Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Il montanaro...
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IL MONTANARO STRENNA VALTELLINESE NELL'ANNO 1886

VI. I morti sono i nostri fratelli

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VI.

I morti sono i nostri fratelli

  [15]Voi lo replicate ai figli vostri, buoni fedeli del monte e della valle: i morti sono i nostri fratelli. Vero, vero. Il Signore vi usi tuttodì misericordia a voi, i quali avete pietà

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per le anime dei fratelli defunti. Verissimo è: fra noi viventi e tra i fratelli defunti non è che un sottil muro di separazione, la tela di nostra vita, la quale a mo' di sipario in un palcoscenico d'un tratto può esser levata e noi trovarci dinanzi al Giudice. Ora l'aver usata misericordia, oh come ci farà trovar misericordia1 in quel gran momento! E voi conversate di continuo con i defunti vostri. Conversate con loro alla mensa, conversate nei traffichi della vita, conversate sovrat<t>utto in certe ricorrenze di stagione. Che più? Siete fratelli i vivi con i defunti. Voi conversate in ogni con i defunti diletti nel santuario delle misericordie [16]divine, la chiesa, vera casa di Gesù salvatore. Per poco voi, o buoni, conversate con i defunti ad ogni ora del , perché testé come sempre ricordate i defunti per suffragarli con una prece, per consolar loro e voi a mezzo di un ricordo e di un discorso pio. I morti sono i nostri fratelli. Oh quante volte trovandosi in molto pericolo di corpo e di anima, ricorrendo ai defunti fummo esauditi! Hanno percorso quaggiù una carriera di fatica come noi testé, ed essi conoscono i nostri bisogni e ci soccorrono. Noi porgiamo loro alla nostra volta il suffragio di una prece e di un'elemosina, ed eglino a noi prodigano molto favore di forza e di rassegnazione. Bellissimo il giorno quando adunati nella Chiesa i vivi con i morti, noi conversiamo più confidenzialmente. Allora ricevendo il conforto di due Sacramenti augustissimi, i nostri occhi s'afforzano a veder più da lungi, i nostri cuori ad aspirare con più vivo affetto al paradiso. Il conversar dei vivi con i morti è vera [17]scuola di virtù, è un conforto vivo all'animo. Lode a Dio, che senza intenderlo il buon montanaro porge alla società utile insegnamento e consolazione salutare.

 

 





p. 993
1       Cfr. Mt 5, 7.



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