA CONFERENZE ALLE PIE UNIONI DI UNA PARROCCHIA

DODICI CONFERENZE PER LA PIA RIUNIONE DI FANCIULLI IN UNA PARROCCHIA

IX. Iddio aspetta con pazienza ma di poi castiga

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IX.

Iddio aspetta con pazienza ma di poi castiga

  1. [42]Vi faccio scorgere stranezza orribile. Supponete che un figlio abbia un ottimo padre e, appunto perché ottimo, fingete che il giovincello muova43 le mani a percuoterlo in

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volto, muova gli sputi a scagliarglieli in viso, muova improperi cosiffatti per confonderlo. Poi figuratevi che si scusi con dire: "Mio padre è buono". Scellerato figliuolo! Se ha nessun che ti arresta, verrà ben il giudice e dietro a lui il bargello. E voi che dite?... Ma tacete, perché vi trovate in colpa. Non sareste voi quelli che spuntate tutti i capricci e poi che vi scusate con dire: "Iddio è buono"? Ingratissimi cristiani! Perché Dio è buono, dunque lo oltraggiate con crude barbarie? Ah, se per ogni bestemmia che proferite vi si enfiassero le fauci! Se per ogni discorso reo si appestasse la lingua! Se per ogni tratto osceno il corpo si coprisse di piaghe, forse cessereste da offender Dio. Ma perché il Signore è buono, voi [43]prendete ansa ad offenderlo? Ve ne avverte nell'Ecclesiastico: "Tu non dirai: Ho peccato, e che me ne venne di male? Poiché l'Altissimo è retributore paziente"44. Ascoltate pure e poi ridete, se vi l'animo.

  2. Ha di quelli che dicono: "Mi sono divertito in tutti gli sfoghi di capriccio che volli, e che male mi è venuto?". Stoltissimo discorso! Perocché credete che il Signore esista? E che egli è giusto e che è onnipotente? Ma se credete, possibile che giungiate a tenere un discorsosciagurato?... Anzi se ha cosa che sdegni il cuor di Dio, è un pensar cosiffatto. Che se questo discorso della mente trapassi ancor fuori a farsi intendere dagli uomini, allora certamente Dio viene ai castighi, perché finalmente dire: "Dio è buono, dunque pecchiamo" è l'insulto più ignominioso che si possa fare allo Altissimo.

  3. Che direste di quel fanciullaccio che vedendo passare il re prendesse ad insultarlo pubblicamente? Forse che al sovrano manca la forza di castigare un giovinastro? E poi pensereste che Dio non sia atto a punire i protervi che lo minacciano? Ma finalmente egli è l'Omnipotente. Vede in alto, vede allo intorno di voi, vi circonda [44]dappertutto. Egli se vuol punirvi ha in pronto un castigo massimo, la morte.

 

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  4. O se egli aspetta, non dovete temere ancora più? Perocché Iddio opera diversamente dagli uomini. Gli uomini sono deboli e facilmente si adirano. E per questo sono più facili alle vendette ed al castigo. Iddio non si adira mai perché è l'Onnipotente. Se voi commettete scapestrerie e iniquità, non sperate che Dio non vi raggiunga. Anzi, aspetta perché sa che non gli sfuggirete al certo.

  5. E quando gli iniqui cadono sotto alla potenza del suo braccio, ecco che il Signore ne ha di subito gloria all'altissimo. È un trionfo ad un sovrano castigare tutti i ribelli. È anche una gloria per Iddio punire come ben si meritano i rivoltosi a' suoi comandi. Quanto non tollerò il divin Salvatore sopra Gerusalemme! Quanto ne tollerò Dio sopra Sidone scellerata? Ma finalmente le castigò come voi ben sapete.

  6. Intanto Dio non subito si cura della sua gloria, perché ne ha tanta. Non teme che la gloria gli venga diminuita, perché voi non gli sfuggirete. E se attende, è per aver un trionfo maggiore di poi. Il [45]Signore castiga per necessità. Per bontà aspetta. Per questo dona tempo a tanti. Lo dona perché si ravvedano. Ma gli sciagurati, se non si emendano, aggravano i peccati di commissione con quelli di omissione, e così moltiplicano sovr'essi i castighi dello Altissimo. Figliuoli miei, voi siete giovani e non sarete quei crudi peccatori che descrissi fin qui. So però che a voi tocca vivere in mezzo a peccatori scellerati, state però in guardia e temete, perché Dio a suo tempo castiga.

Riflessi

  1. Iddio aspetta con pazienza ma poi castiga.

  2. Pazzi quei che dicono: "Ho fatto dei peccati, e che me ne venne di male?".

  3. Questi provocano la divina giustizia.

  4. Quanto più aspetta, più Dio castiga di poi.

  5. Castiga per l'onor della sua gloria.

  6.  Castiga dopo aver pazientato, perché un iniquo solo non è pericolo che gli sfugga menomamente.

 

 





p. 671
43     Originale: muove; cfr. ed. 1924, p. 129.



p. 672
44     Sir 5, 4, ripetuto nel capitolo.



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