XIV.

Ai figli sposi

  Voi genitori, fu un dì che stando sposi vi accostaste fissi davanti al santo altare. Il Signore vi congiunse e voi foste benedetti nel settimo sacramento, e Dio già ebbe benedetto con numerosa prole la vostra unione santa. In tal frattempo quante consolazioni e quante pene in questi vostri cuori di padre e di madre! Bene sta: apprendete ora a ben dirigere i figli che alla loro volta aspirano per divenire sposi. Fate che niente vi nascondano dei loro pensieri... Il ciel vi guardi che dimorino sole con soli... Pregate e fate pregare finché si avveri [27]quello dello Spirito Santo che dice darsi una sposa

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santa ad uno sposo esemplare in premio per le virtù sue3... Insinuate valer4 più la virtù dell'animo che o le avvenenze oppure le ricchezze del corpo... Fate evitare gli amoreggiamenti... Insomma avvertite che ad un sacramento grande si perviene salutarmente per la via della virtù innocente... Che consolazione un dì quando, o sposi cristiani, benedicendovi il ministro di Dio, possiate dire: "Noi non l'abbiamo offeso con gravità di colpa il Signore, che in atto solenne congiunge ora i cuori nostri!". Sposi fedeli, pregate altresì che il buon angelo della castità coniugale vi accompagni di poi alla celebrazione del gran sacramento, e vivete in pace ed in dilezione vicendevole.