25.
- Quanto sia urgente, specialmente in questo nostro tempo, l'espiazione o riparazione
appare manifesto, come abbiamo detto all'inizio, a chiunque osservi con gli
occhi e la mente questo mondo che giace sotto il potere del maligno" (1 Gv
5,19).
Da ogni parte giunge
a Noi il grido di popoli afflitti, dove capi e governanti sono, nel vero senso,
insorti e congiurano insieme contro il Signore e contro la sua Chiesa (Cf Sal
2,2).
Vediamo in
quelle regioni calpestato ogni diritto divino e umano. I templi demoliti e
distrutti, i religiosi e le sacre vergini cacciati dalle loro case, insultati,
tormentati, affamati, imprigionati; strappati dal grembo della madre Chiesa
schiere di fanciulli e fanciulle, spinti a negare e a bestemmiare Cristo e a
commettere i peggiori crimini di lussuria; il popolo cristiano gravemente
minacciato e oppresso, e in continuo pericolo di apostatare dalla fede o andare
incontro a morte anche la più atroce.
Cose tanto
tristi, che con tali avvenimenti sembra si preannunzi e si anticipi fin da ora
"l'inizio dei dolori", quali apporterà "l'uomo iniquo che
s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto" (2
Ts 2,4).
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