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Pio XII Menti nostrae IntraText CT - Lettura del testo |
Conformandosi a questa disposizione, il Sacerdote continua a fare nel corso dei secoli quello che fece Cristo, il quale "nei giorni della sua carne, avendo offerto preghiere e suppliche con grande grido... fu esaudito per la sua reverenza" (Eb 5,7). Questa preghiera ha una efficacia singolare, perché è fatta in nome di Cristo "per il Signor Nostro Gesù Cristo" il quale è nostro mediatore presso il Padre, ed a Lui presenta incessantemente la sua soddisfazione, i suoi meriti, ed il prezzo sommo del suo Sangue. Essa è veramente la "voce di Cristo", il quale "prega per noi quale nostro Sacerdote, prega in noi quale nostro Capo" . È parimenti sempre la "voce della Chiesa" che riassume i voti ed i desideri di tutti i fedeli, i quali, associati alla voce ed alla fede del Sacerdote, lodano Gesù Cristo e, per mezzo di Lui, ringraziano l’Eterno Padre e ne impetrano gli aiuti necessari nelle vicende di ogni giorno e di ogni ora. In tal modo si ripete per mezzo dei Sacerdoti quel che Mosè fece sul Monte Sinai, quando, levate le braccia al Cielo, parlava a Dio e ne otteneva misericordia a favore del suo popolo, che penava nella valle sottostante.