Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Svegliarino...
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SVEGLIARINO CINQUANTA CONFERENZE ALLE PIE UNIONI DI UNA PARROCCHIA

DODICI CONFERENZE ALLE FIGLIE DI MARIA

IV. Minaccia severa

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IV.

Minaccia severa

  1. [18]Le minaccie più spaventose son quelle che partono da personaggi alti, i quali né per ira né per impotenza possono essere eccitati a sdegno, ma da vero zelo. Or figuratevi che sarà per essere delle minaccie che ci fa il Signore. Dice Dio ne' Proverbi: "Lo zelo ed il furore dell'uomo non perdonerà nel giorno della vendettariposerà alle preghiere di chicchessia, né per il riscatto riceverà doni ricchi qualsiensi"79. Questo è il discorso che tiene l'Altissimo. Ponderiamolo, perché se il ciel ci guardi che Dio colga l'anima vostra in uno stato di infedeltà, già nessuno sfuggirà dalle mani sue.

  2. Figuratevi qui che una madre con mille raccomandazioni abbia detto alla figlia di buon mattino: "Recati al campo, e senza attendere a chi va od a chi viene tu provvedi per compiere con esattezza il dover tuo. Sovrat<t>utto guardati da quelle compagnie di cui ben mi intendi e le quali, perché sono pericolose, sonomi odiosissime". [19]La figlia accenna di sì con il capo. Intanto lascia la madre e viene proprio a mettersi fra le braccia ed alla discrezione di persona triste, che certo non lascia di accagionare danno tristissimo. In sul mezzodì voi giungete - 716 -e trovate che da lunghe ore si continuano le conversazioni. A quella vista, oh come il sangue vi sale alle fronte! Come vi duole per la figlia! Come vi commovete per l'infame compagnia! Or pensate, che non dirà la Vergine, che non dirà più che tutti Gesù Cristo, padre e salvator comune, in scorgere che per tanti anni l'anima di una creatura sua, a vece di attendere al servizio assegnatole, sempre attese per conversare con Satana, a trastullarsi con il peccato, avversario nemicissimo del Signore? Pensate se mai una volta in vita vostra vi siete perdute in tanta pazzia e doletevene come ben si merita tanta iniquità.

  3. Intanto le minaccie divine risuonino sempre all'orecchio nostro. Perocché Dio non s'adira come l'uomo. L'uomo si adira per debolezza e con debolezza. Iddio s'adira per giustizia e con giustizia. È giusto che un padre castighi i figli ribelli. È giusto che un principe condanni gli ingiusti ed [20]i rapaci. È giusto parimenti che Dio castighi i pessimi cristiani. E li castigherà pur troppo al giudizio particolare e poi al giudizio universale pubblicamente. Ah, se il Signore castigasse ad ogni ripresa ancora quaggiù! Ma Dio in terra spesso perdona, e così i tristi aggiungono alle iniquità la ingratitudine vieppiù con peccare.

  4. Dicono che il Signore è lontano, che tarderà <a> venire, che quando ne avranno sentore in un tratto si comporranno a virtù ed a contrizione. Sciocco discorso, quasi che il Signore sia obbligato <a> farsi udire assai tempo prima che giunga. Si fa intendere certamente con tanti segnali di rimorso, di malattia, di anni che s'accrescono sul dorso, ma non si vuol intendere fuori di questi indizii. Ei non ne altri più vivi, generalmente parlando. È solito venire allo improvviso, per scorgere fino a qual punto gli siamo stati fedeli. Le morti improvvise pur troppo a' nostri sono avvenimenti di ogni . Quante volte s'ode perfino che un tremuoto ha sprofondato una città, che un fiume ha sobbissata una borgata, che un incendio [21]ha consumate più centinaia di vittime! E poi dite che Dio è lontano e che tarda <a> venire? Viene, viene e castiga.

  5. Né se voi in quell'ora poteste per caso offerire qualsiasi dono di limosina, di preghiera, di sacrificio, voi non otterreste punto, perché quel giorno è di vendetta. Non accetterebbe Dio nemmen il sangue di tutti i martiri ovvero le preghiere

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dei beati del paradiso. Pensate se mai si vorrebbe lasciar vincere dalle lagrime o dalle proteste di una creatura già tanto peccatrice. Il momento a placare Iddio è il presente in cui viviamo. Ha delle anime pie che si legano in società fra loro per aver tempo a supplicare per tutta quanta la vita in pro delle anime peccatrici. Hanno altre congregazioni di religiose figlie che non fanno altro se non che digiunare, gemere, supplicare per le anime agonizzanti. Meschinelle, sono al punto di dover dar conto a Dio di tutti i giorni della propria vita. Misere se cadono innanzi a Dio in istato di infedeltà! Voi, anime buone, imitate il saggio consiglio di queste anime generose. Pregate per voi, pregate per tutti.

Riflessi

  1. [22]Una minaccia severa.

  2. Zelo di una madre che coglie la figlia sul fallo.

  3. Il Signore quando colga un'anima nella infedeltà s'adira altamente, perché s'adira con giustizia.

  4. Non vi lusingate con dire che il Signore è lontano, perché già è vicinissimo.

  5. Quando poi giunga, non perdona ma castiga.





p. 715
79     Pr 6, 34s.



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