1.
Non bisogna
però trascurare le diligenze umane, onde coltivare il prezioso seme della
vocazione che Dio largamente sparge nei cuori generosi di tanti giovani; e
quindi lodiamo e benediciamo e raccomandiamo con tutto l’animo Nostro quelle
opere salutari che, in mille forme e con mille sante industrie suggerite dallo
Spirito Santo, mirano a custodire, a promuovere, ad aiutare le vocazioni
sacerdotali. "Per quanto possiamo pensarvi - afferma l’amabile Santo della
carità, Vincenzo de’ Paoli - troveremo sempre che non avremmo potuto
contribuire a niente di più grandioso che a fare dei buoni sacerdoti" .
Nulla infatti vi è di più accetto a Dio, di più onorifico alla Chiesa, di più
proficuo alle anime, che il dono prezioso di un santo sacerdote. E quindi, se
chi offre un bicchier d’acqua a uno de’ più piccoli tra i discepoli di Cristo
"non perderà la sua ricompensa" (Mt 10,42), quale mercede non avrà
colui che mette per così dire nelle mani pure di un giovane levita il sacro calice
in cui rosseggia il Sangue della Redenzione, e lo aiuta a sollevarlo al cielo
arra di pacificazione e di benedizione per l’umanità?
2. E qui il
Nostro grato pensiero corre di nuovo a quell’Azione Cattolica, da Noi così
costantemente voluta, promossa, difesa, la quale, come partecipazione del
laicato all’apostolato gerarchico della Chiesa, non può disinteressarsi di
questo vitale problema delle vocazioni sacerdotali. E difatti, con Nostra
intima consolazione, la vediamo in ogni luogo distinguersi, come in ogni altro
campo di cristiana attività, così in modo speciale in questo; e certamente il
più ricco premio di tale operosità è appunto la copia veramente mirabile di
vocazioni sacerdotali e religiose, che vanno fiorendo in seno alle sue
organizzazioni giovanili, mostrando con ciò di essere non solo un terreno
fecondo di bene, ma anche una ben custodita e ben coltivata aiuola, dove i
fiori più belli e più delicati possono svilupparsi senza pericolo. Sentano
tutti gli ascritti all’Azione Cattolica l’onore che con ciò ricade sulla loro
associazione e si persuadano che il laicato cattolico, in nessun’altra maniera
meglio che col collaborare a questo accrescimento delle file del clero secolare
e regolare, parteciperà davvero all’alta dignità di "regale sacerdozio "che
il Principe degli Apostoli attribuisce a tutto il popolo dei redenti (cf. 1Pt
2,9).
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