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III.
Fra i montanari è uno il quale pare che possa disporre del giorno e della notte. È colui che dando suono alla campana chiama su i fratelli alla preghiera ed al lavoro, ovvero che invita al riposo. Poniamo mente al mattino del montanaro. Il sagrestano imita il gallo. Si adagiò al giaciglio per tempo alla sera, e per tempissimo al mattino guarda al suo orologio nelle stelle del firmamento. Si fa poi il segno di santa croce e mormorando le sue orazioni del mattino s'avvia al campanile della parocchia, e là chiama tutti, con la voce della campana festiva, i fratelli dicendo: "Salutate la stella, Maria. Invocate il sole, Gesù salvatore". E i buoni montanari sonosi già levati, ed eccoli come pulcini sotto le ali della chioccia, o meglio come figliuoletti in corona intorno [11]alla madre propria, la Chiesa. Adorano Gesù Cristo che per loro si immola sull'altare del santo Sacrificio. In far ciò par che i dabbene dimentichino per un'ora di posare in terra quaggiù e s'allietano di trovarsi quasi accanto a Dio nella sua casa, e intanto non hanno posa a chiamar Dio, la Vergine, i santi e godere come in un'anticamera di paradiso. Finché accortisi che loro rimane tuttavia il combattimento di un giorno, vi si incamminano fidenti, perché Dio nella preghiera del mattino testé li ha benedetti.