Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Il montanaro...
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IL MONTANARO STRENNA VALTELLINESE NELL'ANNO 1886

XIII. Il più bel giorno

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XIII.

Il più bel giorno

  Non statemi a dire altrimenti, che per noi montagnardi il festivo è il più bel giorno. L'aspettiamo con ansia, e spuntato appena il salutiamo il bel nostro. Perché in quel giorno ci ritroviamo tutti fratelli più [31]affettuosi, e Dio e la Vergine e i santi guardano a noi con occhio più amorevole e noi a loro con isguardo più fiducioso. In questo noi carichiamo il fardello delle nostre colpe ad un tribunale di misericordia e poi ascoltiamo parole di conforto ineffabili, e poi assistiamo alla celebrazione di misteri divini e poi ci accostiamo al Cibo dei forti, e intanto ci par che due ali d'angelo s'estendano intorno a noi, e noi che in estasi di dolcezza miriamo omai a spiccar il volo di quaggiù. Oh giorno bello, oh giorno grande! Ben ci avvediamo perché il demonio attenda per intorbidar questo felice . Lucifero, che fu omicida fin dapprincipio6, attende perché un giorno del Signore sia convertito in notte tenebrosa di Satana. Ma lungi il serpente infernale! Oh, le feste che ci riconducono l'infante Gesù e ci mettono in conversazione con i Re santi dell'oriente! Chi può entrare nelle feste di sante Quarantore e non sclamare: "Mondani, ché perdete dunque il tempo e le forze! Affrettatevi qua entro dove è il vigore di virtù sovran<n>aturale". E voi potreste allo indomani continuare gli spassi, voi che coll'occhio scorgete il [32]Salvatore e Padre comune il quale sale omai il Calvario di patimento? Oh qual pietà e quanta! Ma il Salvator nostro è Dio. Eccolo risorto alla immortalità, eccolo ascendere glorioso! Oh, preghiamo che ne benedica noi e le cose nostre! San Marco, santi apostoli, santi e sante del paradiso, intercedete per noi tutti! Colassù è pure il luogo nostro, noi vogliamo ascendere al nostro posto. Per noi il festivo è il più felice . Noi ci abbracciamo a tutta la terra, perché in questo giorno passiamo in rassegna le lotte

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ed i trionfi dei nostri fratelli, i figli della Chiesa militante. E dalla terra e con la terra ci abbracciamo al cielo che scorgemmo testé. Il giorno di festa per noi è il più felice . Guai a chi ce lo strappi o che ne intorbidi il giorno santo!





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6       Gv 8, 44.



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