15.
Per queste ragioni, venerabili Fratelli e diletti Figli, mentre con tanto
ardore da tutto il mondo, e specialmente dagli operai cattolici, che d’ogni
parte convengono in quest’alma Città, si va solennemente celebrando la
commemorazione del quarantesimo anniversario della enciclica Rerum novarum,
stimiamo opportuno di servirCi di questa ricorrenza, per ricordare i grandi
beni che da quella enciclica ridondarono alla Chiesa, anzi a tutta l’umana
società; per rivendicare la dottrina di tanto Maestro sulla questione sociale
ed economica, contro alcuni dubbi sorti in tempi recenti e per svolgerla con
maggior ampiezza in questo o in quel punto; e infine, dopo una accurata
disamina dell’economia moderna e del socialismo, per scoprire la radice del
presente disagio sociale, e insieme additare la sola via di una salutare
restaurazione, cioè la cristiana riforma dei costumi.
Queste cose,
che ci proponiamo di trattare, costituiranno i tre punti, nell’esposizione dei
quali si svolgerà tutta intera la presente enciclica.
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