Lezione XII

Dell'undecimo articolo <del Simbolo>

  1. Confortati, o Filotea, ché in questo hai il colmo delle consolazioni. Conserva la pazienza e soffri, ché risorgerai gloriosa. Con [78]sostenere e santificarti, tu già in terra risorgi dallo stato dell'Adamo peccatore allo stato d'Adamo innocente, Cristo Gesù il salvatore del mondo.

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  2. Confida ché come Dio è potente a risuscitarti un dì, così è buono per operare tutto giorno in te il miracolo della risurrezione alla sua grazia.

  3. Alla fine del mondo risorgerà il corpo; l'anima tua alla grazia risorgerà in modo più glorioso in quel giorno nel quale tu più generosamente intenda dedicarti al divino servizio.

  4. Nel giorno dell'universale giudizio tu vedrai buoni e rei risorti bensì, ma in guisa ben differente. Pensavi, o Filotea, e quanto a te se trovi d'aver in cuore una fibra sola che tutta non batta d'affetto per Iddio, fa di toglierla benché a strapparla ti costasse pena di angoscia mortale.

  5. Risolviti pur generosamente, ché godrai un dì. Sarai allora impassibile nello stesso corpo e lucente come stella e agile e sottile più che lo splendor del sole.

  6. E non solo allora ma ancora oggidì diverrai impassibile, perché l'anima fedele soffre e non si lagna punto. E Dio ti conforterà con illuminar la mente tua, e con farti agile a [79]compiere le imprese di gloria a Dio e sottile per penetrare i cuori delle anime e provvedere ai molteplici bisogni dei fratelli che ti circondano.

  7. Ben altro sono i tristi che avversano il bene. È scritto che quelli che viaggiano in tenebre odiano la luce11, ed essi saranno in quel dì tenebrosi. Tu prega per essi, perché gli infelici morendo impenitenti diverrebbero tizzoni ardenti del fuoco infernale.