18.
- Partecipi di questo misterioso sacerdozio e dell'ufficio di offrire
soddisfazioni e sacrifici, non sono soltanto quelle persone delle quali il
nostro Pontefice Cristo Gesù si serve come ministri per offrire l'oblazione
pura al Nome divino, dall'oriente all'occidente in ogni luogo (Cf Ml 1,11), ma
tutti i cristiani - chiamati a ragione dal Principe degli Apostoli "stirpe
eletta, il sacerdozio regale" (1 Pt 2,9) - devono offrire per i peccati
propri e per quelli di tutto il genere umano (Cf Eb 5,2), a un di presso come
ogni sacerdote e pontefice "scelto fra gli uomini viene costituito per il
bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio" (Eb 5,1).
E quanto più
perfettamente la nostra oblazione e il nostro sacrificio saranno conformi al
sacrificio del Signore -cosa che si compie immolando il nostro amor proprio e
le nostre passioni e crocifiggendo la carne con quel genere di crocifissione di
cui parla l' Apostolo- tanto più copiosi saranno i frutti di propiziazione e di
espiazione che raccoglieremo per noi per gli altri.
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