Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Memorie passate e presenti...
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MEMORIE PASSATE E PRESENTI INTORNO ALLA ROCCA DI MUSSO IMPRESSIONI DEL VISITATORE

Il perché di questo libretto

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Il perché di questo libretto

  [3]Nel 18821, stando quel nobile patriarca che fu don Giovanni Manzi a lavorare mite come un agnello, industrioso come ape, per ridurre il cosidetto Merlo, già fortezza medioevale di Gian Giacomo e Gabriele Medici, il sacerdote Luigi Guanella si provò di illustrare con alcuni articoli sull'Ordine di Como quei nobili sforzi dell'illustre ingegnere patrizio, il quale diceva ai visitatori: "Qui dentro è qualche dozzina d'anni di lavoro e un mezzo milionetto di lire in omaggio al gentile pensiero dell'arte industre e in ossequio alla cristiana carità, perché qui lavorano i meno valorosi, ai quali peranco soggiungo che lavorino usque ad ruborem e non mai usque ad sudorem".

  Ora ci fu chi soggiunse a don Guanella: "Ora che di confine al celebre parco è anche una Casa-Ricovero della divina Provvidenza, ed ora che la nobile Giuseppina Manzi volle perpetuare in Musso la memoria dei benemeriti parenti e consanguinei2, non sarebbe bene riprodurre le illustrazioni del

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1884?". Lo scrivente rispose: "Il lavoro è meschinissimo, ma può essere una lezione di moralità e di virtù. Si faccia adunque, tanto più che non vi è intaccato il patrimonio di tanti ricoverati della Casa divina Provvidenza".

Sacerdote Luigi Guanella





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1       Originale: 1884. Giovanni Manzi morì il 26 agosto 1883; cfr. il necrologio ne L’Ordine, 27-28 agosto 1883. L’opuscolo era pronto dal giugno 1882 e l’A. posticipa erroneamente al 1884, anno della prima edizione pubblicata a puntate su L’Ordine, l’epoca del suo incontro con il Manzi; cfr. p. 796.



2       Nel 1914 era confinante con la proprietà Manzi la Casa Sant’Antonio, donata all’A. dagli eredi dell’amico e benefattore Antonio Annoni († 1905) ed all’epoca affidata alle Figlie di santa Maria della Provvidenza che vi conducevano un ricovero climatico per le suore della congregazione, per anziane e per convalescenti. Giuseppina Manzi (1859-1945), nipote ed erede di Giovanni, aveva buoni rapporti con l’istituto, per cui  l’A. le chiese di aprire un passaggio diretto verso il Giardino del Merlo a vantaggio delle ospiti della Casa; cfr. Luigi Guanella, Le vie della Provvidenza. Memorie autobiografiche, articolo xiv, Pianello Lario, Roma 1988, pp.  78-79 (ed. divulgativa), dove l’A. ricorda il rapporto con i Manzi e le vicende delle pubblicazioni dell’opuscolo nel 1884 e nel 1914.



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