XXXVIII.

Seguite il vescovo come Gesù Cristo il Padre

  Questo buon avviso è di sant'Ignazio vescovo e martire, il quale in tempo di pericolosa persecuzione, a tenere congiunti i cuori dei fedeli nella emissione della fede, nella carità del Signore, diceva: "Seguite il vescovo come Gesù Cristo il Padre", ossia amatevi a vicenda come Gesù il Padre, ascoltate o i comandi od i consigli del vescovo come Gesù Cristo seguì i voleri del Padre eterno. Perocché anche i vescovi recano sul petto quella loro croce la quale indica che più di tutti, dopo il pontefice sommo, recano la croce dello zelo, delle sollecitudini per le Chiese, del patimento per amore del crocifisso Signore. Sono i vescovi, dopo il pontefice sommo e con [63]lui, Vicario di Gesù Cristo, i più intimi e congiunti al cuore del divin Salvatore che li ha chiamati. I vescovi come stelle ricevono loro splendore dal sole, il romano pontefice, e sono nei limiti della loro giurisdizione i veri successori degli apostoli. Sono quelli illustri ministri che poss<i>edono la pienezza del

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sacerdozio, sono incaricati ad imporre le mani e creare novelli ministri e sacerdoti in ministero e salute delle anime. O Signore, che di tutti siete il pastore e rettor supremo, guardate con soavità al vostro servo, il vescovo nostro... Dategli di potere e colla parola e coll'esempio essere avanti a tutti, finché il vescovo con i sacerdoti e con tutti i fedeli alle sue cure commessi possiamo entrare nel paradiso dei santi. Così sia, o Signore Iddio nostro!