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Pio XII Menti nostrae IntraText CT - Lettura del testo |
Al distacco dalla vostra volontà e da voi stessi con la generosa obbedienza ai Superiori ed alla rinuncia ai piaceri terreni con la castità, dovete unire il distacco dell’animo dalle ricchezze e dalle cose terrene. Vi esortiamo ardentemente, o fratelli, a non attaccarvi con l’affetto alle cose di questa terra, transitorie e periture. Prendete ad esempio i grandi Santi degli antichi e nostri tempi, i quali, unendo il necessario distacco dai beni materiali ad una grandissima fiducia nella Provvidenza e ad un ardentissimo zelo sacerdotale, hanno compiuto opere mirabili, confidando unicamente in Dio, il quale non fa mai mancare il necessario. Anche il Sacerdote, che non fa professione di povertà con particolare voto, deve essere sempre guidato dallo spirito e dall’amore di questa virtù; amore che deve dimostrare con la semplicità e la modestia del tenore di vita, dell’abitazione e nella generosità verso i poveri. In modo particolarissimo poi aborrisca dall’immischiarsi in imprese economiche, imprese che gli impedirebbero di compiere i suoi doveri pastorali e gli diminuirebbero la dovuta considerazione dei fedeli. Il Sacerdote, poiché deve attendere con ogni impegno a procurare la salvezza delle anime, deve sempre poter applicare a se stesso il detto di San Paolo: "Non cerco le cose vostre ma voi" (2Cor 12,14).